Una volta iniziato non l'ho trovato poi così pesante, anche se, come ho già detto, questa saga non è una delle mie preferite.
Sarà che ormai ci ho fatto il callo, ma i personaggi "immorali" non mi hanno più urtata come nel primo volume. L'unica cosa che mi ha dato un po' fastidio è il tono profetico e mistico con cui parlano certi personaggi, e il fatto che praticamente tutti i protagonisti hanno visioni del futuro, poteri mentali strani, sono in contatto con altre vite interiori eccetera. Finché c'era solo Paul era una cosa originale, ma adesso sono tutti così... persino Duncan Idaho si mette a vedere il futuro, stiamo freschi.
Inoltre il libro è di nuovo cervellotico, come il primo, quando si mettono a ordire intrighi io non ci capisco più niente. O sono scema io (non affrettatevi a rispondere ^_^) o solo in questo volume viene spiegato in modo esplicito il legame tra vermi, spezia, trote della sabbia eccetera? Mi sembra che prima fosse stato lasciato nel vago.

Comunque, povera Alia....sigh... :-((
Mi era simpatica...e ora scoprirò che invece tutti quanti la odiavate, perché le poche cose che ho apprezzato di questa serie non sono piaciute a nessun altro (come il Messia)!

Un paio di cose mi hanno confusa:
1) Jessica a un certo punto pensa qualcosa del tipo (non trovo più la pagina, cito così): peccato non ci sia tempo di portare Ghanima dalla Reverenda Madre Gaius Helen...qualcosa del genere. Io ero convinta che Alia avesse fatto uccidere la Reverenda Madre alla fine del Messia (non ho il volume sottomano: mi confondo con un'altra?)
2) Viene riferito che Paul, rivelando a Duncan la propria parentela segreta col Barone Harkonnen, lo ha legato ancor più a sè perché gli ha dimostrato fiducia : "Paul sapeva ciò che la gente del Barone aveva fatto a Idaho" Cioè cosa? A noi non è stato detto?

Probabilmente ho fatto una gran confusione. Parziale scusa: ho letto i primi due volumi in inglese e controvoglia, perciò tante cose possono essermi sfuggite. Però stranamente mi è venuta voglia di leggere il seguito. Com'è?