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BURNING LIGHT "FAR FROM THE GROUND" :.
Suoni
delicati, leggeri e sinuosi. Chitarre semi-acustiche e un
cantato (in inglese) quasi sussurrato sono alla base delle 5
tracce di questo "Far from the ground"; un disco come detto
labile che ricercando una leggerezza e delicatezza d'insieme
manca di quel piglio che neanche in brani più scorrevoli
come "Hello" fa totalmente presa sull'ascoltatore ... in
alcuni casi sembra di ascoltare il lato più acustico dei Foo
Fighters, in altri le delicate arie pop/rock di Simon &
Garfunkel ("Blow"). Il risultato non è malvagio quanto
tardivamente monotono e questo non solo per la stessa
lunghezza d'onda sulla quale si muovono i diversi pezzi ma
anche (e sopratutto) per le tonalità vocali che spesso
appaiono svogliate, messe lì senza molta convinzione (non
escludo a ogni modo che questa sia una scelta precisa del
gruppo). Il disco si chiude con "Spring", una ulteriore
delicatissima ballata che a differenza dei pezzi precedenti
emerge per l'uso del pianoforte (perfettamente sposato
all'atmosfera del pezzo) dando in chiusura un leggero
strappo a quanto ascoltato fino ad ora. La mia a ogni modo,
non vuole essere una critica a priori alla band per la
scelta di sonorità troppo "sussurrate" ... dico solo che
anche la leggerezza e la delicatezza devono avere in alcuni
frangenti dei toni marcati, degli attimi di picco per non
risultare un grande mare piatto che per quanto bello sia,
alla fine difficilmente lo si resta a guardare a lungo.
Info:
www.burninglight.it |