LA VOCE DEL SILENZIO

 

 

Guardando lo specchio dei miei pensieri rifletto la mia anima e attraverso il mio cuore che non batte più dal giorno in cui ti ho perso! Crudele il destino a strapparti dal mondo, da me, dal mio cuore infranto. Oggi ho avuto la forza di scriverti, anche se non sei più con me io ti sento vicina perché solo il mio corpo è vivo tutto il resto è morto con te in quella gelida notte d’inverno. La vera morte è vivere senza quello che era il senso della vita, e tu eri il mia ragione, la mia vita stessa.

Ho conoscuto il paradiso terreno, che era il mondo insieme a te, adesso brucio nelle fiamme dell’inferno con il rimorso di averti detto poche volte quanto ti amavo, di non averti detto subito che volevo unire la mia vita alla tua per sempre. Invoco ogni giorno il tuo nome insieme alla morte sperando che il mio esilio sul mondo finisca presto. Mi manchi più dell’aria, mi manca il tuo sorriso e i tuoi occhi nei quali io riflettevo il nostro futuro, e adesso mi restano solo i miei occhi consumati dalle lacrime, occhi che non riescono a cancellare il tuo volto.

Solo adesso trovo la forza di dirti che ti amo, ma non so se mi sentirai, sono condannato a vivere sperando che un giorno ti riabbraccerò, per riunire le nostre anime per sempre!

Addio
                                                                                     
 (aut.Vincenzo Panza)