Questo e' senza dubbio (per quanto mi riguarda) il piu' bel romanzo
nella storia del fantasy, un'opera davvero unica ed incredibile;
difficilmente credo che in futuro potro' imbattermi in qualcos'altro
di tale livello.
Uscito in Spagna nel 1996, e'stato pubblicato in Italia quest'anno.
L'autrice, Ana Maria Matute, e' una scrittrice molto importante in
Spagna, ed e' stata candidata in passato per tre volte al premio Nobel
per la letteratura. Questo e', a quanto ne so, il suo unico romanzo
fantasy, e vista la sua eta' (e' nata nel 1926) temo rimarra' anche
l'unico.
"Dimenticato re Gudù" narra la storia di un regno, Olar, delle gesta
che vi sono state compiute, e soprattutto dei fantastici personaggi
che l'hanno popolato. E' un regno immaginario, popolato da creature
fatate e da maghi... I due veri protagonisti di questo romanzo, la
regina Ardid e suo figlio Gudu', sono personaggi senza uguali nella
storia del fantasy, dotati di un fascino unico, profondi ed autentici
come mai ne avevo visti.
La vicenda si snoda fra il gotico ed il fiabesco, fra l'onirico ed il
barbarico contraddistinta da profondi ed improvvisi giochi metaforici,
che vanno ad indagare quello che e' il vero tema del romanzo: le
emozioni umane. E' una lunga ricerca narrativa del senso della vita,
forse, di cosa proviamo e di che senso abbia la ricerca della
felicita', e soprattutto se sia possibile trovarla.
Il tutto poi viene narrato con uno stile impareggiabile, davvero
unico. Dopo questo romanzo pongo la Matute, insieme a Thomas Pynchon e
Toni Morrison, nel terzetto di coloro che ammiro di piu'
stilisticamente. Il modo in cui narra le vicende e' sensuale e
ammaliante, fiabesco e lugubre al contempo...
Insomma c'e' poco da dire, qui ci troviamo di fronte ad uno dei piu'
grandi capolavori letterari del secolo, e francamente sono contento
che venga dalla Spagna: un paese latino e vicino a noi, e questo mi fa
sperare che Dimenticato re Gudu' non sia un caso isolato, ma divenga
un punto saldo, visto che di leggere solo cose di matrice
anglossassone mi ha un po' stufato.
Conoscendo i gusti di alcuni elenco quelli che potrebbero essere
definiti difetti (che per me non sono, ma anche se lo fossero non
rovinerebbero un qualcosa di cosi' grandioso):
- i nomi. Sono di stampo fiabesco, quindi ci si trova spesso di fronte
a nomi che coincidono con un aggettivo o ad un misto fra essi (es:
Prediletto, Volodioso, ecc..)
- i dialoghi a volte mi sembrano francamente un po' troppo
altisonanti, ma restano cmq sempre molto leggibili, e non intaccano
minimamente il tutto.
- i bambini sono un po' esagerati, nel senso che hanno una
grandiosita' e parlanano come adulti, ma anche qui ci si trova di
fronte ad un elemento fiabesco (per la cronaca sono cmq fatti
piuttosto brevi nel romanzo...)
Di altro praticamente nulla.... Insomma non e' un Dragonlance ne'
nulla di simile, quindi coloro che per fantasy intendono cose simili
lascino perdere... ma a coloro a cui e' piaciuto Lyonesse, Earthsea e
cose di questo tipo non devono farsi sfuggire questo grandissimo
capolavoro.