Come
valutare la tua conoscenza della lingua inglese Una
descrizione dei due metodi segue. |
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Auto-valutarti usando il programma “DIALANG” (DIAgnostic of LANGuage ability)
(N.B.
Se scegli di installare il programma sul tuo computer (la
soluzione migliore), devi mettere in conto che ci vorrà un
po' di tempo per scaricarlo dall'Internet. In compenso, una
volta installato puoi usare il programma in seguito quando vuoi,
senza essere collegato in rete.) |
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SE IL TUO LIVELLO ATTUALMENTE E' QUESTO... |
DEVI SEGUIRE QUESTE ESERCITAZIONI... |
PER RAGGIUNGERE QUESTO LIVELLO |
Anni di
studio d'inglese a scuola |
Livello più
indicato per te |
Codici
dei livelli di competenza in inglese |
0 |
Seguire dunque quest'anno: |
0 oppure A1 - principiante |
Hai avuto 3 anni (200 ore)
di lezioni di lingua inglese |
Seguire dunque quest'anno: |
A2 - principiante |
Hai
avuto altri 3 anni d'inglese |
Seguire dunque
quest'anno: |
Tra A2 – post
principiante |
Hai avuto altre
200 ore di lezioni |
Seguire dunque quest'anno: |
Tra B1 –
pre-intermedio |
Se hai compiuto più di 600 ore di studi proficui d'inglese, contando i mesi di “contatto diretto“ secondo il calcolo indicato qui sopra, le uniche esercitazioni adatte per il tuo livello sono quelle del III anno 1a lingua. |
Seguire dunque quest'anno: |
B2 – intermedio (per
il parlato) |
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(Roma3 non offre esercitazioni ad un livello più alto di B2 per il parlato. Per lo scritto, puoi rifare Inglese III 1a lingua più volte e inoltre seguire, presso il CdL in Lingue e Culture Straniere, i corsi di letteratura inglese come da Ordine degli Studi) |
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(Idem) |
C2 –
padronanza |
Nota 1. Stiamo parlando qui solo dei corsi di esercitazioni e NON DEI MODULI, svolti dai “professori ufficiali”. Per il Moduli devi seguire solo ed esclusivamente quelli designati per la tua annualità. |
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Nota 2. La stima del tuo livello che puoi fare in base ai due parametri indicati nella prima colonna (anni di studio, mesi di “contatto diretto” con l'inglese), è ovviamente del tutto approssimativa. Bisogna anche tener conto della qualità dell'insegnamento a scuola, della tua assiduità a lezione; alle tue attitudini in positivo o in negativo – insomma, bisogna tener conto di tanti fattori. L'esperienza ha dimostrato, però, che per la maggioranza degli studenti i due parametri indicati sono sufficienti. Quindi puoi usarli, seppure con cautela. |
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Nota 3. Questi dati rappresentano una ricostruzione effettuata da Patrick Boylan su documenti universitari ed europei per rispondere alle domande dei suoi studenti; NON rappresentano né dati ufficiali di Roma Tre né necessariamente il parere dei vari responsabili dei corsi di lingua nell'Università. L'unica fonte autorevole, per quanto meno dettagliata dello schema qui sopra, rimane l'Ordine degli Studi di Roma Tre. |
Un ultimo consiglio: Puo
sembrare strano incoraggiarti di “autovalutarti”. In
fondo, a scuola è stato sempre il docente a dirti quanto
valevi (a suo giudizio). Ma ora sei all'università: devi
diventare TU responsabile della tua formazione. Questo implica la
capacità di capire criticamente i tuoi punti forti e
deboli e di decidere come fare per migliorarti laddove scopri
carenze. I docenti sono là per consigliarti. Ma la
responsabiltà finale è tua.
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