Piazza delle Erbe e palazzo della Ragione È una delle piazze più caratteristiche di Padova, ancora animata dai banchi della frutta e della verdura – le “Erbe”. È dominata dal palazzo della Ragione, che è il più noto edificio civile di Padova, costruito nel 1218-19 allo scopo di accogliere le magistrature comunali. È detto anche Salone, per l’enorme sala che si trova al livello superiore, che contiene, in forma di decorazione pittorica, uno dei più vasti cicli astrologici esistenti.
Piazza dei Signori e palazzo del Capitanio È la piazza sulla quale sorgeva la reggia dei da Carrara, oggi scomparsa. Vi fa da sfondo il palazzo del Capitanio, residenza di una delle due autorità governative veneziane. La facciata (1598-1605) si presenta simmetrica attorno all’arco trionfale compiuto dal Falconetto nel 1532. L’orologio al centro è più antico, risale all’inizio del 1400 ed è una copia di quello che Giovanni Dondi aveva qui installato nel 1344, primo meccanismo del genere che si sappia mai costruito in Italia.
Università – Palazzo del Bo’ L’università fu fondata nel 1222, seconda in Italia dopo quella di Bologna del 1088. Le libertà garantitele dalla repubblica di Venezia le permisero di svilupparsi e fiorire, fino a diventare uno degli atenei più importanti d’Europa. Tra i professori che vi insegnarono vi fu anche Galileo Galilei (1592-1610) – è conservata ancora la sua cattedra. L’edificio odierno è quello principale e più antico dell’Università, fu costruito nel 1493, e nel suo cortile interno sono visibili oggi più di 5000 stemmi di studenti di tutta Europa. Il nome deriva dall’insegna della locanda che qui sorgeva prima dell’Università (Bo’, bue in italiano).
Cappella degli Scrovegni La Cappella è nota per il ciclo di affreschi di Giotto, eseguiti alle pareti entro il 1305 su commessa di Enrico Scrovegni. Il ciclo rappresenta infatti una delle opere più complesse ed elevate del pittore nonché una pietra miliare nella storia dell’arte europea. Giotto costrinse il linguaggio visivo ad un balzo in avanti paragonabile a quello imposto da Dante alla parola scritta con la sua “Commedia”. Tale salto in avanti può essere riassunto nel tentativo di riflettere la realtà, in termini per esempio espressivi e prospettici.
Caffè Pedrocchi È la più nota realizzazione di Giuseppe Jappelli, principale architetto del primo ‘800 padovano. Fu costruito nel 1826-31 e oggi il caffè mantiene una parte degli arredi originari disegnati dal progettista e sale superiori che mimano stili (etrusco, greco, romano, pompeiano), diverse una dall’altra. Nel 1838 gli fu addossato il “Pedrocchino” neogotico.
Basilica di S. Antonio La basilica raccoglie le spoglie del francescano Antonio (1195-1231), di nascita portoghese, che a Padova trascorse gli ultime mesi della sua vita, dopo essersi guadagnato fama imperitura per le sue capacità taumaturgiche. La basilica è nota essa stessa come il Santo ed è meta ogni anno di pellegrinaggi. Sorse a partire dal 1232 e si contraddistingue per il suo stile eclettico e apparentemente “disordinato”. Particolare distintivo ne sono le cupole, di ispirazione bizantina, che probabilmente si ispirano alla basilica di S. Marco a Venezia o – più probabilmente – ad esempi coevi francesi.
Teatro Verdi Costruito nel 1748 da Giovanni Gloria e ristrutturato nel 1846 da Giuseppe Jappelli, è il maggiore della città e l'unico rimasto. È caratterizzato da una struttura ad emiciclo con più giri di palchetti, largo proscenio e palcoscenico profondo.
Prato della Valle Grazie ad una bonifica dell’allora zona paludosa terminata nel 1775, il procuratore veneziano Andrea Memmo volle impiantare il nuovo centro commerciale cittadino, dove le grandi fiere potessero trovare spazio. Il risultato è una della più vaste piazze d’Europa, caratterizzata dall’ellisse della canalizzazione attorno all’isola Memmia, popolata da 78 statue. Fanno da cornica al Prato bassi edifici storici a portici, oltre che la chiesa di S. Giustina, la più vasta della città.
La Specola (Osservatorio astronomico) La Torlonga, torre di difesa eretta nel 1062, sorge nella zona del Castello, complesso fortemente rimaneggiato nel corso dei secoli. La torre fu trasformata nel 1777 in osservatorio astronomico dall'Università, che ora sta ristrutturando anche gli edifici adiacenti del Castello.
I giardini pensili di Padova In questi piccoli paradisi si svolge parte della vita privata dei padovani: si ammirano i tetti circostanti, si cena con gli amici e si chiacchiera al fresco, si pianificano le prossime attività del Centro Locale di Intercultura Padova...
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