Titolo: Il grande inverno
Titolo originale:
Di: G. Martin
Editore: Mondadori
Pagine:
Prezzo: 34.000£

Bene bene.. ho finito di leggere (o forse dovrei dire che l'ho divorato...) questo secondo metà-libro... e mi trovo a confermare pienamente quello che Ataru o Gorgon dicevano a proposito del fatto che "il meglio doveva ancora arrivare" (riferendosi a "Il Trono di Spade"). Questa seconda parte e' davvero piena di colpi di scena e di azione, come la descrizione della battaglia (non dico quale) che non viene rappresentata in modo "di parte", nel senso vista da quelli che sono "i buoni, i giusti", ma da parte di chi vive la battaglia per la prima volta, non e' affatto un vero guerriero ma cerca solo di sopravvivere, e da parte di chi non partecipa attivamente alla lotta, ma resta nelle retrovie ad attendere che chi gli e' caro torni indietro.
La psicologia dei personaggi e' quella che piu' conquista, Jon risulta senza dubbio il mio preferito.. ma anche Robb, Bran, per quanto quasi dei bambini, dimostrano di essere cmq all'altezza di cio' che c'e' bisogno di fare; Daenerys e' quella che dimostra di crescere e di essere la figura piu' affascinante della storia, e che il libro si chiuda proprio con lei come personaggio finale, dimostra che c'e' stata una vera e propria evoluzione e che tanto ancora ci si aspetta da lei (le ultime pagine, con la descrizione della pira funebre.. sono davvero grandiose); i personaggi "bastardi" (nel senso di modo di fare, e non di nascita) dimostrano di esserlo sempre di piu'.. eccetto Arya e Dany.. direi che la maggior parte sono tutti i personaggi femminili (non e' che Martin e' un po' misogino?) Lysa Arryn, Cersei Lannister, Sansa, sarebbero da prendere e sbattere al muro per quanto sono odiose. Tyrion Lannister invece, per quanto non si possa definire un personaggio positivo, mi e' piaciuto perche' mi ha dato l'impressione di un tipo tenace, di uno che, pur attaccato dal destino, viste le sue condizioni fisiche, e per questo avendo tutto il mondo contro, sa cmq essere impertinente e cavarsela in ogni circostanza fidando sulle proprie capacita', e comunque e' simpatico e forse, non cosi' tanto "cattivo" come potrebbe sembrare.. secondo me sara' fonte di sorprese nei prossimi libri.
Un'altra cosa che ho notato di questo libro, che sinceramente non so se avevo notato anche in quello precedente, e' che cmq Martin calca parecchio la mano sulla volgarita'.. ci sono certe conversazioni in cui direi che il linguaggio degenera alla grande, va bene il realismo ma...
Una nota a parte va poi ai meta-lupi che sono sempre grandiosi... ma come fanno a sapere sempre tutto?sono magici ?
Notavo anche un altro particolare, guardando la cartina, ma... i 7 Regni sarebbero l'Inghilterra? e' indubbio che ci siano molte somiglianze tra le due terre, ma perche' e' stata data solo la cartina dei 7 Regni e non anche quella delle citta' Libere, o di dove si trova Daenerys?

Voto: 10


­Corsara­


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