...le vale!
Non ho problemi ad ammettere che erano anni che non leggevo un libro che mi prendesse cosi' tanto!
Ha, fin dalle prime pagine, il sapore del libro scritto
veramente bene: l'ambientazione curata, l'attenzione ai
dettagli, la capacita' di calare da subito il lettore
nell'atmosfera particolare che poi sara' caratteristica di
tutta l'opera.
Quell'inconsueta dualita' di epico e quotidiano, come
l'intrecciarsi di due temi musicali che si contrastano e si
completano l'uno traendo motivo di risalto dall'altro e alla
fine costruendo una sinfonia che ha l'ampio respiro e nello
stesso tempo la misura dei capolavori.
C'e' una corona ingemmata che prende la polvere sotto il letto del principe-contadino di Hed, e sulla sua fronte... del resto una spada affilata puo' servire al piu' grande dei maghi (maghi mah...di sicuro ha qualcosa che assomiglia alla magia...) per pulire il pesce se non c'e' altro di meglio a disposizione...
E della trama... nulla!
Davvero non saprei cosa raccontare senza spoilerare almeno
un po' talmente complesso e sorprendente e' l'intreccio
degli eventi.
Forse potrei dire che e' una fiaba, scritta come dovrebbero
esserlo le fiabe, e come lo erano quelle piu' antiche,
magiche, terribili e splendide insieme.
Che e' la storia di un principe e di una principessa (lo e',
ma non solo), di una gara di enigmi, di un arpista...
Degli uomini e delle forze della terra e del cielo.
Del vento, e delle immense pianure ghiacciate del nord.
Del mare...
Dei re millenari...
Dell'amore...
Della magia piu' vera...
Del simbolo di un corvo sulla porta di uno degli studenti
della scuola di Caithnard...
Di una giovane (e un po' innamorata) guardia della regina
della citta' dei cerchi...
Dei vesta (cosa sono i vesta? eeeeh....leggetelo...)
Frammenti e immagini, tessere di mosaico che lentamente si
compongono a creare uno dei piu' bei quadri della letteratura fantasy.
Voto: 10 e lode, direi
Skree