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ZEROVOLUME "Squilibri" :.
Leggendo
le note biografiche, ho scoperto questa band dall'esperienza
decennale cresciuta negli ambienti rock elettronici e
metallurgici che nel 2006 ha dato alla luce questo album
"Squilibri" ... un album che (per quanto leggo nelle note)
mostra un avvicinamento del suono ad esperienze più ruvide e
sporche con massicce dosi sintetiche. Devo dire che partendo
all'ascolto da queste indicazioni credevo di avere a che
fare con un disco di puro industrial-hard-rock pompato e
lucidato in salsa elettronica dal suono grezzo e graffiante.
Invece non è stato proprio così. "Squilibri" infatti è un
grintoso disco pop-rock che strizza l'occhio sopratutto agli
ultimi Bluvertigo e che con l'arricchimento in fase di
programming mi ha fatto pensare anche ad alcune sfumature
derivate da gruppi quali i Soerba e i Francesco C. A ogni
modo, benchè venga sbandierata ruvidità, ho trovato il disco
abbastanza fluido e senza contratture perchè nonostante le
chitarre graffianti e i cadenzati suoni elettronici, il
tutto è di buona tecnica, ben interpretato e rifinito con
perizia senza risultare troppo ossessivo e nemmeno troppo
"leggero". Forse la presenza di ben 16 tracce e una certa
ripetitività d'espressione rende l'ascolto in alcuni casi
monotono portando il finale verso una sensazione globale di
"già sentito". Mi permetto modestamente di consigliare una
ricerca più personale del suono e dell'interpretazione
perchè la tecnica e l'esperienza sono certamente dalla parte
di questi ragazzi.
info:
www.zerovolume.it |