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 Chiesa di San Giuseppe

                 Tra grest e solidarietà
                  

 

 

 

   

 

 

 

 

 

La Storia

 

Terminata a regola d'arte, la nuova chiesa, costruita in calcare duro, e la navata unica con lesene in pietra a vista, cosi anche l'abside. Dietro la chiesa e sistemato il salone parrocchiale e sopra di esso la casa canonica. Sulla fiancata destra e collocata una vela di cemento armato nella quale sono inserite nove campane che suonano a concerto con impianto elettrico programmabile.Nel 1986 su progetto di P. Alberto Farina o.f.m. e stata realizzata la sistemazione del presbiterio: l'Altare in pietra dura modicana (offerto da una famiglia), il Fonte battesimale per il quale e stata utilizzata una macina da mulino (offerta dalla famiglia Polizzi), 1'Ambone per le letture bibliche, anch'esso in pietra dura, la mensa per il tabernacolo e la pedana in marmo e pietra lava. Per le spese si e fatta una sottoscrizione curata dalla Confraternita San Giuseppe. Nel 1990, lateralmente alla porta principale, e stata ricavata una cappellina dedicata al Sacro cuore di Gesù. Sia la cappellina che la sistemazione del presbiterio sono state eseguite dal confrate Nunzio Lorefice (+ 1990). La chiesa e stata ufficialmente benedetta e consacrata dal Vescovo Mons. Nicolosi il 28-6-1992. Quando si realizzo il complesso in pietra del presbiterio, si mise in programma la consacrazione dell'altare, ma a causa dei blocchi stradali attuati nella zona per la legge contro 1'abusivismo edilizio, il Vescovo arriva in parrocchia troppo tardi e ritenne opportune celebrare la S. Messa, rinviando ad altra data la consacrazione dell'altare.La statua di San Giuseppe e in gesso decorate con particolare finezza; e opera della ditta Rosa Zanasio & C. di Roma e proviene dalla vecchia chiesa.Per l'ingresso della nuova chiesa — come del resto di ogni altra del mondo cattolico — vale l'incisione iscritta nell’architrave della chiesa abbaziale di Chartres: «Qui si entra per amare Dio; da qui si esce per amare i fratelli».

 

 

Tratto dal sito dell'Oasi don Bosco