Geologia e Natura

 

Geologicamente Ischia è legata alla Costa Flegrea da una vasta piattaforma sommersa che si estende per molti chilometri quadrati,  le cui altezze, variano dai -4 mt ed i -50 mt. La natura frastagliata dei fondali rocciosi che caratterizzano il versante occidentale, favoriscono la presenza di una straripante fauna ed una rigogliosa flora sottomarina. Gli agglomerati vulcanici presenti sui degradanti fondali di Ponente sono intervallati da vaste distese sottomarine di fanerogame tra cui fitte foreste sommerse di Posidonia oceanica e soffici praterie di Cymodocea nodosa, che forniscono riparo naturale alle più svariate e spesso rare forme di vita bentonica e stanziale. Le falesie. che invece caratterizzano le coste di Levante, strapiombano su fondali abissali, favorendo la presenza di pesce pelagico e di organismi coloniali, alimentati dalle correnti di varia provenienza che lambiscono l’Isola.

L’Isola d’Ischia, con Capri e Procida forma un piccolo straordinario arcipelago, un triangolo che gode di un clima assolutamente mite. Quando sfavorevoli condizioni meteomarine caratterizzano e condizionano l’intero arco settentrionale italiano, specie nei mesi invernali, nel Golfo di Napoli, un cielo azzurro per per gran parte dei giorni nell’arco dell’anno, fa da sfondo ad un mare dalle caratteristiche davvero peculiari, per la varietà dei fondali e delle coste.

Le tre Isole hanno ciascuna una propria personalità, proprie connotazioni, proprie caratteristiche geologiche e propri costumi. Ischia, la più grande come estensione territoriale, si pone su un piano del tutto diverso dalle altre due. La sua conformazione geologica di origine vulcanica offre frastagliate coste a strapiombo che nascondono piccole cale ed insenature e, nel contempo ampie e profonde distese di spiaggia. Grotte, sommerse ed affioranti, fondali di varietà e ricchezza incomparabili ed acque cristalline offrono spunti fotografici e cinematografici davvero peculiari e di straordinaria bellezza.

Ciascun versante dell’Isola ha proprie caratteristiche peculiari e ciascuno dei sei Comuni ha proprie origini etniche, dialettali e di costumi: lo stesso dicasi per il mare che offre fondali pianeggianti su alcuni versanti e profondità abissali su altri.

Le famose spiagge dei Maronti, di San Francesco, di Citara, poco hanno da invidiare a altre certamente più esotiche e famose. I fondali rocciosi di falesie sommerse e secche a poca distanza dalla costa sono un vero Paradiso dei sub che soltanto negli anni più recenti hanno scoperto questa entusiasmante attività. Le correnti miti, ma ricche di vita microbiologica hanno determinato una biodiversità che comprende la più vasta catena alimentare ittica ed una moltitudine di organismi endemici, gioia degli appassionati di biologia marina. Non per caso la famosa Stazione Zoologica "Anthon Dhorn" di Napoli ha creato ad Ischia una sede distaccata denominata "Laboratorio del Benthos". Non a caso la Legge Quadro sui Parchi Marini ha individuato Ischia e Procida, (alla quale ultima si congiunge con un ponte Vivara, piccola isoletta disabitata) quali zone a particolare vocazione ed ha così istituito l’Area Marina Protetta denominata il Regno di Nettuno che sotto la propria giurisdizione le unisce.

Grotte sommerse a bassa profondità ed archi naturali subacquei consentono entusiasmanti esplorazioni, spesso arricchite da scoperta di reperti archeologici o di rare ed insolite creature marine di immigrazione lessepsiana.

Ciò che più colpisce, osservando l'isola, è il verde che si sussegue con diverse sfumature e che caratterizza la morfologia del territorio. Arroccati intorno ad antichi crateri, nella parte più alta, si trovano vigorosi boschi di castagno e di acacia; nelle zone scoscese e lungo i pendii si innalzano querce secolari contornate spesso da lecci sempreverdi e profumati frassini.

L'antico dinamismo geologico ha poi determinato una serie di pianori fertilissimi come quelli di Testaccio e di Piano Liguori, orlati da colline ricoperte da vigneti e ricchi frutteti. Inoltre dalle zone più alte si aprono fino al mare cave e burroni tufacei ricchi di tipiche vegetazioni che, come la rarissima felce Woodwardia radicans (L.) Sm., che in Italia, oltre che su Ischia cresce in pochissime altre località di Campania, Calabria e Sicilia. Ancor più significa­tivo è il caso del Cyperus polystachyos Rottb., una specie igrofila e termofila che, al di fuori dell'area tropicale e subtropicale, cresce solo ad Ischia, tra le fumarole, ove ci crea un microclima particolarmente umido e caldo. Ma l'esempio che più può destare impres­sione sotto questo profilo è dato dal Limonium inarimense Guss. una piccola pianta delle rocce a stretto contato con il mare, che scoperta a Ischia alla metà dell'ottocento dal botanico napoletano Giovanni Gussone non è stata trovata in nessuna altra parte del mondo.

In tanta varia struttura, la natura si è divertita a regalare all'isola verde altre formazioni vegetali di notevole interesse, la macchia mediterranea, ad esempio, trova qui una sua collocazione ideale grazie alle condizioni microclimatiche estremamente favorevoli, che ne hanno permesso lo sviluppo e la conservazione. Tra le specie più rappresentative di questo tipo di vegetazione ricordiamo l'ulivo ed il leccio quali elementi arborei, e tra le arbustive il corbezzolo, il mirto, l'oleandro, l'alloro, le filliree, ed il lentisco.

Non vanno inoltre dimenticate la solarità e l'eleganza delle ginestre, dei cisti e delle eriche il cui profumo inconfondibile annuncia la primavera isolana. In questa stagione Ischia è meta abituale di ospiti particolarmente puntuali e graditi: sono gli uccelli migratori che ogni anno tornano in Europa dopo aver trascorso l'inverno nel clima più mite delle coste africane.

Tra le specie splendidamente ammantate dei colori della primavera si ricordano soprattutto l'airone cenerino, l'upupa, il martin pescatore, la rondine, il cuculo, la quaglia e la tortora. Gli odori ed i colori del sottobosco, con le orchidee spontanee, le violette, i ciclamini e gli anemoni contribuiscono insieme con le piante aromatiche come il rosmarino, la nepeta e l'origano, a qualificare quella valenza ecologica cosi esclusiva dell'isola Verde. Arroccati sui pendii tufacei e sulle balze trachitiche che arrivano fino al mare, colpiscono, infine, per la loro vitalità gli splendidi elicrisi e gli spinosi fichi d'India. I loro fiori assolutamente unici, insieme alle agavi, ai coloratissimi mesebriantemi e alle piante di aloe conferiscono un tocco di atmosfera esotica ad una isola che solo geograficamente si trova lontano dai tropici.