.: JOSEPH
K. "TERZO" :.
Avevo
già recensito il gruppo (leggere in basso) e ne avevo
ricevuta una impressione positiva; impressione che non
cambia con l’ascolto di questo “Terzo” che al di là di un
artwork finalmente degno dei contenuti sonori, dispiega nove
tracce colorate, movimentate e moderatamente rockeggianti
già dallo scanzonato avvio di “Non esisto” bello pimpante
tra acidità elettriche e passaggi semi-ska. Se il buongiorno
si vede dal mattino, il resto dell’album non dovrebbe
deludermi e infatti anche le tracce seguenti non accennano a
scemare in qualità e contenuti risultando orecchiabili già
dal primo impatto (cosa rara di questi tempi). I sussurri
accompagnati dalla tromba di “Il mio nemico” sono solo un
pretesto per limitare l’invadenza di una chitarra a briglie
sciolte, così come quando tocca a “Ti aspetto” non è
difficile farsi rapire da un sensualissimo sassofono e
dall’incedere del suono che pare disegnare una ritmica danza
tra l’ascoltatore e la musica. Voglio citare anche la
zingara danza dai richiami orientaleggianti di “Io Dio” e le
due nuove versioni di “La danza dei perdenti” e “JosephK”
affrontate con maggiore maturità e convinzione e che mettono
in risalto ancora i fiati che sposano intelligentemente le
sei corde per un matrimonio azzeccato e su cui consiglio il
gruppo di puntare anche in futuro affinando le simbiosi e
cesellando gli intrecci già oggi convincenti.
.: JOSEPH
K. "SECONDO" :.
Band
che attinge il proprio titolo da una delle più note opere di
Franz Kafka "Il processo", Joseph K. nasce nel 1995 e con
ben 9 primavere sulle spalle (e alcuni cambi di formazioni)
da alla luce questo secondo lavoro che spazia a 360° nei
meandri del rock. Lavoro maturo, energico e potente. La
traccia omonima che apre il disco ha retaggi ska ma rimane
solidamente ancorata ad una matrice rock che sarà la base
dell'intero lavoro. Le chitarre energiche e fluide sono le
guide di questo disco (chiamarlo demo è riduttivo) ed è
sulle loro traiettorie che vanno a poggiarsi la batteria
(secca e precisa) e la voce sempre molto concentrata ed
accattivante. Non ho paragoni da fare perchè musicalmente la
band è molto valida, magari in alcuni episodi (ad esempio
"Scontro di sogni") cade un pò il riferimento agli ultimi
Litfiba (anche se nel caso dei Joseph K. il sound è molto
più sanguigno e secco) ... a livello vocale convince
l'interpretazione di Luciano nel brano "Rimani sempre"
(acido pezzo costruito su diverse modulazioni vocali e
chitarre distorte). Nel complesso "Secondo" è una buona
prova di puro rock, diretto e genuino (ascoltatevi la
galoppata di "Il santo" o la carica di "Giù") che non scade
nella ripetitività sia per la qualità dei pezzi che per la
competenza tecnica dei singoli musicisti ... davvero un gran
sentire! Una band che consiglio di seguire dal vivo per la
grande energia che riesce a sprigionare. Rock n' roll !!!
Info:
www.josephk.it
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