Ancora una volta la Llywelyn ci trasporta con grande maestria sulla terra di
Erin, la verde Irlanda, coi suoi splendidi paesaggi, la sua natura
selvaggia, gli aperti contrasti e le antiche tradizioni. Nuovamente ci narra
la vita di un uomo, un'uomo che fa parte della leggenda e della storia, Finn
Mac Cool, lo seguiamo, accompagnandolo, per molti anni della sua vita. Non
e' pero' un racconto epico, o almeno non completamente come lo era "Il Leone
d'Irlanda", pur avendone una struttura molto simile. In questo libro prevale
la parte psicologica, i sentimenti e le emozioni di Finn sono il centro
della storia. Gli eventi, le battaglie, i successi e gli insuccessi sono la
causa o il prodotto degli stati d'animo dell'uomo. E la Llywelyn stupisce
nuovamente. Stupisce per la sua bravura a farci entrare nell'anima dell'uomo
che ci vuole raccontare.
Il suo stile particolare, fluido e ricco al tempo stesso, capace di condurti
in una foresta ammantata di leggende o in una capanna durante un pratico
pasto intorno al fuoco, rimane immutato anche in quest'opera e con la stessa
forza con cui descrive l'ambiente e i costumi descrive le gioie e i tormenti
del condottiero, che in un attimo diventano anche i nostri. Non e' un libro
forte come sicuramente e' "Il Leone d'Irlanda", ma a mio giudizio e' piu'
profondo, meno trascinante, ma ugualmente coinvolgente, in sostanza un libro
simile, ma al tempo stesso molto diverso dal capolavoro precedente.
Unici appunti: qualche errore di stampa di troppo e la mancanza, purtroppo
gia' riscontrata anche negli altri libri, di una cartina, in effetti non
fondamentale (l'Irlanda e' sempre l'Irlanda), ma avrebbe, a mio parere
affascinato vedere su carta i luoghi descritti e seguire facilmente i
percorsi descritti.
La Llywelyn si conferma anche questa volta una grande scrittrice e "Finn Mac
Cool" e' pienamente all'altezza della sua bravura. Un libro consigliato,
soprattutto a chi vuol vedere un lato delle cose che spesso risulta
marginale e di secondo piano, e ha chi vuol conoscere un po' di piu' i
costumi e le antiche leggi del Brehon, qui meglio descritte che negli altri
libri da me letti di quest'autrice.