L’OUTPLACEMENT |
GLI SCOPI DEL SERVIZIO L’Outplacement, moderno strumento di riqualificazione professionale e di ricollocazione del personale in esubero, nasce come supporto alla mobilità e alla flessibilità del lavoro dei dirigenti, in quanto in Italia sono la categoria meno tutelata contro i licenziamenti individuali. Attualmente l’utilizzo di questo particolare tipo di intervento è stato esteso ai quadri aziendali, agli impiegati dei vari livelli e anche, con la contrattazione collettiva e con appositi corsi di gruppo, agli operai. Il termine inglese, che originariamente intendeva “piazzare fuori” il dipendente dalla sua azienda di appartenenza, è ora correttamente riferito ad un qualificato supporto di consulenza e assistenza offerto, su richiesta dell’Azienda, al lavoratore di ogni livello che, risultando in mobilità, potrà avvantaggiarsi dell’intervento specialistico di una società del settore Outplacement aderente all’AISO (Associazione Italiana Società di Outplacement) esperta di problemi connessi alla riqualificazione professionale e al riorientamento del lavoratore nel contesto produttivo. Le società di Outplacement facenti parte dell’AISO non partecipano per Statuto né alla fase dell’estromissione del dipendente dall’Azienda né al suo collocamento in altra Azienda. Ma forniscono al “candidato” loro affidato assistenza totale e tutte le informazioni utili a consentirgli un pronto reinserimento nel mondo del lavoro. Ma non solo: il candidato in Outplacement presso le società dell’AISO potrà usufruire dell’assistenza a tempo indeterminato, vale a dire finché ha trovato una nuova ricollocazione professionale. |
I SOGGETTI L’accordo di Outplacement presuppone tre distinti soggetti: -l’Azienda che, dovendo porre in mobilità il dipendente o gruppi dipendenti per i motivi più diversi (esubero di personale, problemi di ristrutturazione interna, turnover del management, ecc…) richiede l’intervento della società di Outplacement per poter gestire al meglio questa fase, facendosi carico del costo dell’operazione, mediante attorno al 15% della retribuzione lorda annua del dipendente in uscita; -la società di Outplacement, che si impegna a seguire e ad aiutare il candidato che le viene affidato, fornendogli i servizi logistici e i mezzi più efficaci per favorirne, in tempi ragionevoli, il reinserimento autonomo nel mercato del lavoro. Assistenza che, a livello individuale, risulta essere, come già detto, a tempo indeterminato; -il candidato (licenziato o dimissionario), che si impegna a seguire il programma di Outplacement con la metodologia proposta dalla società di Outplacement AISO alla quale si è affidato. |
LA PROCEDURA L’intervento di Outplacement può essere previsto da un contratto collettivo di lavoro (es. FENDAC-CONFCOMMERCIO, o FNDAI-CONFAPI) oppure, nel caso del dirigente, può risultare frutto di un accordo diretto fra il dipendente e l’Azienda. In questo caso il servizio di Outplacement può essere fornito prima, dopo o durante il periodo di preavviso di licenziamento. L’adesione del dipendente interessato all’Outplacement avviene sotto il duplice profilo psicologico e professionale. Tutte le società di Outplacement aderenti all’AISO seguono una loro propria metodologia, ma, in linea di massima, l’attività di supporto al candidato da loro gestito si può riassumere in tre fasi principali: Quella del “supporto psicologico” al candidato, finalizzato alla rimotivazione del candidato stesso mediante interventi tesi alla valorizzazione della sua personalità ed esperienza, con conseguente minimizzazione del trauma personale e professionale subito. Infatti, attraverso un’autoanalisi del profilo caratteriale e professionale volta a ripercorrere il “vissuto lavorativo” fino a quel momento e a definire un “bilancio di carriera”, il candidato riesce a fare emergere le proprie competenze, le migliori capacità trasferibili ad altro contesto lavorativo ed anche “punti di debolezza”. Al termine di questa prima fase sarà in grado di elaborare un “nuovo progetto professionale” coerente per potersi riproporre sul mercato in modo realistico e “mirato”. Durante la fase iniziale il candidato potrebbe abbisognare di formazione e di aggiornamento professionale per colmare le eventuali lacune tecnico-professionali (per esempio, le lezioni intensive di lingue straniere, capacità di leggere). Nella seconda fase il candidato in Outplacement riceve una specifica formazione relativa alla propria presentazione e “autopromozione” sul mercato del lavoro: dalla corretta redazione del proprio curriculum all’applicazione delle tecniche più efficaci per la ricerca sistematica di un’alternativa, alla preparazione al colloquio-intervista con il potenziale nuovo datore di lavoro e così via. Nella terza ed ultima fase il candidato dovrà personalmente attivarsi per individuare l’attività e il posto di lavoro che più gli si addicono. E’ una ricerca impegnativa, che presuppone grande concentrazione e notevole numero di ore spese ad acquisire le informazioni più attuali e utili alla sua ricollocazione professionale. In pratica dovrà svolgere una vera e propria azione di marketing, avendo se stesso come “prodotto da proporre sul mercato”. Naturalmente anche in questa fase fruirà dell’assistenza specialistica del consulente della società di Outplacement AISO affidatogli. Potrà così “monitorare” le aziende più interessanti e interessate alle sue capacità ed esperienze, che passerà poi a contattare personalmente mediante una serie di opportune tecniche di comprovato uso. |
I VANTAGGI DELL’OUTPLACEMENT Questa soluzione potrà figurare per il dipendente in mobilità come un’extra- benefit al “pacchetto d’uscita” già concordato dall’Azienda. Il che risulta essere una valida alternativa ai costi che inevitabilmente deriverebbero dalla monetizzazione degli accordi di separazione. Infatti, se da una parte consente all’Azienda di risparmiare sul numero di mensilità dovute in caso di licenziamento del dipendente, a questi consente di potersi riprogrammare il futuro professionale senza traumi e in tutta tranquillità, tendendo ad una pronta ricollocazione. Da non dimenticare, poi, che la “consensualizzazione della separazione” tra datore di lavoro e dipendente in uscita rende più semplice e positivo il duplice distacco, ammortizzando le reazioni emotive del personale che rimane in Azienda, con conseguenti vantaggi per la stessa anche sul piano immagine. Ma non solo: i dipendenti che rimangono potranno a loro volta fruire dell’esperienza del loro collega, pur vissuta indirettamente ma utile per poter eventualmente richiedere analoghe garanzie di trattamento futuro anche per loro stessi. Infine, la soluzione Outplacement consente all’Azienda di riproporsi sul mercato separandosi al momento opportuno dal dipendente, evitandogli così anche l’eventualità della cosiddetta “area di parcheggio”, sempre costosa e nociva all’immagine aziendale. In pratica, vantaggi e rinunce da ambo le parti, con reciproca soddisfazione finale. |
OUTPLACEMENT INDIVIDUALE L’Outplacement individuale è costituito da servizi ed assistenza individuale per Dirigenti e Quadri in uscita per un periodo di tempo illimitato fino alla totale risoluzione del problema. Siamo inoltre disponibili, laddove l’Azienda lo ritenga opportuno, ad effettuare analisi congiunte per valutare la situazione di quei dipendenti che l’Azienda vorrebbe “liberare” al fine di individuare le azioni più vantaggiose per le parti in causa. Il servizio di Outplacement è costituito dall’orientamento ed il trasferimento al Candidato di tecniche per la ricerca di una nuova opportunità professionale. Il Candidato è guidato all’individuazione dei propri obiettivi professionali dai propri punti di forza, dalle aree di miglioramento e dei risultati raggiunti. In questa fase vengono inoltre identificati potenziali settori e le Aziende che potrebbero essere interessate a fruire del contributo professionale del Candidato. Per tutta la durata del servizio il Candidato ha a disposizione una logistica attrezzata ed un consulente specializzato che lo aiuterà a risolvere il proprio problema professionale. |
OUTPLACEMENT COLLETTIVO È costituito da servizi di assistenza per gruppi di impiegati/operai progettati e tarati di volta in volta sulle esigenza specifiche dell’Azienda, sulla tipologia delle persone coinvolte e sul substrato territoriale.
- incontri con il Management, con le OO/SS, con l’Agenzia per l’Impiego, con le RSU, assemblee con il personale, ecc.; il tutto teso al raggiungimento delle condizioni migliori per la pratica della Mobilità e per la successiva fase di Outplacement vero e proprio - colloqui con il personale interessato per chiarire i principi fondamentali e le caratteristiche dell’Outplacement - contatti con le Aziende e Imprenditori tesi alla creazione di operazioni di Spin-off e simili per diminuire il numero delle persone implicate nel progetto stesso. ● La seconda fase prevede corsi di Outplacement in aula della durata di 30 ore, in cui vengono trasferiti ai Candidati metodi e tecniche per la ricerca di un nuovo posto di lavoro. I Candidati sono supportati nella verifica delle proprie caratteristiche personali e professionali, nell’individuazione di possibili sbocchi professionali e nella messa a punto degli strumenti per cogliere nuove opportunità lavorative. ● Fase operativa: apertura del Centro di Ricollocamento per: - incontri individuali (simulazione di intervista, preparazione Curriculum Vitae, risposta ad inserzioni,preparazione colloqui di assunzione) - ricerca di nuove opportunità di lavoro; ricerca effettuata in collaborazione dal personale con i dipendenti - qualsiasi altra necessità nasca con l’ottica del ricollocamento dei dipendenti. ● Individuazione di eventuali corsi di formazione regionali per persone in Mobilità (uso strumenti informativi, sicurezza, contabilità, amministrazione, segreteria, ecc.) con indirizzo personalizzato per partecipanti così come emerso dal corso preparatorio di Outplacement. ● Eventuali stages per i partecipanti, finalizzati a creare occasioni di lavoro. |