Frase più bella: "Lungo un lato della sala un tenue chiarore trapelava da una fila di alte finestre dalle spesse vetrate, ora tinte di lavanda da tempo. Di notte, le torce, infisse nei sostegni di ferro, senbravano proiettare quasi più che luce."

Recensione
Fantasy allo stato puro. I protagonisti della storia si aggirano all'interno di un mondo incantato in cui incontrano orchi, giganti, folletti, elfi e altri numerosi faeries, dispettosi e suscettibili.
Alcune situazioni sembrano ricalcare in maniera stupenda alcune favole e racconti di magia (penso ad esempio alle fiabe di Afanas'ev). Ci sono però anche lotte tra maghi (anche se molto sottili e senza eccessivo uso di formule magiche) e battaglie con assedi a castelli, ecc.
La storia si svolge su uno sfondo storico-mitologico molto ben curato e fedelmente riproposto da Vance. L'ambientazione è quella delle isole Elder e della terra del Lyonesse, leggendario regno presente sia nel folclore bretone che in quello celtico-britannico.
Alla fine del libro tre glossari spiegano in modo chiaro quali siano le principali caratteristiche di questa ambientazione e riporta alcune curiosità sugli esseri fatati. Secondo me i glossari andrebbero letti prima del libro (anche se non è strettamente necessario).

Adesso mi fermo qui per non andare troppo nello spoiler e togliere il gusto a chi abbia intenzione di leggere il libro.