"Quando la Tradizione distrutta sara',
Come un albero dal vento sradicato,
Allora lo spirito di Herne si levera'
A liberare gli Herla destinato."

Cosi' comincia La Profezia, perno su cui ruota questa favola moderna dal sapore antico. Il libro narra le avventure di Rannoch, giovane Herla (cervo reale), la cui nascita coincide con una tragedia e il cui destino sembra essere totalmente tracciato in un'antica profezia. Vivra' inizialmente nascosto, perche' alcuni temono il suo arrivo. Dovra' fuggire, conoscere posti e personaggi come mai nessun cervo prima di lui ha fatto. Ma qual'e' il suo destino? Cos'e' il grande sacrificio paventato dalla profezia?

Libro insolito. Ho deciso di postare questa rece anche se non sono del tutto convinto che si possa definire fantasy. La storia prende lentamente e, soprattutto all'inizio, sembra di leggere la versione lunga della favola di Bambi. Ma, superata la prima parte, ci si rende conto che quest'impressione e' dovuta soltanto al fatto che i protagonisti sono tutti dei cervi, anche se tra i personaggi non mancano lupi, lontre, foche, daini ed altri abitanti del bosco. Lo stile dello scrittore e' altalenante, non fluidissimo ma comunque di piacevole lettura. Ci sono delle pecche, dovute secondo me soprattutto al fatto che si tratta del primo libro che ha scritto.

Lettura consigliatissima a chi e' rimasto bambino dentro e sente sempre il bisogno di nuove favole e a chi cerca una stora un po' diversa dai canoni.