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.: KAL'S
ART 2004 a Palermo :.
Agosto/Settembre 2004 - ex deposito ferroviario - Palermo
Dal
nome del quartiere turco palermitano, Kal's Art è stato per
3 mesi un incessante involucro di manifestazioni culturali
che hanno spaziato dall'arte (splendide le gigantografie di
gente comune di Klaus Pobitzer) al cinema, dal teatro alla
musica! Proprio in ambito musicale, sono molti i nomi che si
sono susseguiti sul palco allestito all'interno dell'ex
deposito ferroviario: Kings of Convenience, Caparezza,
Giardini di Mirò, Blonde Redhead, Roy Paci & Aretuska,
Shellac e Eugenio Bennato solo per citarne alcuni.
Personalmente ho potuto assistere solo alle ultime date di
questa splendida manifestazione, assicurandomi alla modica
cifra di 6 euro (sì perchè il biglietto era di sole 3 euro a
serata) la partecipazione ai concerti di Bang Gang e Arab
Strap. Usciti allo scoperto solo recentemente, gli islandesi
Bang Gang capitanati dal produttore Bardi Johannsson
propongono un raffinato pop-rock che strizza l'occhio alle
sonorità anni '60 contaminandole con suoni elettronici (non
a caso il successo del recente "Something wrote" è stato
dato proprio dalla cover "Stop in the name of love" delle
Supremes). La loro performance è stata molto intensa,
trovando forse pecca nel poco botta&risposta con il pubblico
... l'atmosfera è stata molto emozionante con brani che
spaziavano dal rock più duro al pop più soave, merito in
questo caso della splendida voce di Eshter Talia Casey
ammirata sopratutto nella bellissima "Inside" che ha aperto
il concerto. Una sequenza di brani molto attenta ha fatto in
modo di creare uno spettacolo in crescendo, culminato con la
cover delle Supremes e il massimo coinvolgimento del
pubblico (a dir la verità non numerosissimo). Per chi fosse
curioso di conoscere i Bang Gang, potrà trovare nel loro
sito ufficiale (www.banggang.net) diversi brani scaricabili
in mp3 tra cui "Inside" in versione acustica. Di diverso
impatto è stato il concerto degli scozzesi Arab Strap. Il
duo che propone musica elettronica rarefatta e riflessiva
(secondo molti gli unici al mondo) hanno permeato i presenti
di incredibili suggestioni e sensazioni lieve di calma e
serenità. Arricchiti i suoni con la presenza di un
violoncellista e una violinista, il concerto degli Arab
Strap si è mosso tra vecchi e nuovi brani, sempre nel
tentativo di coinvolgere emotivamente il pubblico. Questo
obiettivo è stato raggiunto anche grazie all'atmosfera
creata dal light designer, capace di giocare con riflettori
e strobos muovendosi in parallelo al suono ... un'esperienza
davvero suggestiva che ha visto il pubblico assistere alla
performance in religioso silenzio e attenzione, nonostante
l'incredibile afa creatasi all'interno del locale (un po'
per il caldo e un po' per i fumogeni utilizzati sul palco).
Una particolare nota va data al finale del concerto, nel
quale Aidan Moffat e Malcom Middleton sono rimasti soli
regalando al pubblico una ballata acustica ... un errore del
cantante (forse poco soddisfatto di come il brano stesse
andando) l'ha portato a richiamare sul palco la band (nel
frattempo già scesa nei camerini) e chiudere il concerto con
"Last Orders", sicuramente più coinvolgente del brano
precedente. Al termine dello spettacolo, il bassista (di cui
non conosco ahimè il nome) si è intrattenuto con il pubblico
scattando foto e firmando autografi a destra e manca. Una
splendida serata, di una manifestazione, quella musicale,
conclusasi la sera seguente con l'energico concerto degli
americani Liars (fautori di punk-rock alternativo) e al
quale non ho potuto assistere. Piccola nota di chiusura, lo
spettacolo dei Kings of Convenience che ha visto il tutto
esaurito e che ha entusiasmato il pubblico palermitano,
sempre attento ascoltatore della buona musica. Per Kal's Art
arrivederci al prossimo anno!
Info:
www.kalsart.it
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