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RUDE PRAVO "NON MI PENTO" :.
E’
un rock contagioso quello dei Rude Pravo. Un rock carico di
amore verso la scuola dei Ramones, che però non disdegna
un’occhiata alla musica leggera italiana (nel momento in cui
i 5, si confrontano con una versione scanzonata di “Ognuno è
libero” di L.Tenco). Nonostante l’album tocchi argomenti
legati alla politica, alla guerra e di denuncia verso la
società moderna, i Rude Pravo riescono a non farsi avvolgere
dal grigiore che raccontano, piuttosto sputano fuori con
somma leggerezza e orgoglio il loro pensiero e la loro fede
politica. Certo a volte si cade nello scontato come nel bel
punk-folk di “20Luglio2001” (brano\dedica alle giornate del
G8 con chiamata in causa di Carlo Giuliani) ma in altre
occasioni, si balla che è un piacere: “Non mi pento” pone
l’indice contro i falsi moralismi e l’ipocrisia di un clero
corrotto e benpensante (secondo me il brano di punta del
disco), poi ci sono ancora riferimenti politici nel brano
“L’ottavo Nano” (Truffolo) che non nasconde tanto
velatamente la propria identità (indovinate chi è?) in un
ritmo trascinante e divertente. L’allegria diviene
contagiosa in “Picchia il vicino” (e molte volte la
tentazione c’è) e in “Un divo come te” (questa volta di
mira, c’è il mondo dello spettacolo usa-e-getta). Tutto
l’album è comunque un concentrato di rock\punk allo stato
puro (ascoltate la violenza di “Trattamento shock” o i testi
e le sonorità di “Non nel mio nome”). Rock rapido, grezzo e
minimale (chitarrabassobatteria) … e questo non è un limite.
Anzi, sottolinea ancor più la bravura dei Rude Pravo nel
riuscire ad esprimere la loro carica d’energia e la loro
voglia di divertirsi. Tenendo sempre e comunque ben aperti
gli occhi (cosa che dopo l’ascolto del disco diviene
contagiosa).
info:
www.rudepravo.it
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