Arricolo pubblicato (leggermente ridotto)su "L’OVADESE" Settimanale delle Valli Orba e Stura del 25 Gennaio 2001 con il titolo "Impegno <informatico> contro le mine antiuomo"

MINE ANTIUOMO:ANCHE AD OVADA CONTINUAMO L’IMPEGNO….ANCHE CON L’INFORMATICA

Ci sono degli argomenti e dei problemi di cui si parla soltanto sull’onda dell’ emozione, del fatto clamoroso e dell’attenzione che viene dedicata dai media al riguardo.

Ma nonostante ciò molte grandi questioni rimangono ancora insolute.

Una di questi è il terribile problema delle mine antiuomo.

Vi fu un periodo in cui l’attenzione dei media era discreta in particolare dopo l’assegnazione del premio Nobel per la pace ( nel 1997) ai movimenti ed alla campagna internazionale contro tali ordigni…..ma poi l’attenzione è calata.

Eppure esistono ancora milioni di mine disseminate e migliaia di persone continuano ad essere ferite ed a morire per il loro scoppio.

Vi sono state conferenze mondiali, dichiarazioni per la messa al bando di questi ordigni

(la più famosa è quella di Ottawa) ma molti paesi non si sono ancora impegnati al riguardo ( fra questi USA e CINA )

Ovada si è molto impegnata al riguardo ospitando nell’Ottobre del 1996 una conferenza nazionale e sostenendo tramite l’associazione Renato Caneva l’istituto per la cooperazione e sviluppo di Alessandria per programmi di solidarietà in Cambogia ("Una scuola al posto delle mine").

Ho letto recentemente sul mensile UNICEF "Il Mondodomani" (quindi fonte seria ed autorevole)che esistono 2 siti Internet che possono servire per mantenere alta l’attenzione sul problema delle mine antiuomo.

Sul primo sito www.icbl.org ( International Campaign Banning Landmines) è possibile aderire all’appello per la messa al bando delle mine

Il secondo sito www.clearlandmines.com offre la possibilità (con un semplce click !) di effettuare una donazione (pagata da una serie di sponsor) che serve per lo sminamento di un’area in un paese minato.

Esiste un sito simile www.thehungersite.com che con un click offre un pasto ad una persona in un’area povera del mondo ,sempre per mezzo di sponsor,anche di questo sito ho letto che è attendibile. Qualcuno storce il naso di fronte a questi mezzi…. Ma è sempre meglio di niente!

Navigando sul sito www.icbl.org ho scoperto tante cose molto interessanti,molti links fra i quali il sito www.vvaf.org (Vietnam Veterans American Foundation) ;una fondazione di reduci dal Vietnam che si impegna anche contro le mine.Essendo persone che comunque sono stati in un paese martoriato dalla guerra possono portare la esperienza per la causa della pace ("the learned lesson" dicono gli inglesi).Sempre sul sito www.icbl.org esiste un "guestbook" (libro degli ospiti) dove si può lasciare la propria "firma informatica" ed anche un commento;io ho lasciato la mia firma e le mie note il 13 Gennaio (I wish to ban all landimines an all wars andweapons!)

Ho trovato persone da tutto il Mondo (Dal Nepal,All’Egitto,alla Svizzera ,alla Bosnia)

con messaggi molto significativi come ad esempio un ragazzo di 16 anni dagli USA il quale ha scritto : "My dad had his legs blown off by a landmine in Vietnam and Iam glad to know action is finaly being taken to stop this deplorable act of terrorism. Thank you."

"Mio padre ha perso le gambe per lo scoppio di una mina in Vietnam e io sono lieto di sapere che vi è un’azione che finalmente sta per fermare questo deplorevole atto di terrorismo"

Su Internet si trova di tutto…ma in questo caso la fonte è seria ed attendibile e questi siti possono essere un "antidoto" ad altri molto "vuoti",inutili,stupidi,violenti.

Invito quindi i navigatori ("internauti") ovadesi e non a visitare i siti che ho segnalato.

Può sembrare poca cosa ma la stessa Jody Williams, la coordinatrice internazionale della campagna contro le mine (che condivise il premio Nobel per la pace), dichiarò che riuscì nel suo impegno anche stando a casa con il computer.

Voglio anche ricordare il sito www.emergency.it relativo all’omonima associazione(che si occupa anche della riabilitazione delle vittime delle mine) fondata da Gino Strada il cui libro "Pappagalli verdi" è disponibile nella Civica biblioteca.

Proprio Emergency recentemente ha messo all’asta ( su internet…) la chitarra che fu di Fabrizio De Andrè ricavando circa 200 milioni per la costruzione di un ospedale in Africa;ne ha parlato anche Don Andrea Gallo nella partecipata conferenza ad Ovada del 12 Gennaio ,anche se il tema era "L’inganno droga"

La rappresentante di Emergency ha ricordato la canzone "La guerra di Piero" che ben rappresenta queste istanze.

Credo che sia nota la storia della famosa ballata in cui il soldato Piero ha dei dubbi sulla guerra ,sul nemico e che viene comunque ucciso.

Voglio citare alcuni passaggi che ricordano i torrenti ed i campi del territorio ovadese

ed anche alcune scene del film "Il partigiano Jhonny" dove la scansione delle stagioni fa da sfondo alla storia.

"….Lungo le sponde del mio torrente voglio che scendano i lucci argentati, non i cadaveri dei soldati"

"..Te ne vai triste come ti deve,il vento ti sputa in faccia la neve"

"..Ed arrivasti a varcar la frontiera in un bel giorno di Primavera"

" …Dormi sepolto in un campo di grano ,non è la rosa non è il tulipano che ti fan veglia dall’ombra dei fossi, ma sono mille papaveri rossi"

"..Ninetta mia crepare di Maggio ci vuole tanto troppo coraggio, dritto all’inferno avrei preferito andarci d’inverno"

"…Fermati Piero, fermati adesso"……..

Chissà se anche con l’aiuto dell’informatica si potrà fare in modo che un domani non ci siano più mine, più guerre ,più fame….

Giovanni Sanguineti

Esempi estratti dal "GUEST BOOK" del sito www.icbl.org

Name: Giovanni Sanguineti Email: contact contact Organisation: none Location: OVADA (AL), ITALY Age: 48 Comment:

35

Saturday, 13 January 2001 - 12:12:27pm

I wish to ban all landimines an all wars andweapons!

Name: Pritam S Rana Organisation: Press and private citizen Location: Kathmandu, Nepal Age: 24 Comment:

32

Saturday, 23 December 2000 - 11:17:26am

Though with meagre resources to buy large quantity of landmines, our country would need them if we are to defend ourselves from larger, superior forces of hostile nations. It is the only deterrent for force protection, preventing Nepalese troops from being overrun by enemy. However, its use should be carefully controlled to minimise collateral damage to unaware civilians esp. children.

Name: Mirza Hamzic Organisation: CAD Plus Location: Sarajevo, Bosnia Age: 33 Referer: search engine Comment:

31

Tuesday, 19 December 2000 - 10:46:21am

Best regards from Bosnia, country suffering from land mines.

Name: ryan birdsong Location: oklama city, ok usa Age: 16 Comment:

28

Monday, 4 December 2000 - 01:52:41am

my dad had hsi lesg blown off by a landmine in Vietnam and Iam glad to know action is finally being taken to stop this deplorable act of terrorism.0 Thank you.