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.: MICHELE
DA PILA "THE OTCHA" :.
Polistrumentista
ventottenne, Michele Da Pila (al secolo Michele Flammia)
dopo anni di gavetta con numerose esibizioni live (anche
all'estero) ha dato alla luce questo suo personalissimo
lavoro ... "The otcha" infatti, non solo è stato scritto,
composto e arrangiato da Michele ma è stato anche
interamente suonato e prodotto dal musicista campano. ...
che fa emergere la sua vena rock improntata sulla scena
californana con richiami (in alcune vocalità) alla persona
di Axl Rose. Il risultato lascia però insoddisfatti, quando
il nostro si tradisce nel momento di "confezionare" il
disco. Tutti i pezzi denotano sì buone idee di base (come
l'iniziale e per me la migliore "The otcha" o il lungo e
impegnativo brano "How I spend my time") ma allo stesso
tempo tutte subiscono un certo appiattimento dovuto alla
mancanza di picchi che portino la tensione del brano più in
alto del livello standard ... questo credo sia dovuto a un
grosso gap legato alla registrazione (non buonissima) e
all'utilizzo (secondo me sproporzionato e mal gestito) delle
campionature sopratutto in fase ritmica che conferisce a
tutti i brani una certa freddezza, una sorta di
"artificiosità" che non è assolutamente una componente della
musica rock. Lo stesso discorso vale per le voci, spesso
"manomesse" in banco mixer ... sinceramente se tanto
computer fosse stato usato in maniera meno massiccia e più
curata, i brani di Michele ne avrebbero certamente giovato.
Insomma l'esperienza, le qualità e le competenze ci sono ...
tutti ingredienti che vanno però meglio mescolati per
ottenere ciò che è alla base della musica rock e cioè
genuinità, semplicità e (perchè no) essenzialità.
info:
www.mp3.com/dapila |