|
.:
BIOGRAFIA C.S.I.
(di A.
Buongiorno) :.
"PATHOS”:
G.L.Ferretti e M. Zamboni. G. Maroccolo, G. Canali, F.
Magnelli e (in seguito) G. Di Marco.Il Consorzio Suonatori
Indipendenti. La più originale, attraente e incredibile rock
band (termine alquanto riduttivo) degli anni 90 italiani. Un
combo che esordisce (quasi per gioco) nella notte del 18
Settembre 1992 in quel di Prato, per un concerto in
promozione di due giovani band: gli Ustmamò e i
Disciplinatha. In quel primo periodo, facevano parte del
CSI, anche Patty Vasirani (cori) e Roberto Zamagni (poi nei
Negrita) alla batteria … il resto della band si conosceva
già; erano musicisti che provenivano dalle due più
importanti esperienze musicali italiane degli ani 80, i CCCP
(Ferretti e Zamboni) e i Litfiba (Maroccolo, Magnelli e
Canali). 5 musicisti che avevano dato vita nel 1990 a “Epica
Etica Etnica Pathos”, un album emozionante, poetico,
radioso. L’ultimo dei CCCP e (secondo molti) il primo dei
CSI.
“IN
VIAGGIO”:
E’ riduttivo pensare che i CSI siano i CCCP o dei
continuatori del “verbo”. L’ingresso dei fiorentini
Maroccolo, Canali e Magnelli aveva portato una violenta
sferzata di novità nella musica di Ferretti e Zamboni ai
tempi dei CCCP … una rabbia che veniva ora placata
dall’amore per la musica; musica che diventava ora la vera
protagonista. Nei CSI c’è la voglia di cambiare, di
“percorrere le strade meno battute” come verrà spesso
detto; c’è la voglia di fare musica rock (?!) nel modo più
genuino e sincero. Questo diventa il percorso della band. Un
percorso che prende avvio nel 1993 in Bretagna con l’album
“Ko de Mondo”: un disco incredibilmente vario che spazia
dalla dolcezza di “Del Mondo” all’energia di “Finistère”,
dalla forza contenuta di “Memorie di una testa tagliata”
alle chitarre sciolte di “In viaggio”, il tutto condito da
un’episodio singolarissimo come “Palpitazione tenue”. I
versi “non fare di me un idolo, mi brucerò” o “chi c’è c’è,
chi non c’è non c’è” resteranno a lungo indelebili, nelle
menti delle nuove generazioni di fans. Nel disco partecipano
anche Pino Gulli e Alessandro Gerby (rispettivamente alla
batteria e alle percussioni) e Ginevra Di Marco nel ruolo di
seconda voce. “Ko de Mondo” viene letto da molti, come una
sorta di miracolo … un album di raggiante bellezza che va ad
anticipare un disco live quale è “In quiete”. Il secondo
album dei CSI è infatti una registrazione live, del concerto
acustico tenuto negli studi di Videomusic per la
trasmissione “Acoustica”. Un concerto fatto di emozioni e
chitarre elettrificate che segue una scaletta contenente
brani tratti da “Ko de Mondo” e dalla produzione dei CCCP.
Un disco molto energico, che elimina la solita attitudine
alla quiete dei concerti unplugged ma che va (con riuscita
coesione emotiva musicisti-pubblico) a confermare le enormi
potenzialità del gruppo tosco-emiliano, ormai osannato dalla
critica specializzata. Nel 1995, i CSI scrivono un altro
importante capitolo del rock nazionale:“Materiale
Resistente”. Un disco nel quale i maggiori nomi del panorama
alternativo italiano, interpretano in maniera del tutto
personale i canti partigiani della Resistenza. Questo disco
era il terzo stadio di un progetto ideato e voluto dai CSI
con Taver (cantante degli AFA), che era iniziato con un
concerto il 25 Aprile 1995 a Correggio e proseguito con un
cortometraggio realizzato da Guido Chiesa (regista tra gli
altri de “Il partigiano Johnny”). “Materiale Resistente”
divenne anche un modo per far conoscere al pubblico, i
gruppi che ruotavano attorno al C.P.I. (Consorzio Produttori
Indipendenti), una grande famiglia voluta da Maroccolo e
Zamboni nella quale andavano a fondersi le loro etichette
“Sonica” e “I dischi del mulo”. E’ enorme l’apporto dato dal
CPI al rock italiano negli anni 90 (con la produzione dei
lavori di Marlene Kuntz, Disciplinatha, Andrea Chimenti,
Ustmamò, EstAsia, Santo Niente, Radiodervish,
Wolfango,ecc…). Compito del CPI era quello di dar voce alle
band o ai cantanti solisti, portatori di un linguaggio nuovo
e originale (basti pensare al caso dei milanesi Wolfango),
un calderone di creatività che ha finito con le sue band per
influenzare molte delle attuali realtà musicali italiane.
Come i CSI, anche il CPI ha terminato la sua esistenza nel
2000, trascinando con sé “ Il Maciste” (bollettino ufficiale
d’informazione culturale sulle attività del CPI e non solo).
“SOGNI E SINTOMI”:
Con “In quiete” i CSI si ritagliano uno spazio particolare
nel panorama musicale italiano. Diventano i portatori di un
linguaggio musicale nuovo: un rock indefinibile per le sue
mille sfumature, che non smette mai di stupire e richiamare
a sé nuovi ascoltatori. L’anno cruciale nella vita della
band è il 1996. Usciti Gulli e Gerby (ma entrata
definitivamente Ginevra Di Marco come vocalist), la band si
ritrova a dover comporre il nuovo album privi di un
batterista e facendo di necessità virtù, iniziano a comporre
un album secco, emozionante, semplice nelle forma ma
abbondante di contenuti … l’album è “Linea Gotica”, quello
che viene ritenuto il capolavoro dei CSI. Il gruppo strazia
i cuori e la coscienza di molti con un album incredibilmente
greve, nel quale le chitarre diventano le assolute
protagoniste. L’energia non è evidente, è nascosta,
compressa dalla pesantezza dei testi, dalla ossessività dei
ritmi. “Esco”, “Linea Gotica”, “Cupe Vampe” o la bellissima
versione di “E ti vengo a cercare” di F.Battiato diventano i
capitoli di un album assolutamente inedito nel panorama rock
italiano. La conclusiva e stupenda “Irata” chiude un ciclo
importante: la rabbia dei CCCP si è compressa, è esplosa in
silenzio e ora svanisce via, lasciando posto alla serenità
(concetto che si manifesterà l’anno seguente in “Tabula Rasa
Elettrificata”). Il tour seguente, porta ai CSI nuovi
ascoltatori e trasforma ogni concerto in un momento unico,
speciale … intima alchimia tra la band e il suo pubblico.
“Linea Gotica” diventa in breve tempo un best-seller della
produzione rock italiana, un album ritenuto tra i più
importanti e decisivi del decennio. Un album coraggioso che
consacra i CSI a protagonisti assoluti della scena
alternativa italiana
“IPNOTICO”:
Come lo era stato il concerto di “Materiale Resistente”, un
altro evento riveste una tappa importante della vita
artistica dei CSI: il concerto tenuto in onore di Beppe
Fenoglio ad Alba nell’Ottobre del 1996. Lo scrittore
piemontese (ritenuto uno dei massimi esponenti italiani
della letteratura neorealista) era già stato citato come
“fonte d’ispirazione” nelle note presenti nel libretto di
“Linea Gotica” e ora si viveva questa serata in suo onore,
in un’atmosfera incredibilmente emozionante e intima. Il
concerto (registrato e pubblicato nel 1998 col titolo di “La
terra, la guerra, una questione privata”) propone alcuni
brani dei CSI e dei CCCP (riletti in maniera più greve e
personale) nel quale le chitarre e i silenzi dell’ambiente
(si suonò nella Chiesa di S.Domenico) regnano sovrani. Di
questa serata fu realizzata anche una VHS, distribuita nel
1998 contemporaneamente all’uscita del cd. Di particolare
importanza per l’esperienza del C.P.I., furono “Le Notti di
Maciste” (Dicembre 1996) … una grande festa in famiglia,
dove il pubblico poté (per tre giorni) gustarsi su 2 palchi,
le performance di tutti i gruppi del Consorzio Produttori
Indipendenti. Il successo (?!) raggiunto con “Linea Gotica”,
non placa la voglia dei CSI di mettersi in gioco ed ecco che
il gruppo tosco-emiliano, finisce per cimentarsi nella
realizzazione di una colonna sonora. Il film in questione
(tratto dal libro omonimo di Giuseppe Culicchia) è “Tutti
giù per terra”, diretto da Davide Ferrario. Non è la prima
partecipazione dei CSI in una colonna sonora (basti pensare
alla loro partecipazione in “Jack Frusciante è uscito dal
gruppo”) ma è la primissima volta, che la band si ritrova a
coordinare un lavoro musicale per un’opera cinematografica.
La colonna sonora vede 4 tracce inedite dei CSI (tra le
quali, la bellissima “Tutti giù per terra”), qualche ricordo
dei CCCP e la partecipazione di molti gruppi del CPI. Alla
produzione del conseguente cd, va Gianni Maroccolo che opta
in maniera originale, per una fusione sonora dei brani con
alcuni momenti del film. In questo modo, la colonna sonora è
parte inscindibile dal film che diviene “un avventuroso
lungometraggio musicale” come verrà scritto sul CSI Album
(distribuito con “Il Maciste” nel 1997). Un lavoro
gratificante, dato che “Tutti giù per terra” vince il “Ciak
d’oro” per la miglior colonna sonora. Nel frattempo era
giunto alla batteria, Gigi Cavalli Cocchi (ex Ligabue).
“CIO’ CHE
DEVE ACCADERE ACCADE”:
Nell’estate del 1997 viene pubblicato l’ultimo album in
studio del gruppo tosco-emiliano: “Tabula Rasa
Elettrificata”. La preparazione del nuovo disco prende avvio
(in maniera del tutto inconscia) con il viaggio fatto in
Mongolia da Ferretti&Zamboni l’anno precedente alla
realizzazione dell’album. I ricordi di quell’esperienza sono
vivi nei testi scritti da Ferretti e si riversano nelle
melodie dolci, incantate e travolgenti del disco. “Tabula
Rasa” può essere letto come un’unica traccia: i diversi
brani seguono la loro rotta, raccontando di luoghi lontani,
ricordi ed episodi dell’epoca sovietica, nuovi proclami (“Mimporta
‘nasega”); il tutto scorre in un fluire di emozioni e parole
che cullano l’ascoltatore tra momenti densi di poesia (“Ongii”
e “Bolormaa”) a momenti di pura energia (“Brace”, “Matrilineare”)
… il disco diventa un grande viaggio della mente dall’Emilia
paranoica elle montagne mongole; pura energia che non ha
nemici da accusare, rabbia da far sfogare … è un inno alla
vita, alla bellezza del Mondo e della sua semplicità.
“Tabula Rasa” raggiunge rapidamente il primo posto di
vendite nel mercato italiano e “Forma e Sostanza” diviene
una hit radiofonica che porta a far conoscere i CSI, anche a
quegli ascoltatori lontani dal mercato alternativo. Non
tutto il pubblico è però soddisfatto … molti criticano il
gruppo (che viene accusato di essersi venduto allo star
system), accusano “T.R.E.” di essere un disco commerciale
rispetto ai suoi predecessori. Le critiche aumentano con la
scelta dei CSI, di aprire alcuni concerti di Jovanotti.
Nonostante le critiche però, il tour di “T.R.E.” riscuote un
buon successo che mostra una band affiatata e per niente
logora. In seguito al tour, l’attività del Consorzio subisce
un arresto … in questa pausa vengono pubblicati il concerto
di Alba (di cui abbiamo già detto) e “Trama tenue”, disco
solista di Ginevra Di Marco e Francesco Magnelli (che nel
frattempo ha fondato l’etichetta “Luce Appare”). Iniziano un
lavoro personale anche Ferretti e Zamboni che si spostano a
Berlino per concepire un loro album autonomo dall’esperienza
dei CSI. La convivenza tra i due, vive però un momento
difficile legato alle diverse idee sull’impostazione
dell’album … una diversità d’intenti così forte, da causare
l’incredibile rottura tra i due. Vista la situazione,
Zamboni lascia Berlino, Ferretti (che porta a termine
l’album col produttore Eraldo Bernocchi) e i CSI. Nel 2000
vede la luce il cd berlinese col titolo di “Codex”, un
album anomalo per i fan dei CSI , un disco raffinato di
musica elettronica (con inserimenti di chitarre e trombe)
che viene salutato come un disco da “CCCP del nuovo
millennio”. Questo momento di forte creatività (ma di
nascosta crisi) porta la speranza nei fan di poter avere
presto tra le mani, un nuovo album del gruppo tosco-emiliano
(grazie anche alle affermazioni di Ferretti “sono finalmente
pronto a registrare un nuovo album con i CSI”). Ma Zamboni
non è più nei CSI e nonostante questo, la band trova la
forza di andare avanti (non vengono cercati sostituti) e
trascinare le proprie ansie e le proprie incomprensioni fino
al 1 Settembre del 2000, quando a Palermo si tiene l’ultimo
live dei CSI. Mantenendo fede a una promessa fatta tempo
prima (secondo la quale la sola uscita di un membro, avrebbe
significato la chiusura dell’esperienza) il Consorzio muore,
portando via con sé anche il CPI e tutta la grande famiglia
di musicisti, addetti e tecnici che fino ad allora si era
creata. E’ un momento triste e decisivo per la musica
italiana, in quanto tuttora nessuna etichetta è riuscita a
ripetere la creatività e l’eclettismo del Consorzio
Produttori Indipendenti.
“IL RESTO”:
L’ultima pubblicazione dei CSI è un’antologia (uscita in due
volumi nel 2001) dal titolo di “Noi non ci saremo”. Una
sorta di “best of” che non ripercorre necessariamente la
storia delle canzoni più note dei CSI, ma è un disco che
attraverso brani dal vivo, inediti e tracce riviste in nuova
veste, ripercorre i momenti salienti della vita del
Consorzio (una sorta di fedele fotografia musicale di ciò
che il gruppo ha realizzato nei suoi anni di vita). Questa
antologia però pecca di una certa freddezza, specchio
evidente di un gruppo ormai non più vivo. E’ l’ultima
testimonianza, l’ultimo regalo dei CSI ai loro fan. Lo
stesso video del singolo “Noi non ci saremo” è un insieme di
malinconia e nostalgia, per un gruppo dalla storia gloriosa
che tristemente non c’è più. Oggi il Consorzio Suonatori
Indipendenti non esiste ma alcuni suoi membri si sono
riuniti sotto il nome di P.G.R. (Per Grazie Ricevuta) … è
un'altra avventura e sarebbe un grosso errore credere e
aspettarsi dalla P.G.R. ciò che è stato il Consorzio. E’
un’altra storia e come tale non può essere continuazione di
questa.
MEMBRI:
Giovanni Lindo Ferretti – voce; Ginevra Di Marco – voce (dal
1993); Gianni Maroccolo – basso; Giorgio Canali – chitarra
disturbante; Francesco Magnelli – magnellophoni; Massimo
Zamboni – chitarra armoniosa (1992-1999); Gigi Cavalli
Cocchi – batteria (1997-2000);Pino Gulli – batteria
(1993-1995); Alessandro Gerby – percussioni (1992-1994);
Marco Parente - (turnista per “Linea Gotica” 1996); Roberto
Zamagni – batteria (1992); Patty Vasirani - corista (1992)
DISCOGRAFIA:
1993 – “Maciste contro tutti” (live con Ustmamò e
Disciplinatha); 1994 – “Ko de Mondo”; 1994 – “In quiete”
(live); 1996 – “Linea Gotica”; 1997 – “Tutti giù per terra”
(O.S.T. con Ustmamò, Marlene Kuntz, Lou Dalfin, Africa
Unite, ecc…); 1997 – “Tabula Rasa Elettrificata”;1998 – “La
terra , la guerra , una questione privata” (live); 2001 –
“Noi non ci saremo” vol.1 e 2 (antologia)
ALBUM
SOLISTI:
1997 - G.Canali "Che fine ha fatto Lazlatòz?"; 1998 – G.Di
Marco “Trama tenue”; 2000 – G.L.Ferretti “Codex”; 2002 -
G.Canali "Rossofuoco"; 2004 – M.Zamboni “Sorella sconfitta”;
2004 - G.Maroccolo "A.C.A.U."; 2004 - G.Canali e Rossofuoco
- s\t; 2005 - G.Di Marco "Disincanto"
LETTURE CONSIGLIATE:
“Frammenti rock: CSI” Arcana Editrice. 1996;“Fedeli alla
linea. Dai CCCP ai CSI” Casa Editrice Giunti. 1997;“Il
libretto rozzo dei CCCP e CSI” Bizzarre - Casa Editrice
Giunti. 1998
SPECIALE CSI
SCRITTO DA @NDREA BUONGIORNO (PUBBLICATO NEL GENNAIO 2004
SUL SITO WWW.ROCKNET.TV) E SEGNALATO SUL SITO UFFICIALE DI
GIANNI MAROCCOLO. UN GRAZIE A GIANNI E SERGIO DELLE CESE.
©BUONG2004 -madeinsud!- WWW.ROCKNET.TV - WWW.BUONG.IT |