La relazione historica
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In un imprecisato giorno del 1506, un misterioso pellegrino recante con
se un prezioso involucro, giunto presso la chiesa parrocchiale, invitò
il dott. Giacomantonio Leonelli, persona colta e di buona reputazione,
che stava conversando con gli amici, a seguirlo all'interno della
chiesa. Qui gli consegno il dono. il dottore apriva il pacchetto e
vedeva un panno su cui era impressa un immagine di Gesù. Ne
ammirava stupito la bellezza delicata e quasi divina del volto,mentre in
silenzio ascoltava le raccomandazioni dello sconosciuto benefattore:
"abbine cura, custodiscilo come un dono dal cielo, veneralo, sarà per te
e per la tua famiglia fonte di grazie e auspico di protezione". Il
Leonelli, uscito di chiesa con il dono tra le mani, entrò nella sua casa
e ripose l'immagine in un luogo decoroso, dove fu venerata per oltre
cento anni. Con la morte del Leonelli il sacro velo fu oggetto di
contesa tra gli eredi. Di quell'immagine tutti abbiamo l'eredità. Dalla
cronaca di Padre Donato da Bomba, frate Cappuccino, sappiamo come nel
1608 Pancrazio Petrucci, marito di una delle eredi, Marzia Leonelli,
usando la forza brutta, si appropiò della sacra immagine, per lasciarla
poi in abbandono. Il Petrucci, per qualcuna delle sue tante prepotenze,
finì in carcere e la sposa,per poterlo liberare, fu costretta a vendere
l'immagine al Dottor Donatantonio De Fabritiis, farmacista della città,
che l'acquisto per quattro scudi. Questi trovò l'immagine in pessime
condizioni e si rivolse ai Cappuccini, che stavano costruendo il
convento, per farla sistemare. P. Clemente da Castelvecchio e fra
Remigio da Rapino la ripulirono, ne ritagliarono gli orli sdruciti e la
sistemarono tra due vetri e la fissarono con una cornice di noce, che
ancora oggi la proteggono. Nel 1638 il De Fabritiis ne fece dono ai
Cappuccini.
Questi, dal 1646, la esposero alla venerazione dei fedeli. Le grazie e i
miracoli avuti dalla venerazione di quel volto richiamarono l'attenzione
della città e dei paesi vicini. Nel 1686 nella piccola chiesa venne
edificata una cappella con altare e tempietto per la conservazione della
reliquia.
Si cominciò a festeggiare il Volto Santo il 6 agosto, Trasfigurazione
del Signore. Dal 1703 si fissò come data di festeggiamenti popolari la
terza domenica del mese di maggio. Nel 1718 il Papa clemente XI concesse
l'indulgenza plenaria a tutti pellegrini che si recavano a visitare il
Santuario. I frati Cappuccini hanno ampliato e reso più accogliente il
santuario e in grado di soddisfare ai bisogni spirituali dei pellegrini
e dei visitatori.
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