ENZO SAVINO
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"Moloch" - bassorilievo in bronzo altezza cm. 32   tiratura n. 6 esemplari

 

"Moloch" - bassorilievo in bronzo altezza cm 30 - opera unica

 

Senza Titolo - pezzi unici in terracotta smaltata montati a mosaico - opera unica cm 32 x 35

 

Il dono - pezzi unici in terracotta smaltata montati a mosaico - opera unica 37 x 70

 

Senza titolo - pezzi unici in terracotta montati a mosaico - cm 32 x 70

 

 

 

 

 

Nato  a  Roma  nel  1954, precisa subito al 

 

 

proprio   interlocutore   che   e'  nato    nella

 

 

"Borgata"   di   Montespaccato.  A  soli   16

 

 

anni  comincia  ad  esprimersi  attraverso la

 

 

plasticita'   delle terrecotte,  delle fusioni e

 

 

della geometricita' meccanica, esasperata

 

 

nel lavoro di pannelli di legno.

 

 

 

Piu' tardi alternera' il lavoro artistico con

 

 

quello di "fotografo di scena" altra sua

 

 

grande passione.

 

 

 

 

 

E' attore di una generazione che percepisce

 

 

e soffre i sottili condizionamenti che

 

 

la cultura consumistica, ormai dilagante,

 

 

riesce ad imporre.

 

 

 

 

E paradossalmente e' proprio nella borgata,

 

 

sradicata dalla sua sua naturale controcultura,

 

che la frustrazione di bisogni sempre piu'

 

impellenti e repressi genera gli anticorpi ,

 

quei culturemi che entrano in circolo,

 

danno possibilita' di diverse identificazioni,

 

fanno aprire gli occhi, indicano la via per

 

sfuggire al "Moloch", al meccanismo che

 

si impossessa di tutto. Le opere di Enzo

 

sono immagini del male che attanaglia tutto,

 

 

uomini, oggetti, simboli, idee. La sua

 

sensibilita' di fotografo lo porta a fissare

 

l'immagine, cogliere l'essenza con un

 

sapiente lavoro di "Blow up".

 

 

E proprio questa lucida consapevolezza,

 

il coraggio di percepire la realta' nella sua

 

crudezza, gli danno la risposta che si

 

riassume nella sua stessa esistenza,

 

volutamente appartata ma non ai margini.

 

La chiave e' identificare il meccanismo,

 

smontarlo per disattivarne  gli

 

 

ingranaggi, le false credenze che

 

dettano le idee alla mente nell'illusione

 

di una presunta liberta'.

 

 

 

Liberare la mente per percepire i veri sogni,

i veri bisogni, quelli eterni che tanto spesso

tentano di riemergere ma vengono

 

ricacciati, in nome di una ragione ormai

 

ottenebrata. Ed e' qui a Montespaccato

 

che Enzo, nella sua borgata, ha stabilito

 

il suo laboratorio, la sua finestra sul

 

mondo e sulla realta'.