Opere di Le Corbusier
  • Durante tutta la sua attività, Le Corbusier ha condotto una battaglia in favore del razionalismo, con la sua celebre frase "maison comme machine à habiter", nell'illusione di cambiare il mondo con l'architettura.

  • Egli si proponeva da un lato di organizzare lo spazio urbano in modo che la città potesse accogliere grandi masse di lavoratori di ogni livello sociale, dall'altro di costruire edifici capaci di rispondere alle esigenze di vita collettiva ed individuale di quelle stesse masse (Unité d'habitation - Marsiglia 1945).

  • Il funzionalismo di Le Corbusier è razionale, partendo dalle esigenze degli abitanti e risalendo alla forma generale.

  • Crea addirittura un'ipotetica città per tre milioni di persone; da questi moduli geometrici del razionalismo si può passare all'impennata spiritualista della chiesa di Notre-dame du Haut a Ronchamp e del convento di La Tourrette a Eveux con recuperi espressionistici nell'esaltazione del valore primario della materia (cemento a vista).

Questo progetto comprende circa 400 alloggi e tutti i servizi necessari alla vita della comunità, dai negozi ai parcheggi, dall'asilo per i bambini agli spazi per gli esercizi fisici, ai luoghi di svago: una specie di villaggio autosufficiente. Le superfici si plasmano verticalmente e orizzontalmente, inserendosi nello spazio mediante andamenti curvilinei e con spigoli acuti, come una grande scultura astratta;

Unité d'habitation a Marseille

Unité d'habitation - Marseille (1947/1952)

Cappella di Notre-Dame-du-Haut

Cappella di Notre-Dame-du-Haut     

(1950-1955)

in questo modo le strutture chiare delle pareti sono perfettamente in armonia con la massa scura del tetto. Al volume dell'esterno corrisponde lo spazio interno, illuminato in maniera ugualmente differenziata dalle aperture che sfondano le pareti e dalle vetrate create dallo stesso progettista.

I contatti con l’ambiente religioso hanno permesso a Le Corbusier di tentare un'interpretazione in chiave moderna delle esigenze dell’ordine entro l’ambito delle "Regole". Il convento, tutto costruito in cemento armato, è isolato nel paesaggio.

L’analisi stilistica di questa opera rivela la sua derivazione dalle esperienze compiute nelle diverse unità di abitazione mentre il clima ed il linguaggio architettonico rimandano alla cappella di Ronchamp.

Convento de La Tourette: giardino pensile

Convento de La Tourette - Eveux (1959)

Il convento de La Tourette all'esterno

Convento de La Tourette - Eveux (1959)

L’innovativo utilizzo del cemento armato permette la realizzazione del tetto piano, anzi concavo, perché sottoposto alla possibilità di "fessurizzazioni" per sbalzi climatici, ha bisogno di umidità costante in modo da render possibile la fioritura del giardino.

I cilindri che compaiono sulla copertura illuminano dall’alto l’interno con luce colorata che dipende dal colore con il quale è tinteggiata la superficie cilindrica interna; il risultato è particolarmente suggestivo.

 

Interno del convento de La Tourette

Convento de La Tourette - Eveux (1959)


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