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ANIMA MUNDI "SON QUI" :.
Non
sono molti i gruppi del Belpaese che riescono a intingere la
propria musica delle atmosfere e dei colori del
Mediterraneo, collante di tante sfumature di razze e
geografie diverse tra loro ... ricordo i Lou Dalfin legati
alle sonorità francesi medievali, gli affascinanti
Agricantus o (pensando alle giovani leve) i Radiodervish
fusione poetica tra suoni dell'occidente e del Medio-Oriente.
Gli Anima Mundi si muovono in tal senso, utilizzando
strumenti cari alle etnie mediterranee (quindi no elettrici)
e partorendo brani che diventano suggestive cartoline di un
lungo viaggio che attraversa l'Irlanda e la Grecia migrando
in Africa e concludendosi in Sicilia (come attesta la bella
chiusura "Lu viddaneddu"). Le voci giocano un ruolo
importante: per niente ingombranti e molto attraenti al
momento di intrecciarsi in delicati duetti, il risultato è
senz'altro positivo anche perchè la scelta di una voce
femminile calza a pennello in tutte le suggestioni tracciate
dai diversi brani. L'atmosfera che permea il disco diviene
affascinante, quando stregandoci, emerge una fisarmonica
come se ci si trovasse in riva alla Senna, quasi volendoci
impedire di udire di sfondo un mandolino che dettando i
tempi ci strania sulla nostra reale locazione. "Son qui" è
un album migrante e delicato, sensibile fotografia di un
lungo viaggio nelle nostre origini, nella nostra storia e in
quella di coloro che con noi assaporano le virtù e le
bellezze del bacino mediterraneo.
info:
http://glianimamundi.altervista.org
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