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.: DOPPIO ALIBI "AMERICA-NATI" :.

I Doppio Alibi (ex She-Devil) nascono a Trieste nel 2001. Sono un combo di 5 elementi dalle ottime qualità tecniche, che propongono un rock italiano molto sanguigno ed emozionante che strizza l’occhio alla scena  americana della east coast. Questo “AmericaNati” conta di ben 12 tracce, tutte di buon livello dove si spazia da momenti di intenso e trascinante rock a momenti di spensierata dolcezza. L’energia pervade da ogni traccia, anche da quelle ballate che ogni tanto fanno capolino. Di queste, colpisce la splendida “Ricorda”: qui emergono le qualità vocali di Alba (il vocalist) … la sua voce è calda, sensuale e bellissima a sentirsi. Alba ci mette passione (molta) e questa emoziona ulteriormente l’ascolto; purtroppo in alcuni casi diviene forte la citazione (non so se voluta) di Axl Rose, ma per il resto siamo di fronte a un gran bel cantante! Richiami sonori ai Guns, sono ravvisabili anche in “Spara!” (massiccio pezzo rock, uno dei preferiti del pubblico) e in “Caldo Funky” (una delle prime produzioni della band, una danza elettrica condotta splendidamente in porto dalle chitarre). Devastante è “She-Devil” (che chiude il disco)! Oscura e trascinante con le sei corde assolute protagoniste e una martellante parte ritmica. “Viaggio senza meta” è un’altra delle tracce che m’hanno colpito, con il suo muoversi sinuoso tra sonorità acustiche e lampi di energia che coadiuvano un’altra bella prova di Alba. Il testo pare molto più curato degli altri e pervade strani sintomi di malinconia che porta però a sorridere, guardando avanti con una sorta di ottimismo. Un’altalena di chitarre acustiche ma d’impatto, sentita anche in “A volte capita”. In quest’ultimo caso spiazza la scelta di sonorità più dolci e riposanti, soprattutto in virtù di un ritornello molto orecchiabile. Da questo brano, si schiude “Ma domani”, un rockettone notturno che parte da uno stile leggero come la song precedente ma che volge al termine modificandosi in un sound più crudo (ancora una volta sono le chitarre a guidare l’ascolto).

Non mancano nell’album, sentieri di sperimentazione come nel caso di “Shock”, un brano energico di chitarre&sangue che giunge nel mezzo, a un ritornello dall’orecchiabile gusto dance. Un’idea che spiazzando mostra una band che non disdegna di uscire ogni tanto fuori binario e ricercare nuove strade espressive (cosa molto positiva). Peccato che questa sperimentazione sia un caso isolato nel disco in questione (che infatti si mantiene su standard ben collaudati che non annoiano ma che nemmeno sorprendono). Se dobbiamo parlare in ambito di commercializzazione, vedo in “Guarda” un buon viatico per accedere magari ad una diffusione radiofonica: un brano vicino alle sonorità dei Negrita che coinvolge, strega e scuote in maniera pulita l’ascolto … è il brano che più facilmente rimane impresso al termine del disco. “AmericaNati” poggia quindi soprattutto sulle chitarre e su un rock diretto e ben costruito che non si mantiene né su livelli estremi e nemmeno su tonalità dichiaratamente pop. La band è matura (a mio avviso) per tentare di staccare il volo da determinati schemi e sperimentare qualche rischio; ma anche senza farlo, i Doppio Alibi possono tranquillamente andare fieri dei risultati finora ottenuti. Rock caldo, emozionante, sanguigno, passionale e con tanta voglia di divertirsi.

info: www.doppioalibi.com

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