Con questo romanzo inizia il lungo e ancora non terminato ciclo di Deverry. Il romanzo e' davvero molto bello e coinvolgente anche se forse inizialmente un po' lento. E' una storia narrata con maestria in cui alla fine tutti i pezzi vanno a posto e la sensazione finale per il lettore e' davvero piacevole e appagante.
Vale la pena di sottolineare che, sebbene questo sia solo il primo di una lunga serie di romanzi ambientati nel mondo celtico di Deverry, possa anche essere letto da solo. Sono presenti agganci per romanzi successivi, ma la vicenda principale e' conclusa nel romanzo.
La Kerr e' davvero una narratrice molto abile e il romanzo risulta scorrevole e interessante. La narrazione e' caratterizzata da lunghi flashback in epoche passate con vicende e personaggi collegati alla storia attuale. Infatti, coerentemente con la cultura celtico / druidica ognuno ha il suo Wyrd (o Destino) che deve compiere se non nella vita attuale in una reincarnazione futura. La Kerr sfoggia una conoscenza davvero straordinaria del mondo celtico e, sebbene il mondo sia totalmente inventato, la sua fedelta' storica nella descrizione della vita, della guerra, delle condizioni sociali e politiche e' davvero straordinaria.
Un libro assolutamente consigliato.