Compiti della Commissione Medica , dott. Elio Mendola, componente la commissione medica dell'AUSL.

La richiesta di riconoscimento dell'invalidità va inoltrata alla commissione medica dell'AUSL, corredata da una scheda in cui il medico curante riporta i dati personali con l'eventuale documentazione attestante la gravità  della malattia.

La commissione è integrata da uno psichiatra e da un assistente sociale. Un'altra commissione è quella  per la concessione dei benefici economici. Durante la visita si redige un verbale, valido in tutto il territorio nazionale. La commissione deve decidere la possibilità di erogare o l'indennità di accompagnamento o quella di frequenza.  Il giudizio della commissione è soggettivo. Tutto dipende dalla documentazione riportata. Per i medici non esiste la malattia, per cui vi sono parametri  da applicare, ma esiste il malato che può  essere più o meno grave, che può fare o non fare determinate cose. Le malattie non possono essere codificate. Per i sordomuti e  i ciechi nella commissione vi è  un medico segnalato dalle relative associazioni. Nelle commissioni per l'invalidità civile il medico è indicato da associazioni di disabili rappresentative. Il giudizio non può essere riferito subito all'interessato, perché viene sottoposto ad una commissione superiore del tesoro, che, esaminata la pratica, la può accettare, la può modificare o può sottoporre di nuovo il disabile ad ulteriore visita. Solo per queste commissioni superiori è previsto il cambio del presidente dopo cinque anni, per le altre i compnenti  sono permanenti. L'interessato può presentare ricorso, che richiede tempi lunghi. Conviene ripresentare la domanda di aggravamento, appena si ha la notifica del verbale, che a Trapani in genere avviene dopo 90 giorni . Dalla presentazione della domanda passano sette mesi per la visita. Nelle visite successive può capitare  di essere sottoposti  ad una commissione diversa.

Dopo i 18 anni per la conferma dell'indennità di accompagnamento si deve passare di nuovo la visita; perciò alcuni mesi prima del raggiungimento dell'età occorre chiedere informazioni all'ufficio dell'USL.

Domanda : Una legge riguardante i Down stabilisce che la commissione deve riconoscere sempre lo stato di gravità con l'indennità di accompagnamento anche per i minori di tre anni, perché la commissione medica di Trapani non conosce questa legge?

Risposta : il giudizio della commissione è soggettivo,  essa valuta il malato in  base alla documentazione e decide. In genere per i  bambini da 0 a 3 anni è difficile fare una diagnosi specifica e articolata.

Un disabile al 100 %  può  iscriversi nelle liste di collocamento. I ciechi vengono assunti come centralinisti, perché negli uffici pubblici c'è la riserva dei posti per invalidi. Nell'ufficio di collocamento vi è un comitato tecnico dell'handicap con il compito di verificare lo stato invalidante e la compatibilità della malattia con il  lavoro. La legge 68 prevede agevolazioni fiscali anche per  il privato che assume.

Domanda :  E' possibile per il disabile in carrozzella non fare le code negli  uffici dell'USL  di Trapani come avviene a Marsala e a  Palermo

Risposta - Tutto dipende dalla forza delle associazioni che possono richiedere determinati diritti e  farli  valere.

Domanda. Perché il contrassegno del comune ha la validità  di cinque anni e poi deve essere rinnovato. Forse per  l'invalido con handicap  grave c'è qualche speranza di ristabilirsi. Non si potrebbe evitare la a trafila del rinnovo?

L'anno scorso sono state presentate a Trapani 5500 domande di invalidità. C'è gente che le presenta ogni tre mesi, fino a quando non capita la commissione che accoglie l'istanza. A Trapani operano quattro commissioni e può anche capitare che al 10% possono esprimere giudizi errati. 

Domanda .Quando ho portato a visita medica mio figlio con handicap grave, contemporaneamente sono state visitate altre persone con metodi sbrigativi. Le commissioni non dovrebbero trattare con rispetto e con una visita accurata coloro che sono con handicap grave?

- Mio figlio è audioleso riconosciuto al 70 % . Io l'ho sempre seguito, perciò nella visita medica sa leggere, risponde alle  domande, solo perché gli sono stato sempre vicino e sono riuscita a avere questi miglioramenti, la commissione lo giudica non grave, facendogli perdere determinati diritti.

- Se un audolieso ha bisogno di una protesi, la trafila burocratica è lunghissima. Dopo numerose visite l'Ausl  rimborsa solo le protesi di vecchio tipo, mentre quelle più efficaci e aggiornate, che sono molto care, uno se li  deve pagare con i propri soldi.

E poi bisognerebbe evitare gli sprechi. Ad esempio letti ortopedici, carrozzine, sedie a rotelle potrebbero essere date in comodato d'uso e restituite quando non sono più utili.

Se ad esempio  il Comune mettesse a disposizione un efficiente servizio di assistenza, si potrebbero ridurre le spese per delle indennità di accompagnamento, che sono considerevoli. Manca il coordinamento fra assessore regionale alla sanità e quello preposto all'assistenza sociale. Ciò si ripercuote a livello locale, perchè non vi sono azioni comuni nei due settori. Se ci fosse collaborazione, tutto funzionerebbe meglio a costi minori.

I centri privati di assistenza a Trapani  lasciano a desiderare, ricevono dagli enti pubblici  consistenti ma non  offrono servizi adeguati. Se ci pensasse direttamente il Comune a gestire un centro, non ci sarebbero risparmi?

 - Per mio figlio con handicap grave, essendo dispensato dal servizio militare,  perché è della classe 85, ho dovuto c lo stesso presentare la certificazione  pagando le relative tasse, solo perché gli uffici comunali non hanno fornito le liste  di esonero.

Abbiamo dei diritti e non sappiamo a chi rivolgerci. In questo campo la delega non paga, ognuno deve partecipare attivamente, essere informato e inserirsi in una buona associazione. Tra l'altro c'è gente che dietro a tante difficoltà, si arrende e non ha più la forza di reclamare i suoi  diritti. L'Associazione potrebbe utilizzare sia il volontariato sia il servizio civile che potrebbe fornire i giovani  che sostituirebbero  per alcune ore i genitori che in tutto il giorno sono  impegnanti per assistere il loro  figlio disabile.

 

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