A REAL LIFE STORY
ASSIGNMENT:
You are to write a brief dialog that you really participated in, some
time in the recent or distant past, and that you consider
significant. Four or five lines are enough, no more than a dozen or
so. You can begin with a short introduction giving the Who, What,
When, Where, and Why. But the introduction must not reveal why you
consider the dialog significant for you.
Then,
when you are all together (Trinity and Roma Tre students), you will
form small groups and start taking turns telling your Real Life
Story, i.e. the dialog preceded by a short introduction. After each
story, the author will ask the others in the group to guess why it
was particularly significant for him or her. Or, even more simply,
what they thought of the dialog.
The author, too, can
intervene at the end to explain why s/he chose that particular
real-life story.
After hearing all the stories, each group
(Americans, Italians) should see a kind of mosaic of slices of life
in the other culture.
N.B. If you think you may not have understood the instructions perfectly, you can see them in Italian here.
EXAMPLE:
(Introduction) I was driving back home to L.A. from my college in Northern California, together with three other students. We were going down the freeway, under the rain, with about 30 miles to go when the car spun out of control and smashed up against the guard rail. No one was hurt but the car had had it. So I phoned home to my mother from an emergency phone on the freeway.
PATRICK: Hi, look, don't worry, I'm OK, but we just had an accident outside of Bakersfield.
MADRE: An accident, my God, are you all right?
PATRICK, Hey, I just said I'm OK...
MADRE: Thank God, and the others?
PATRICK: Yeah, everyone's OK, but the car's all smashed up. Can you come and get us?
MADRE: (hesitation) But.. but it's raining, you know I don't like to drive when it's raining. Ask one of the other parents. Or the police will surely give you a ride.
PATRICK: The police? What are you talking about? They're not a taxi service.
MADRE: But you know I don't drive under the rain.
PATRICK: OK, OK, forget it, we'll call someone else.
N.B. If you think you may not have understood the story+dialog perfectly, you can see them in Italian here.
THE FIRST TWO “LIFE
STORIES” SENT TO ME BY THE STUDENTS OF OUR COURSE:
Click on
the names> Matteo
Vanessa
STORIE DI VITA
Compito:
Dovete scrivere un breve dialogo che hai avuto realmente nella tua
vita e che consideri molto significativo. Bastano 4 o 5 battute, non
dovrebbero essere più di una dozzina circa. Puoi fare
precedere il dialogo con una breve introduzione che spiega Chi, Cosa,
Quando, Dove, Perché. Ma l'introduzione non deve svelare
perché quel dialogo è stato importante per voi.
Infatti, quando vi sarete insieme (studenti di Trintiy e
studenti di Roma Tre), a turni in piccoli gruppi ognuno racconterà
una propria storia di vita sotto forma di breve dialogo (con una
piccola introduzione). Poi chiederà agli altri nel gruppo, in
particolare a quelli dell'altra università, di indovinare cosa
c'era di così significativo in quel dialogo, o più
semplicemente cosa pensano di quello scambio. L'autore del dialogo
può interventire alla fine per dire la sua.
L'accostamenteo
di tutti gli interventi, sia dagli americani sia dagli italiani,
dovrebbe costituire una sorta di mosaico che fa capire qualcosa
dell'altra cultura.
UNA “STORIA DI VITA” VERA
(Introduzione)
Tornavo a casa a Los Angeles dalla mia università
nel nord della California, in macchina con altri tre studenti.
Sull'autostrada a 50 km da Los Angeles, sotto la pioggia, abbiamo
sbandato e ci siamo schiantati contro il guard rail. La macchina era
mezza distrutta ma per fortuna eravao tutti illesi. C'era un telefono
di emergenza lì vicino e ho telefonato a casa:
PATRICK:
Ciao, guarda, non preoccuparti, ma abbiamo appena avuto un incidente
fuori Bakersfield.
LA MAMMA: Oddio, non mi dire, un incidente... ma stai bene?
PATRICK: Ma se ti ho già detto che era tutto OK!
LA MAMMA: Ringraziamo dio. Ma gli altri?
PATRICK: Anche loro. La macchina è completamente distrutta, però. Ci puoi venire a prendere?
LA MAMMA: (esitazione) Ma... sta piovendo. Lo sai che non mi piace guidare sotto la pioggia. Chiedi ad uno degli altri genitori. Oppure chiedi un passaggio alla polizia.
PATRICK: La polizia' Ma che dici? Mica sono un servizio tassi!
LA MAMMA. Ma lo sai che non guido sotto la pioggia.
PATRICK: OK, OK, lascia perdere, chiameremo qualcuno altro.