FACCIAMO LA FARINA
Oggi abbiamo schiacciato i semi, ognuno aveva un tipo di semi diverso che dava farina di colore diverso.
Tra questi c’era il tricale che è un misto tra il grano e il segale . I semi di tricale sono marroncini , un po’ color senape. La farina è di color bianco sporco ed è piena crusca perché quando li abbiamo pestati non li abbiamo sbucciati.
Per ottenere la farina abbiamo preso un sasso e l’abbiamo girato premendo sui semi. Per alcuni di noi i semi erano duri e difficili da schiacciare.
Un
altro seme che abbiamo battuto era la segale. I semi
erano piccoli, piccoli e avevano una sottile “pellicina” esterna , di
un colore fra il marrone e il giallo. Battere la segale era molto difficile ; in
verità non dovevamo battere ma premere con un sasso. La farina della segale è
di un colore giallino chiaro un po’ sporco.
Alcuni
di noi hanno schiacciato l’avena. Essa aveva un colore bellissimo : era
marroncino con delle linee sottili nere. La sua farina era bianca. I semi erano
ricoperti da una crusca che si doveva togliere per ottenere la farina bianca.
C’erano
tanti altri tipi di cereali tutti con delle caratteristiche diverse e
interessanti.
E’
stata una bellissima esperienza!
DAL
FORNAIO
Martedì 25/3/03 siamo andati dal panettiere, Roberto ci ha fatto vedere come si impastava la pasta non con le mani , ma con le macchine.
Io non sapevo che usavano così tante macchine per preparare il pane .
Il pane preparato con le macchine è molto più veloce di quello che impasti con le mani, ma Roberto continuava a dire che bisogna fare attenzione non ci si può mai fidare delle macchine.
Quando la pasta era impastata l’ha tirata fuori e abbiamo fatto le formine.
Successivamente ci ha dato il pane da mangiare. Era croccante saporito: perfetto.
clicca sulla foto per ingrandirla
Abbiamo provato a fare il pane anche a scuola, (ovviamente senza le macchine ma con le mani). E' stato molto divertente ma il risultato è stato diverso: quello del fornaio non era né troppo dolce né troppo salato. Mentre la nostra pasta non è venuta per niente bene: un gruppo aveva l’impasto troppo dolce mentre un altro troppo salato. Era proprio tutto il contrario!
Beh…c’è da dire che
dobbiamo fare esperienza, finché il nostro pane diventerà buono come quello
del fornaio.
IL PANE ARABO
Un martedì in alternativa ho portato il pane arabo e la maestra lo ha diviso in piccoli pezzettini e l’ha distribuito ai miei compagni.
Occorrente:
- prendi i chili che ti servono di farina
- prendi una bacinella e metti dentro un po’ di acqua e prendi dell’acqua bollente e dell’acqua fresca e mischiala con le mani
- metti un cucchiaio grande di lievito
- due cucchiai pieni di sale
- metti un po’ di acqua e impastala per dieci minuti
- prendi una coperta e copri l’impasto
- lascia lievitare per un’ora
- fallo cuocere nel forno e quando è cotto mangialo.
BUON APPETITO!