Titolo: Il mondo rubato
Di: Sergio Valzania
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Dunque, immaginate di stare leggendo un libro di piu' di 2000 pagine che pesa un sacco; di dover fare un lungo viaggio in treno e di non aver voglia di portarvi appresso le suddette 2000 pagine; di non volervi sputtanare per questo motivo il bellissimo libro che sta sul comodino ad aspettare di essere letto (Vance o Hesse, ancora non ho deciso chi verra' prima), dato che quello lo volete leggere con calma e non in questo modo; in una situazione del genere, che fate? Io sono andata all'edicola della stazione e mi sono messa a frugare fra i libri economici. Cosi' mi casca l'occhio su "Il mondo rubato" di Sergio Valzania e un lontano ricordo riaffiora alla mente... questo e' quel libro di cui aveva parlato Rufus, dicendo che, se lo avessi letto io, **non** mi sarebbe piaciuto... chissa' poi perche'... e cosi' la curiosita' prevale e si fa l'acquisto, in barba al fatto che Rufus mi aveva avvisata.

Le prime scuse di questa mia mail vanno pertanto a Rufus. Perdonami, Rufus, la prossima volta che scrivi "se siete Claudia Rege Cambrin non leggete questo libro" ti daro' assolutamente retta! Mai piu' dubitero' del tuo profetico giudizio. Profetico, perche' avevi detto che io ne avrei fatto una recensione al vetriolo.... ed eccola qui.

Le seconde scuse di questa mia recensione vanno ad Earendil, Legolas, Wil, Shoa', Kralizec, Abdul, Nevio, Daen, Skree, Jeff e quanti altri non mi ricordo, che ho assillato con le mie critiche e correzioni ai loro scritti... se "Il mondo rubato" e' un libro degno di essere pubblicato lo sono assai piu' i vostri racconti. Di gran lunga.

La presente rece si occupera' di demolire il libro in questione trattando i seguenti quattro punti:

1)La storia
2)I personaggi
3)L'ambientazione
4)Lo stile

1) La storia
Non ve la spoilero, ma secondo me questa storia alterna passaggi banali a passaggi inutili a passaggi improbabili.
Gli avvenimenti risolutivi chiave sembrano essere determinati dal caso piu' totale: l'eroe risolve le situazioni perche' si trova nel posto giusto al momento giusto, e ci e' arrivato per caso. Per arrivarci magari ne ha passate di tutti i colori, ma sostanzialmente e' li' per caso. E allora cosa mi hai raccontato a fare le altre cose? E come se non bastasse, il libro finisce che molte cose sono lasciate in sospeso, senza essere concluse e a volte neppure spiegate.

2) I personaggi
Abbastanza piatti, decisamente l'autore non mirava a fare un romanzo psicologico, ma un minimo di caratterizzazione in piu' poteva anche mettercelo...

3) L'ambientazione E' la parte meglio riuscita di tutto il libro. L'autore si e' sforzato di inventare una marea di animali, una geografia, piante eccetera... qualche idea carina devo ammettere che c'e', ma il libro e' pieno di info-dumping in cui ci viene spiegato come e' fatto il tale animale e a cosa serve, quando matura la tale pianta e quali prodotti si ricavano dai suoi frutti, eccetera, magari nei momenti meno opportuni, e a volte la cosa e' pesante e inutile.

4) Lo stile
Dulcis in fundo... qui posso dare sfogo a tutta la mia cattiveria.
In poche parole: l'autore scrive decisamente male.
In molte parole: lo stile e' brutto (e non si puo' neppure dare la colpa al traduttore). Fa un uso esagerato e sgraziato delle subordinate, dando l'impressione di scriverle tanto per allungare il periodo. Spesso infila informazioni inutili e pesanti in frasi lunghissime, a volte sfiorando il ridicolo. Ho persino trovato degli errori di sintassi abbastanza gravi, un sacco di ripetizioni e roba del genere.
Se avesse postato qualche brano sul ng lo avrei massacrato.

Qualche chicca tanto per gradire:

Esempio 1)
(dopo piu' di otto pagine di descrizione di una lunga e interminabile battaglia, siamo arrivati ad un momento di intensa tensione narrativa, o almeno cosi' dovrebbe essere) "La prima struttura di uno specchio di virtu' a prendere fuoco fu quella alla destra dello schieramento laztebo. Il legno con il quale era costruita era ben stagionato e perfettamente asciutto in quella splendida giornata d'estate che faceva seguito a molte altre di sole pieno, mentre le grandi piogge erano ormai lontane"

ROTFL... ma ti pare che dopo otto pagine di massacri, sbudellamentio e simili sia il caso di farmi il bollettino metereologico della settimana passata?

Esempio 2)
"I limiti dimostrati dalla loro magia nel fronteggiare le armi pesanti degli imperiali, insieme all'arrivo sulle posizioni di partenza della colonna di destra del loro dispositivo, che fino a quel momento era stata rallentata dall'azione degli arcieri montati, decise i laztebi a lanciarsi in avanti in un assalto generale alle posizioni trincerate degli imperiali"

Qui, oltre alla inutile prolissita' e pomposita', vorrei far notare la ripetizione del "degli imperiali", ma non solo: il verbo "decise" usato con il significato "fece decidere" e, piu' grave di tutti, il tentativo di legare il soggetto plurale "i limiti" con il verbo al singolare "decise".

Esempio 3)
"Dopo due giorni di tafferugli che avevano lasciato sul terreno fangoso decine di corpi di laztebi massacrati e quasi completamente affondati in una poltiglia marroncina composta di terra, pioggia, orina, birra verde di mecar, umori e liquidi interni di morti e di feriti."

Non vi pare che in questa frase manchi qualcosa? "Dopo due giorni..." cosa e' successo? Sbaglio o manca la proposizione principale?

Insomma, ne "Il mondo rubato" non c'e' solo il mondo, di rubato... anche i soldi spesi per l'acquisto lo sono.


­Claudia Rege Cambrin in Marcotroll­


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