Your e-mail (Sat, 13 Apr 2002 19:34:42 +0200):
___________________________________________________
>- La relazione che comprende le  nostre riflessioni deve essere
stilata
>individualmente o di gruppo? Noi  abbiamo lavorato assieme,
e vorremmo
>sapere in che modo dobbiamo  consegnarla.

ho risposto alla domanda sul sito web, nel chat SMS.
in due parole: discutete collettivamente, ma scrivete ognuno
individualmente.  se tutte scrivono le stesse cose, va bene (ma
dubito che sarà 100% uguale, ognuno avrà una qualche idea
differente).
 
 

>volte, inquadrare attitudinalmente alcuni dei  parlanti dei
dialoghi può
>essere davvero difficile; dobbiamo comunque "osare",  magari
>generalizzando un pò (il fattorino, per il solo fatto di essere un
>fattorino, risponde di sfuggita e in fretta perchè reputa il suo
lavoro
>poco  importante, ecc), oppure dichiarare, volta per volta,
quando non
>ci sono  elementi a sufficienza per "inquadrare" la visione del
mondo di
>un parlante?  Personalemete, dopo una riflessione di gruppo,
penso che
>sia più  corretto, a volte, sospendere un giudizio, per non
cadere in
>alcuni  facili pre-giudizi...lei che ne pensa?

hai perfettamente ragione.  dare giudizi è rischioso anche dopo
10 anni di convivenza.  tuttavia la gente ricava da noi una certa
impressione anche dopo 10 secondi, solo dal tono di voce.  e noi
facciamo la stessa cosa nei confronti delgi aglir.  percio' sarebbe
bene chiarire almeno quale e' l'impressione che ci hanno fatto,
anche per non lasciarci influire da stereotipici (gli stereotipi hanno
meno potere su di noi se noi li riconosciamo come tale lucidamente).

non potete dire cose tipo "il fattorino reputa il suo lavoro poco
importante" senza inventare un romanzo assolutamente
ingiustificabile sulla base di un brano di 1 minuto.  ma potreste
dire: "parla distaccata, senza enfasi, meccanicamente" o altro,
se è questo ciò che sentite.  perché vorrà dire che l'impressione
che egli ha fatto su di voi è quella di uno che parla distaccata,
ecc.   Non avete il diritto di dire che egli E'
EFFETTIVAMENTE didstaccato, solo che avete avuto
quest'impressione dal tono della voce.

Questo è un argomento di
>cui vorremmo  parlarle anche a lezione: quali sono gli
strumenti con cui
>l'approccio  interculturale allo studio delle lingue si difende
dal
>rischio di cadere nei  pregiudizi?

ne abbiamo parlato a vienna per 4 giorni.

Quando il desiderio di comprendere
>l'orizzonte culturale del nostro  interlocutore è giusto, e
quando
>invece scade in eccessive  semplificazioni?

idem

e non pensate che qualcuno degli esperti mondiali abbia avuto
una soluzione in tasca!  ne parleremo...

ciao

p
 
 

14/04/02  23:11:58