Titolo: La leggenda dei Drenai
Di: David Gemmell
Editore: Nord
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Sono presenti spoiler .

Innanzitutto inizio col dire che l'ho finito da poco, e tutto ciò che sto per dire, essendo l'unico libro dei Drenai che io abbia letto, potrebbe essere confutato dagli sviluppi della Saga.

Devo dire che mi è piaciuto molto, e non sono di certo il primo a dirlo. Lo trovo a modo suo un capolavoro della letteratura fy, certamente IMHO inferiore (ma di poco) a ISDA, ma bello, scritto in una maniera scorrevole, tanto che ho potuto leggerlo senza intoppi stilistici di sorta (è un libro che "prende" molto il lettore).

Perché mi è piaciuto? Premetto che l'ho trovato migliore nella seconda parte (quando Rek arriva a Dros Delnoch), perché da lì in poi si scatena il "gioco del massacro" e "delle nuove imprese" di eroi sconosciuti. Ho sempre adorato infatti, come momento "culimine" di un romanzo o un racconto, la morte, perché la considero un atto a sua maniera monumentale (ad es.: la morte di Boromir ne ISDA, la morte di Palinuro nell'Eneide, la morte di Ettore nell'Iliade, la morte dei compagni di Jair Omhsford ne "La canzone di Shannara"...)...e ne La Leggenda dei Drenai, ce ne sono molti, di questi atti.

Mi è piaciuto molto il sacrificio di Caessa, l'affinità quasi drammatica di Bregan e Gilad, uniti nel destino, la pubblica e volontaria umiliazione di Orrin, che si riscatta morendo con onore, le crisi Baresark di Rek; ho gradito le battaglie di Arciere e dei suoi fuorilegge, di Hogun e di Virae...ma ho letteralmente adorato Gemmel per due chicche: il particolare rapporto con la morte di Druss, sempre da lei fuggtivo, alla fine raggiunto di sua stessa volontà, e la situazione dei soldati quando ormai avevano perso le speranze, dopo la morte della Leggenda: vediamo Serbitar discutere con Rek sul destino in maniera sconsolata ma di piena accettazione, Arciere e Hogun scherzare sulla guerra, come se essa fosse a miglia di distanza: invece era lì, appena oltre le mura, nel suo furore rappresentata dai guerrieri Nadir, con il loro capo, una grande figura, al pari di Druss: Ulric l'Invincibile.

Rek è un personaggio molto particolare, rispetto a molte altre figure fy. E' insieme malinconico e forte, consapevole ma mai arrendevole. E' la figura centarle del libro, attorno a cui ruotano tutte le altre.

Insomma, la Leggenda dei Drenai mi ha colpito per un certo alone di semplicità e fermezza, con il quale si identifica pienamente Gemmel.

Come ha detto Jarsil una volta, se ISDA era il libro delle leggende e delle avventure contro il male (bianco contro nero, per intenderci), La Leggenda è il libro dell'umanita': non trovaimo mai bianco o nero, ma solo sfumature di grigi (chi puo' colpevolizzare Ulric? Nessuno. Chi può accusare Sauron? Molti).


­Sam Gamgee­


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