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ABSOLUTIKA :.
Devo
dire che mi è molto difficile poter giudicare il lavoro fin
qui svolto dagli Absolutika. Sia perché non li ho mai visti
dal vivo e sia perché questo loro demo presenta solo 4
tracce da cui è difficile poter trarre delle conclusioni
definitive sulle qualità del gruppo. Gli Absolutika suonano
insieme da due soli anni ma dimostrano già un ottimo
affiatamento! I membri sono cinque tra i quali spicca la
giovanissima vocalist Sara che rende il lavoro sicuramente
più originale e slegato da canoni (quelli sonori) di chiara
marca metal. La prima delle tracce inserite nel demo è
“Nulla è perso” che parte con un potente riff di chitarre
calmate quasi subito dalla dolcezza del canto di Sara. E’ un
sound che ora si fa orecchiabile in un ritornello ben
congegnato e di facile memorizzazione … è ancora il canto a
colpire, soprattutto per la sicurezza dimostrata dalla
giovane vocalist. “Incubi” (il brano che segue) prende avvio
con un sound molto vicino ai primi lavori dei Paradise Lost
(non so se questa sia stata una scelta voluta o una semplice
influenza o ancora una casualità) dove si crea un ottimo
equilibrio tra musica e voce. E’ la canzone che mi ha
colpito di più, soprattutto per la forza e l’energia che
riesce a trasmettere nel cantato (cantilenato nel momento
giusto) e nelle belle parti di basso e chitarra …
indubbiamente il momento che preferisco dell’intero demo. La
terza traccia è “Rivolto alla luna”: un inizio molto soft
con un arpeggio di chitarra e il cantato delicato,
introducono a questa ballata che è costruita con impegno ma
che dà un senso di “non finito” nel senso di sembrare un
embrione prossimo alla schiusa, mancante di una certa
completezza che appare prossima … sicuramente un ulteriore
lavoro e cura dei suoni renderebbe questa canzone più bella
di quella che già è. E’ molto bello il momento finale quando
si aggiunge (in chiusura) un giro di pianoforte che non
avrebbe sfigurato se inserito più spesso all’interno del
brano (se non un pianoforte, anche delle tastiere avrebbero
reso l’atmosfera più unita ed emozionante). La quarta (e
ultima) traccia è “Via da qui” che parte bella ritmata
mantenendosi sulla scia delle prime due tracce. Le chitarre
tornano alla luce (acusticamente messe ci stanno benissimo)
… ancora una volta mi strega la voce di Sara che continua
con il ritornello a regalarmi belle emozioni. La bellezza la
trovo soprattutto in una incompleta perfezione che rende il
cantato molto caldo … col tempo ci sarà sicuramente un
perfezionamento che spero non porti la vocalist a lasciarsi
influenzare da colleghe più note. Il mio consiglio è di
continuare con una ricerca personale, perché le basi sono
ottime e una prossima maturazione potrebbe regalare a Sara
(e di conseguenza agli Absolutika) delle belle soddisfazioni
future. “Via da qui” dura ben 6 minuti (segno positivo che
la band non teme di cimentarsi con brani a lunga durata) nei
quali si accavallano momenti più calmi ad attimi più
impetuosi … le chitarre danzano che è un piacere e anche gli
assoli non paiono fuori posto. Gli Absolutika passano questa
prova in maniera sicuramente positiva e spero che questo
loro primo demo abbia un seguito, magari con un numero
maggiore di brani e un ancora maggiore cura dei suoni e
delle atmosfere, insomma una prova di ulteriore maturità.
Info:
http://www.absolutika.cjb.net/ |