Varietà
e immediatezza sono le caratteristiche peculiari degli ensemble di
strumenti a fiato, nei quali i timbri dei diversi strumenti si fondono o
si contrappongono, dando vita a una ricchezza di sfumature e di colori,
quale nessun’altra formazione da camera può ottenere.
Queste
sfumature, apprezzate da Mozart e dal giovane Beethoven, che scrissero
ottetti per fiati e quintetti
per fiati e fortepiano, furono sviluppate appieno da musicisti della
generazione successiva, che diedero vita a una letteratura per quintetto
di soli strumenti a fiato.
Nell'Ottocento
la grande importanza dei fiati è legata soprattutto alla loro presenza
quale "sezione" all'interno della grande orchestra romantica.
Nel XX secolo gli
strumenti a fiato, sia solisti che come formazioni cameristiche, hanno
conosciuto una nuova stagione di interesse da parte dei compositori; sia
in veste "antiaccademica", contrapposti alla ufficialità delle
formazioni di archi e del pianoforte, sia per la ricchezza timbrica e le
possibilità di sperimentare nuove tecniche strumentali.
Il lavoro della nostra
classe deve mirare alla conoscenza e alla pratica più ampia
possibile di tutti questi aspetti.
Obiettivo sarà di proporre gruppi per tutte occasioni di esecuzione:
concerti, saggi, esercitazioni di classe, lezioni-concerto, attività per
le scuole.
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