Cernavoda-Romania:come Ovada di 70 anni fa
Mi trovo per qualche mese in
Romania a Cernavoda sulla riva destra del Danubio a 60 km da
Costanza sul mar nero. Il paese eancora molto povero (lo
stipendio mensile di un operaio e di circa 150 Euro!) e si
vedono molti contrasti come vecchi carretti con traino animale ed
anche lussuose vetture (anche se lauto piu diffusa e,
la Dacia ,una sorta della vecchia Renault). 12).Cernavoda euna
cittadina di circa 20.000 abitanti con una mercato cittadino
molto bello e vario:i contadini dai paesi vicini arrivano con i
carri o con scassatissimibus per portare le loro merci.Si trovano
frutta e verdura come da noi come pomodori (rosii in rumeno),cetrioli
(castraveti )anche se di qualita piu scadente:le
carote e la patate non sono neanche lavate.Allastazione
ferroviaria non ce la biglietteria automatica,ma
ce il capostazione con paletta,berretto rosso e
fischietto come una volta!
Dalle foto che ho scattato forse
qualche anziano puo ritrovare Ovada comera 70 circa anni
fa!
Giovanni Sanguineti (pubblicato su
LOvadese Settimanale di Ovada Ottobre 2005)
Romania:solidarieta a Cernavoda
In Romania e caduto nel 1989
il Regime di Ceausescu,ce il libero mercato..il paese
nel 2007 entrera in Europa ma la povertae
ancora notevolissima,
forse inimmaginabile dallitalia
specialmente nei piccoli villaggi e nelle periferie delle grandi citta..Ovviamente
qui e possibile (piuche altrove) praticare qualche
briciola di solidarieta.
Ultimamente e stata fatta una
raccolta di fondi per i bambini poveri organizzata dalle
donne straniere (in prevalenza candesi) qui presenti
nel nostro campus.La raccolta dei fondi si e
svolta il 24 Novembre anche con vendita di dolci e podotti artigianali.Unaltra
bellissima iniziativa per raccogliere fondi per gli sudenti
poveri si e svolta Venerdi9 Dicembre presso il
municipio di Cernavoda.Vi estato uno spettacolo con
cantanti locali (bravissimi i Cota93 con il cantante
chitarrista Alexche mi ricorda la NCI di Luca Piccardo...) ,un
gruppo rock candesi,bambini rumeni e canadesi.Simpatici gli
intermezzi con Babbo Natale (MosCraciunin Rumeno).Io ho anche
partecipato con un collega alla distribuzione di generi di
conforto nel paese di Seimeni (fango,sporcizia..ma tanta umanita..)
e a 30 famiglie povere di Cernavoda.
Con qualche briciola del
nostro denaro abbiamo dato uno sprazzo di felicita...
Giovanni Sanguineti (pubblicato su
LOvadese Dicembre 2005)
Passeggiando sul Danubio a Cernavoda
pensando ai fiumi di Ovada..
Anche un ponte puo essere
oggetto di interesse.Unaltra piccola escursione con
partenza da Cernavodae quella che vi descrivo e che
riguarda il maestoso ponte (podul)ferroviario Anghel Saligni
(dal nome dellingegnere progettista) inaugurato nel 1895.Si
tratta di unopera fondamentale per la Romania perche pose
fine allisolamento della regione della Dobrogeaa sud del
Danubio.Ilponte e solo ferroviario ed a binario unico.Daalcuni
anni non vi transitano piu i treni che passsanonel nuovo
ponte piu efficiente (doppio binario ) ma piubrutto.
Parto quindi da Cernavoda dal nuovo
ponte Sf (Santa) Maria che attraversa il canale (Canalul Dunarea
Marea Neagra) che dal Danubio partendo proprio da Cernavoda
raggiunge il Mar Nero a Costanza accorciando di molto la foce
naturale del fiume .Si tratta di unopera ciclopica
costruita sotto il regime di Ceausescunegli anni 70 utilizzando
lavoratori e carcerati come schiavi (pare vi siano state
centinaia di vittime).Passato il ponte sul canale si giunge di
fronte alla stazione Ferroviaria di Cernavoda,si attarversa a
destra un sentiero fiancheggiato da alcune case con galline ed
oche starnazzanti e si arriva di fronte al ponte Saligny:ai 2
lati dellingresso ci sono due grandi statue di soldati.Tempo
fa il ponte era presidiato da un soldato in una scassatissimagaritta
di legno. Non e possibile salire sul ponte ma si puoscendere
sul lato sinistro lungo un ripido sentiero fino alla riva destra
del Danudio. Molto bello eanche il percorso che fiancheggia
il ponte lungo il ponte stradale in disuso. Da qui finisce il
distretto (Judetul) di Costanza ed inizia quello di lalomita
segnalato da una imponente stele che ricorda il vecchio regime.Il
ponte Saligny e bello da lontano ed ancora di piuda
vicino.Conla sua struttura snella e le 4 guglie sembra librarsi
sul fiume come una farfalla.Si giunge quindi dallaltra
parte del Danubio (la sponda sinistra) dove in un bel bosco con
diversi laghetti accoglie diversi pescatori.Al ritorno si segue la
stesso percorsoammirando sempre il ponte Salignyche ora mi
ricorda nelle sue strutture la Torre Eiffel. E mi viene in mente
anche La Via del Fiume di Ovada con i suoi 3 (o 4)
ponti ..:sara pronta al mio ritorno?
Giovanni Sanguineti (pubblicato su
LOvadese Dicembre 2005)
Romania:un bel museo a Costanza
A Costanza ci sono diversi musei:a
me piace molto il Muzeul de arta populara
allestito in un bel palazzo sito al Numero 32 del Bulevardul Tomis.
In diverse sale sono ben esposti
oggetti dellarte popolare rumena principalmente della zona
della Dobrogea;abiti tradizionali,splendide icone dipinte su
legno e su vetro,.tessuti,piatti di ceramica ed altro.Vi sono
anche alcune maschere di stoffa simili a quelle (rumene) esposte
al Museo della maschera di Roccagrimalda!Come piccolo
il mondo!
Io ho fatto amicizia con Liviu
(guida del museo) un giovane molto bravo,gentile ed intelligente
che parla anche perfettamente litaliano.Io ho avuto dei
bellissimi poster e pieghevoli del museo che ho diffuso anche in Ovada..ed
ho portato a Liviudiversi pieghevoli del museo Paleontologico di Ovada,dei
nusei di Campoligure , di Masone e Roccagrimalda.Ovviamnte se
qualche ovadese si recasse a Costanza lo invito a visitare il Muzeulde
arta popularae agli altri mesei della citta.Ho regalato a Liviuanche
un piccolo presepe in terracotta di fattura sudamericana (Peru
o Ecuador?) .Ho ricevuto il presepe ad Ovada da Suor Piera e suorLucia,
che ringrazio per la loro gentilezza anche per i dolciumi e le
altre cose che mi hanno consegnato per gli amici rumeni.
Io credo davvero che la
cultura ,in particolare quella popolare,lamicizia e la solidarieta
possono davvero unire i popoli e salvare lumanita!
Giovanni Sanguineti Gennaio 2006
Da Cernavoda a Seimeni:una bella escursione sul Danubio che puo avvicinare lItalia e.... Ovada alla
RomaniaLa Romania offre tante possibilita anche per gli escursionisti.Dai Carpazi che pur non raggiungendo alte quote (il monte
piu alto e, circa 2600 metri) offrono scorci alpini,al Delta del Danubio che e considerato dallUnesco una meraviglia dellumanita.Purtroppo con linfluenza aviaria (gripa aviaria) tale zona che fa capo alla citta di Tulcea ora pare sia interdetta anche a i turisti.E poi ce il sentiero europeo E7 dal Portogallo (Oporto) fino a Costanza (la romana Tomis).Da quello che ho visto io in citta (bella ma scassata;bellissimo il museo archeologico con molti splendidi pezzi risalenti allepoca della dominazione Romana) direi che non e tracciato il sentiero E7 in Romania. A Costanza e comunque bellisima la costa dal porto fino a Mamaia a picco sul Mar Nero .Si presta bene per brevi escursioni anche dInverno. Il sentiero E7 in Liguria fino a Torriglia ricalca lAlta Via dei Monti Liguri (e nella zona passo del Faiallo-Monte Pennello non e lontana da Ovada......).E poi ricordo che al museo di Roccagrimalda ce una ricca sezione di maschere dalla Romania(dai musei di Bucarest e Brasov). Per arrivare a Costanza potrebbe passare anche da Cernavoda (la romana Axiopolis).Io ho gia fatto una bella escursione da Cernavoda fino a Seimeni:circa 9 km sulla riva destra del Danubio (Dunarea in Rumeno.).Ve la descrivo...nel caso qualcun altro la volesse fare:ma sara difficile perche questa non e per nulla zona turistica.Qualcuno mi ha sconsigliato di andare da solo a piedi in queste zone ma devo dire che non si corre alcun pericolo:anzi ho trovato cortesia fra la gente e dai molti carri trainati da cavalli che ho incontrato ricevevo sorrisi e saluti.Parto dunque da Cernavoda imboccando la strada per Harsova: dopo pochi minuti raggiungo la parte alta e periferica della cittadina (ancora piu povera del centro).Allaltezza del locale cimitero si gode di una bella vista sul maestoso (e molto bello) ponte ferroviario Anghel Saligny costruito a fine 800. Dalle indicazioni che mi ha dato un amico rumeno proseguo oltre il distributore Petrom e sono in aperta campagna fra campi di granturco,alberi da frutta e di noce lungo la strada;poi vi e una discesa fra molti alberi di Acacia.Per timore di perderrmi cammino di fianco alla strada asfaltata. Alla fine della discesa la strada corre di fianco al maestoso Danubio che forma diversi canali ed isolotti:lascio la strada asfaltata e cammino di fianco al fiume dove molti uccelli volteggiano in aria ed altri si lasciano dondolare sullacqua;dallaltro lato della strada mandrie di mucche e cavalli in liberta danno veramente un senso di pace e tranqullita.Pochissimi i mezzi motorizzati,ma diversi carretti trainati da cavalli che con il rumore degli zoccoli e lo schiocco delle fruste segnalano il loro avvicinarsi.Per arrivare al villaggio di Seimeni (circa 600 abitanti) ceancora una salitella ed il locale cimitero (a picco sul fiume).Una grande chiesa bianca (biserica in Rumeno) Ortodossa dalla caratteristica architettura (molto diversa dalle chiese cattoliche) e allinizio del paese.Una sola strada asfaltata poi vicoli laterali sterrati con oche e galline che scorrazzano liberamente.Noto un ambulatorio ed una sorta di piccolo municipio(primaria in Rumeno).Gli abitanti ed i bambini mi guardano con curiosita:chissa! forse pochi (o nessuno?) non rumeno e mai giunto qui a piedi....Ma e, bello ed affascinante:sembra di tornare indietro,molto indietro nel tempo.Scatto qualche foto e poi prendo la strada del ritorno.Anche se la Romania e un paese e arretrato (chiaramente rispetto al nostro standard e modo di vedere) sulle strade si trovano le pietre miliari praticamente ogni chilometro con il numero della strada e le distanze fra i paesi.Sulle strade italiane (paese avanzato) invece non ci sono piu! Giovanni Sanguineti (Pubblicato su ALPENNINO periodico del CAI provincia di Alessandria Gennaio 2006)