|
.: LELIO
PADOVANI "The big picture" :.
Raffinato
ed elegante, Lelio Padovani è uno dei migliori giovani
chitarristi presenti sul territorio nazionale ... eclettico
nelle composizioni e puntuale nelle esecuzioni, l'insegnante
di chitarra rock presso l'Accademia di musica moderna di
Modena dà alla luce questo suo nuovo cd dal titolo di "The
big picture". Un disco tutto suo, visto che il buon Lelio ha
composto ed arrangiato tutti i brani suonando interamente
tutti gli strumenti presenti nel disco (a eccezione del
brano "On the road" nel quale al basso si presta Max
Scacciaglia). La scelta di Lelio di proporre ancora una
volta un disco strumentale si rivela sia coraggiosa che
vincente ... se da un lato infatti in Italia, non vi è
ancora un mercato importante dedicato a questo genere (dove
al massimo il solo Satriani riesce a raggiungere un buon
riscontro di vendite), dall'altro lato l'assenza di un
vocalist permette di concentrarsi sulla musica, sulle
composizioni e sullo stile assolutamente personale
(sopratutto ascoltando la bellissima "The brave melody") di
Lelio che spesso ha rivelato i suoi punti di riferimento in
Satriani, Eric Johnson e George Lynch. Album delicato ed
energico, fluente e molto orecchiabile e capace di
raccogliere sotto un unico stile le melodie ammalianti della
fusion e le scariche energiche del rock! Davvero un bel
prodotto che denota come in Italia, l'underground nasconda
nomi degni delle migliori platee ... in una Italia dove
molte realtà stentano ad emergere nonostante brillanti
esperienze e prove in studio, Lelio raccoglie la sfida più
importante: quella di emergere facendo rock-fusion senza
scimmiottare illustri colleghi, proponendo poi un rock
strumentale. Mica poco! Veramente un grande personaggio che
merita le migliori fortune.
.: LELIO
PADOVANI "The Muse" :.
Ritorna
con un nuovo disco di otto tracce il giovane chitarrista
emiliano ... e ritorna con una ulteriore conferma delle sue
qualità compositive e interpretative del poco noto (al
grande pubblico) genere della rock-fusion. L'album non
delude e non sorprende, Lelio denota sempre grande pulizia
tecnica, suonando con educazione e fermezza la sei corde,
mai fuori luogo e mai invadente nell'economia del brano
alternando passaggi più ruvidi e metropolitani ad altri più
sognanti come nel caso di "Rainy" che anticipa la ruvida
"Light and shadow". A ogni modo, anche per "The Muse"
concludo asserendo che sia un peccato che in Italia il
mercato dello "strumentale" non venda come meriterebbe,
perchè album come questo di Lelio non solo ingolosirebbero i
tanti chitarristi (amatoriali e non) ma intratterrebbero
piacevolmente gli amanti della buona musica. Quella
ovviamente di qualità. Sotto questo punto di vista, il nome
di Padovani pare stia diventando una garanzia.
Info:
www.leliopadovani.com
|