La grotta di Cala del Genovese nell'isola di Levanzo

Nell'isola di Levanzo, a circa due km a nord del paesino o in barca , vi è la grotta di Cala del Genovese, scoperta nel 1949 dalla pittrice Francesca Minellomo e studiata dal Professor Graziosi dell'Istituto di Paleontologia di Firenze . E' presente un ante grotta lunga 12,50 mt; qui vi sono le pitture colorate di nero, di tipo schematico, appartenenti al periodo neolitico (3000-2000 a.c.) . Sono raffigurati animali, fra cui un cane, il maiale, il bovide ecc. L'attenzione viene attirata sicuramente dalla figura di un tonno, che ci suggerisce come questo animale già in epoca primitiva abbia avuto importanza per le Isole Egadi e per i suoi abitanti. E' la prima volta che compare una figura pesciforme. Inoltre Infine la rappresentazione di una figura femminile testimonia il fatto che iniziava ad farsi strada nelle raffigurazioni la differenziazione dei ruoli: uomo – donna. Sul fondo un cunicolo e infine la vera e propria grotta lunga circa 35 mt. ; qui vi sono incisioni rupestri di tipo naturalistico, riferibile al Paleolitico, con rappresentazioni di animali, che possono essere raggruppate in: 6 cervi, 10 bovidi, 12 equini, 1 felino e 4 figure umane. Sicuramente una delle più suggestive incisioni è quella raffigurante un cervo che gira in maniera molto plastica la testa.Splendido è anche il graffito dei tre uomini raffigurati nell'atto di danzare in funzione rituale. La peculiarità di questa incisione non risiede tanto nell'esecuzione dell'artista preistorico quanto nel fatto di essere testimonianza di una forma di autocoscienza, che permette all'uomo di rappresentare se stesso. Interessante è anche una figura umana danzante in rosso.