|
.:
STRAMONIO "SOGNI" :.
Omonimi
di un altro combo proveniente dal triveneto, gli Stramonio
sardi (che hanno evidentemente maggior ragione di poter
fregiarsi di tale nome, visto che lo stramonio è un erba
velenosa proveniente proprio dalla Sardegna) uniscono con
intelligenza la novità di apportare la lingua sarda in un
contesto abbastanza tradizionale come quello dell'heavy
metal. Formatisi nel 1992 in quel di Orani (paese a cui è
dedicata anche la ruggente traccia numero cinque cantata in
sardo e il cui risultato è davvero intrigante), gli
Stramonio portano a compimento un album che se da un lato
denota la grinta e le competenze tecniche del gruppo, da
altro canto appoggiandosi prettamente su schemi hard corrono
il rischio di risultare poco freschi e riecheggianti di
lavori noti al grande pubblico (come nel caso di "Lacrime"
che rimanda nel riff iniziale a "Master of puppets" dei
Metallica). Il lavoro scorre via rapido ed energico, cosa
che lo rende appetibile agli ascoltatori di musica hard e
dintorni. I brani sono ben costruiti e arrangiati e
nonostante una registrazione non perfetta traspare
pienamente la carica e la grinta che è alla base
dell'identità del gruppo sardo. Tra gli altri brani presenti
nella tracklist mi piace segnalare "Heavy metal" con i suoi
rimandi all'heavy metal (appunto) di metà anni 80 di Maiden
memoria; "Roberto" delicata nell'avvio e che tira
sapientemente il freno dopo tre brani vertiginosi e "Perso"
nella quale gli Stramonio sviluppano una traccia con diversi
cambi di tempo. Il resto è pura accademia, con il rabbioso
hard rock di "Spirito libero" e la chiusura di "Sogni" che
nulla aggiunge a quanto già ascoltato tra chitarre energiche
e pesanti basi ritmiche. Un lavoro alla fine positivo che
non disdegna la novità dell'introduzione di lingue autoctone
e il mantenimento di uno schema sonoro tradizionale ormai
pluriventennale come quello heavy metal.
info:
http://stage.vitaminic.it/main/stramonio -
lande@tiscali.it
|