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Cari amici,
non è un pesce d’aprile sono solo due righe all’inizio
di un altro mese... e come passano in fretta! La vita procede, in mezzo
alle difficoltà che ogni uomo è chiamato ad affrontare giorno
per giorno, ma anche in mezzo alle “allegrie” della vita,
senza lasciarci schiacciare dal “mondo”...
Nel mondo intero si stanno accompagnando le ultime ore di vita del Papa,
si prega per lui e per il futuro della Chiesa, la gente più semplice
qui da noi forse non sa nemmeno chi è il Papa. Tempo fa un vecchietto
entrando nell’ufficio per chiedermi non ricordo cosa, osservò
una foto appesa al muro (del Papa) e mi chiese se quello con l’abito
bianco era il vecchio parroco di Ipirà (Pe.Alcides), tanto per
darvi un’idea delle conoscenze della gente più semplice.
Qui oggi il pesce d’aprile è stato proprio un bello scherzo:
è piovuto, abbastanza in città poco nelle campagne, mas...
graças a Deus!
Carissimi, un caro saluto a tutti, io sto bene e il lavoro non manca,
dovrei imparare a correre meno ma non è sempre facile, le attività,
i piccoli problemi da risolvere sono molti e quindi... si corre. Non riesco
ad imparare dai bahiani che quello che non si fa oggi si può fare
domani, standoci in mezzo o perdi la pazienza o con pazienza ci si ride
sopra. Molto meglio riderci sopra!
Tra le altre attività stiamo visitando le scuole dei paesi delle
campagne dove c’è fino alla terza media, per parlare un po’
con i ragazzi di “Solidarietà e pace” che è
il tema della Campagna della Fraternità di quest’anno...
è quello che auguro anche a tutti voi: molta pace e che nasca dal
vostro cuore. Solo così possiamo seminare pace nelle relazioni
quotidiane, nelle nostre famiglie e comunità e costruire un mondo
sempre più bello.
Um abraço a todos!
Ipirá, 1 de abril de 2005
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