COME L'UOMO RICONOSCE

LE SIMMETRIE

Ora che abbiamo visto in che modo, anatomicamente, il corpo umano sia effettivamente regolato da processi simmetrici, possiamo chiederci come questa sua caratteristica possa influenzarne la percezione.

Ritengo molto affascinante e quanto mai interessante questo intervento ai seminari interdisciplinari di Venezia, di Johann G. Helmcke che spiega appunto come la percezione di simmetrie e l'effetto di questo sia influenzato dai vari processi simmetrici dentro di noi.

  "Quasi nessuno può restare insensibile al fascino tutto particolare dei fenomeni di ritmo e di simmetria; tanto meno il biologo e l'antropologo che incontrano ritmi e simmetrie in quasi tutti gli organismi, siano essi considerati dal punto di vista strutturale nella loro forma complessiva, oppure analizzati nella disposizione dei singoli organi, o nel corso del loro sviluppo, o nei processi fisiologici.

Sembra che le piante, gli animali e gli stessi esseri umani siano organizzati secondo principi di simmetria e di ritmo; principi che governano in tale misura la natura vivente, da indurci a credere di essere in presenza di una vera e propria legge biologica che quasi non ammette eccezioni (se non, forse, nel caso dell'ameba protozoica).

Ma il fenomeno della simmetria non si limita ai soli oggetti biologici. Lo si riscontra molto più distintamente, addirittul1a con precisione matematica, nei cristalli, e si può, quindi, facilmente comprendere come la cristallografia abbia dato un decisivo impulso allo studio su basi scientifiche del problema.

Se si prendessero assieme in considerazione tutti i settori delle scienze e delle arti, comprese le attività poetiche, che coinvolgono fenomeni di ritmo e di simmetria, ci si renderebbe conto del fatto che questi fenomeni non sono limitati alla pura oggettività naturale, ma che le nostre facoltà intellettive, ovvero il nostro modo di ragionare, è anch'esso governato dai principi di ritmo e di simmetria.

Sembrerebbe quasi che la simmetria della figura umana trovi il suo analogo egualmente simmetrico nel pensiero e nella sensazione estetica: di fatto il genere umano nel suo complesso, - dalle razze primitive agli individui altamente civilizzati - reagisce positivamente, sul piano emotivo, alla sensazione di simmetria. La maggior parte delle foglie, dei fiori, la forma delle farfalle mostrano, cosi come il volto umano, simmetrie molto evidenti.

Ma percepiamo come relazione di simmetria non solo il riflettersi di parti eguali (come negli esempi biologici citati): tendiamo altresì ad individuare ritmi e simmetrie anche in quei casi in cui le parti componenti non appaiono ne identiche ne uguali, ma somiglianti o contrarie, ad esempio nelle coppie di concetti giorno-notte, estate-inverno.

La sistemazione di questi concetti all'interno del fenomeno del ritmo e della simmetria è, in questo caso, facilitata dal fatto che il giorno e la notte si alternano ciclicamente all'infinito, cosi come accade per l'estate e l'inverno.

Non è necessaria, tuttavia, la presenza di una sequenza alternata del tipo precedente per individuare una corrispondenza ritmica nella coppia di concetti giorno-notte.
La medesima relazione esistente tra il giorno e la notte, l'estate e l'inverno si ritrova, ad esempio, tra le coppie nord-sud, destra-sinistra, davanti-dietro, sopra-sotto, buono-cattivo, paradiso-inferno, le quali, anch'esse, vengono percepite come coppie simmetriche.

I fenomeni di ritmo e di simmetria non appaiono, quindi, limitati alle caratteristiche strutturali degli oggetti naturali, ma esistono anche nel nostro pensiero, come istanze di carattere psicologico. "