Nella tradizione andina tutto ciò che esiste è fatto di energia vivente (kausay), per cui se l'albero è vivo, lo è pure il sasso o la nostra automobile, quello che cambia è la qualità dell'energia che impregna ogni cosa. Non esiste il concetto di positivo o di negativo come noi lo intendiamo, esiste l'energia con diversi livelli di pesantezza (Jucha) e leggerezza (Samiy). Non dobbiamo temere contaminazioni o altro, perché l'Universo è perfetto e ognuno di noi può riscoprire come interagire con essa (kausay puriy), imparando a trasformarla e renderla più leggera, a caricarsi e scaricarsi quando e come si vuole: l'energia è lì disponibile in quantità infinita, pronta ad essere presa, trasformata, usata! Ogni cosa possiede il proprio campo di energia vivente, chiamato in modi diversi a seconda delle tradizioni (come ad esempio "aura"in oriente), in quella andina si chiama "Bolla" (Poqpo). Ogni bolla è diversa da essere a essere, da momento a momento. Quando siamo sereni, appagati, realizzati, a contatto con la natura, la bolla è carica di energia leggera , mentre se siamo tristi, arrabbiati, scoraggiati, feriti, impauriti, la nostra bolla è carica di energia pesante, riflette infatti esattamente il nostro modo di essere. Esistono varie tecniche per aiutarci a stare meglio, tutte valide e quelle che propone il misticismo andino, sono molto efficaci, veloci, immediate e facili. Vi proponiamo alcune tecniche di base così potrete praticare e sperimentarne da subito i benefici. (bagnarsi con l'energia sottile) Questa è la prima tecnica da praticare perchè ci consente di familiarizzare con i vari aspetti dell'energia, è il primo modo di entrare in confidenza con la propria bolla e averne cura, imparando a tenerla pulita proprio come facciamo noi con il nostro corpo, gli abiti, la casa! Ci si mette in posizione comoda (seduti o in piedi), con i piedi ben appoggiati a terra e senza incrociare braccia, mani o gambe. Si chiudono gli occhi e si inizia a respirare in modo tranquillo, rilassato e consapevole. Ogni respiro ci porta in uno stato di tranquillità sempre più profondo. Dopo alcuni respiri (il numero dipende dalla capacità di ognuno di rilassarsi e entrare in connessione con se stessi e comunque di solito sono sufficienti al massimo un paio di minuti) portiamo l'attenzione alla nostra bolla, cerchiamo di "sentirla" con qualsiasi senso ci venga spontaneo: possiamo usare la vista e immaginarla come un uovo o una sfera che ci avvolge, possiamo vederne il colore, sentirne l'odore, il sapore, la consistenza, il suono. Basta lasciare da parte qualsiasi giudizio, schema e....sentire... Quando abbiamo stabilito una certa connessione con essa (non ci si deve scoraggiare se all'inizio non ci sono grandi sensazioni, quello che dovrà accadere accadrà al momento giusto e per ognuno sarà diverso), immaginiamo di aprire la sommità della bolla posta sopra il nostro capo e permettiamo all'energia vivente leggera e raffinata di scendere e bagnarci completamente riempendo la nostra bolla. Anche in questa fase vale quanto detto sopra, ovvero affiniamo i nostri sensi alla percezione comunque essa arrivi. Possiamo aiutarci immaginando una cascata di luce, di acqua, di suoni, di vibrazioni, l'importante è che ci poniamo con apertura e che permettiamo che accada. Quando sentiamo la bolla piena di Samiy, l'apriamo sotto ai nostri piedi e immaginiamo di lasciar andare l'energia pesante donandola alla MadreTerra-Pachamama (anche l'energia pesante può essere percepita in varie forme, proprio come quella leggera, possiamo immaginarla come acqua scura, fango, fumo, e così via). Quando sentiamo di aver donato tutta l'Jucha e abbiamo ringraziato la Pachamama, riempiamo nuovamente la bolla con altra Samiy. Questo semplice esercizio, se praticato regolarmente, ha la capacità di affinare la percezione che abbiamo dei vari aspetti dell'energia ed è un metodo efficace e veloce per essere puliti e leggeri (con i benefici fisici, emozionali e mentali conseguenti). Lo si può praticare in qualsiasi momento o luogo, anche in fila a uno sportello o al supermercato, prima di un incontro importante o che ci spaventa, durante una sosta in un prato o comunque con la natura (in questo caso l'energia della Madre Terra ci aiuterà a farlo più velocemente e profondamente). |
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