DIARIO
SENZA GIORNI

S.Girolamo
a Giovanni Pasqualino


pettine tra le righe
č il suono dell'acqua
il pasto dell'ombra
nel verde della roggia
aria

sono dei tutte le ragioni
luce e giro
senza colore
procede la schiera abbagliante
nella pioggia dei teschi

dei della parola
vi cingono boschi e misteri
librati nel chiasso dei coribanti
tre volte vi avvince l'epifania della carne 

cosė vegliate
il gorgo di Ofelia
ingannatori tremendi
abbandonata nell'acqua
tra morte trecce
la voce si decompone:
questa furia
a sopravvivere
č il quadro del comico
il mio bagno
la schiena flessa nell'acqua
corda+ arco+ freccia
o la squama flaccida incollata
alla putrida ansa
relitti per il fiume che discende
coglie figure appannati chiarori
molce una culla di fitti rovi
riva
null'altro che attendere
la purga viva dell'acqua
Resurrezione
raggio

Pleurant, je voyais de l'or - et ne pus boire.* -
abbaini polverosi rischiaravano
la preghiera del santo.

piangevo, e vedevo oro - e non potevo bere -Arthur Rimbaud: "Una stagione in Inferno"

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