Non leggevo un libro cosi' coinvolgente da ISDA di Tolkien.
Gemmell e' davvero un bravissimo autore: ha davvero un bello stile e
riesce a non annoiare mai. Il realismo e' il suo punto forte e riesce
a descrivere battaglie e combattenti in un modo davvero convincente.
E' totalmente assente il buonismo: non solo i soldati muoiono, ma
anche donne e bambini, e tutti sono sottoposti a orribili torture.
Inoltre nella guerra del Dros non vi e' un buono (popolo Drenai) o un
cattivo (popolo Nadir): i Nadir non lottano per sottomettere le altre
popolazioni, ma per "innalzare" le sorti del proprio popolo, che non
ha unita' e non e' civilizzato quanto gli altri.
Inoltre, il fatto che Gemmell non sprechi pagine e pagine in inutili
descrizioni dei paesaggi, fa in modo che il libro si lasci leggere in
un fiato.
I personaggi sono tutti ben caratterizzati, ma i migliori sono Rek,
Druss e Ulric, che hanno un carattere molto variabile.
Il finale e' un po' forzato, ma tutto dipende da una sola frase, che,
se venisse inserita a meta' libro piuttosto che alla fine, avrebbe
sicuramente reso il finale perfetto.
Non ho trovato veri e propri difetti, ma solo alcune "imperfezioni":
-i Nadir sono un popolo di guerrieri: perche' attaccare con "solo"
mezzo milione di soldati?
-Druss, sebbene sia potentissimo, e' troppo vecchio per poter
affrontare in prima linea una battaglia... secondo me la sua presenza
e' un po' un'esagerazione.
L'ultimo difetto, che non riguarda Gemmell bensi' la traduttrice
(credo), e' il fatto che il libro e' pieno zeppo di trattini (che
aprono il discorso diretto) che ogni tanto, ad inizio discorso,
vengono sostituiti dalle virgolette, e questo mi ha dato un po' di
fastidio.
In conclusione: il libro e' uno dei migliori che abbia mai letto e Gemmell e' diventato, sedendo accanto a Tolkien, il mio autore preferito.
Voto:
Glorfindel