E infine il Goblin morì. Kelende era soddisfatto questa era le quinta brigata di Goblin che eliminava in settimana, il mandante era
il Re del Jaerie in persona! Kelende guardò con disprezzo il suo compagno d'avventura: Luan un Chierico del Guardiano della Terra Faitos, Kelende
gli parlò così: " Ehi Chierico forza andiamo..." Luan stava recitando una preghiera per il suo Dio
O Faitos concedi
La rinascita a questi essere
Inconsapevoli erano
Di servire il Guardiano Oscuro
Il terribile Sewqer
Luan:" Ecco fatto possiamo andare!" il Chierico di Faitos si interruppe e poi riparlò: " Perché vedi così negativamente i Chierici?" Kelende:" Ecco,
ho imparato con il tempo che noi siamo solo pedine dei Guardiani...ci usano..." Luan non proferì parola ma era molto irritato e si incamminò verso
la città di Geortyas capitale dello Jaerie. Il viaggio durò tre ore, nelle quali ne Luan ne Kelende proferirono alcuna parola, non incontrarono
nessuno nel viaggio. Alla fine tornarono anche dalla loro ultima incursione sani e salvi. Entrarono nella città e si diressero subito verso il palazzo
reale. Chiesero udienza e gli fu concessa. E poi entrarono nel castello di Re Hawank. La stanza non era molto sfarzosa ma si risapeva in tutto il
Wertilian che Jaerie non era un regno ricco. La stanza era povera, di lato c'era un tavolo mentre in fondo alla stanza stava seduto il re su di
un trono. Kelende e Luan arrivarono davanti al re e si inchinarono. Poi Kelende disse: " Mio sire, abbiamo eliminato anche questo gruppi di Goblin!"
il Re con voce grave gli rispose:" Ebbene, mostrami le prove che desidero vedere" Luan fece una smorfia di disgusto, sapeva quello che stava per
fare Kelende. Il Guerriero Umano aprì il suo zaino e poi con un movimento veloce tirò fuori la testa decapitata di un Goblin e la mostra al re:
" O mio sire ecco la provo! I viscidi essere sono stati eliminati grazie alla nostra potenza!" Luan era sempre più disgustato, nel suo culto: il
culto di Faitos Guardiano della Terra era vietato straziare i corpi, per così permettere la rinascita dell'essere morto. Il re era soddisfatto,
si alzò e chiamò il suo servo più fidato. Hawank era soddisfatto dei nuovi mercenari che aveva assoldato, meritavano una ricompensa! Disse al suo
servo di portare 30 monete d'oro. Poi, quando gli furono portate, le porse ai due mercenari:" Per il servizio che avete fatto al Regno di Jaerie
io Re Hawank dono a Kelende Ghaigart e a Luan il Rosso la cifra di 15 monete d'oro a testa" Kelende si inchinò e prese la somma di 15 monete d'oro.
Luan non si inchinò, il Re lo guardò male. Kelende: " Su Luan non fare il difficile!" Luan:" Non m'inchino ad un profanatore di corpi!" Hawank:"
Come osi Chierico? Vattene ora e prenditi le tue monete e da ora in poi se bandito dallo Jaerie non farti più vedere. Ai tempo fino a domani mattina!"
Kelende sbuffò, prese Luan e se ne andò. Ritornarono entrambi nella loro locanda per poi partire subito per il regno vicino del Sulturn. Ci impiegarono
cinque ore ad arrivare a Sulturn ma alla fine ci arrivarono. Ma quando ormai le mure della capitale Figoend si intravedono un gruppo di Troll li
attaccò. Erano in sei contro due. Kelende:" Forza Luan fatti forza e combatti!" Il primo Troll attaccò tirando un pugno in testa a Kelende, che
schivò il colpo e con il suo spadone che doveva tenere a due mani data la pesantezza, vibrò un colpo alla gamba del Troll. La creature devota al
Guardiano Oscuro cadde a terra dolorante. Kelende poi con un colpo preciso sgozzo il Troll. Ora erano in cinque. Luan nel frattempo stava intonando
una preghiera al suo Guardiano
O Faitos dammi la forza
La forza della tua terra
La forza per convertire
I miscredenti Troll
La terra si smosse e un crepaccio ingoiò tre Troll. Ne erano rimasti due. Vide che Kelende stava combattendo con un Troll. Intonò un'altra preghiera
al suo Guardiano
Faitos fa si che
Il nemico subisca
I danni della tua
Terra sacra!
Dalle mani di Luan partirono pezzi di terra che finirono addosso al Troll che attaccava Kelende. Il Troll cadde a terra stordito. Kelende finì il
Troll. Ne rimaneva uno che Kelende finì subito. Ancora una volta il guerriero aveva trionfato. Luan stava intonando la sua solita preghiera di morte
affinché i morti andassero nella casa di Faitos quando qualcosa lo interruppe. Si girarono e intravidero una figura ammantata di nero, così gli
parlò:" Servitore di Faitos Guardiano della Terra, Guerriero che non si fida degli dei preparatevi ad assaggiare la potenza di sua signoria il Guardiano
Oscuro!"
Kelende:" Bene! Ci mancava anche l'esaltato!" La figura ammantata di nero non si tolse la tunica; Luan si stupì perché al posto di perdere agilità
lo strano figuro ne prendeva sempre di più. Luan preparò una preghiera mentre Kelende combatté corpo a corpo con il figuro. Kelende con il suo spadone
lo colpì, ma il figuro abilmente schivò il colpo e con la sua spada di un metallo nero colpì Kelende. Kelende cadde a terra accasciato al suolo
ma non morto. Ma non poteva sapere che del veleno girava in circolo nel suo sangue! Luan ora era solo. Fece affidamento al suo Guardiano, e lanciò
un incantesimo contro il figuro
O Faitos
Punisci con la
Tua punta di terra
Il servitore del male
Una punta uscì dal terreno e squarciò il figuro nero. La figura si vaporizzò. Poi il cielo si oscurò, le nubi arrivarono, il tuono squarciò il cielo.
Un enorme figura nera scese dal cielo. Era veramente enorme. Poi parlò alla mente di Luan: " Servitore di Faitos! Io sono il Guardiano Oscuro! Servi
me! Non l'impostore" Luan tentò di cedere, ma la forza mentale del Guardiano Oscuro erano veramente immensi. Proprio mentre Luan stava per andare
"tra le braccia" dell'Oscuro. Un'altra figura entrò in gioco. Ma questa volta la terra tremò, e si ruppe. E dalla terra uscì un'altra creatura immensa.
E così parlò all'Oscuro e a Luan:" No! Oscuro, non sarai così che vincerai i Guardiani della Luce. Luan torna a me! Torna a me" La mente di Luan
era piena di voci, stava per scoppiare. Quando una voce più forte delle altre entrò e uscì dalla mente. Era la voce del cuore di Kelende. Chiedeva
aiuto! Si liberò dal potere dell'Oscuro e così parlò al suo Guardiano: " O Faitos divino signore della Terra! Chiedi ad Askila divina Guardiana
delle Cure di curare Kelende. Nel corpo e nell'anima" Faitos annuì. Con un gesto poi delle figure presero Luan per le braccia e lo portarono tra
la sua tanto amata terra. Erano i Guardiano Custodi. Piccoli dei che portavano le creature nel regno degli dei. Luan era contento. Faitos era felice
di lui, sarebbe andato nella sua terra.
ANNI DOPO
Un Guerriero, solo. Porta ancora nell'animo la cicatrice di una profonda ferita. Mette una mano su di una tomba mormorando:" Ciao Luan, spero tu
sia contento di stare laggiù..."
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Rebaf
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