initlabor - giugno 2002 iniziamo: ecco la presentazione del sito
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Milano, 16 giugno 2002 «L'insegnante, anziché occuparsi tanto della forma-sonata, cosa che
Mi piace rivolgermi a te come al primo dei visitatori di questo sito, come mi piace immaginarti mentre ti chiedi: ma cosa mavrà mai combinato Joanne questa volta Questa volta ho deciso - e tu ben conosci la mia passione per la Internet - diniziare a seminare nel web quelle che sono le mie idee e il mio lavoro in fatto di Cultura Musicale Generale, sia nel segno della condivisione della conoscenza che nella speranza di stimolare un dibattito di idee. * * * Cortesi navigatori, noi musicisti viviamo, come pochi altri, in quella terra di confine che sta tra natura e cultura, quindi, come dichiarato nella lettera ai ragazzi della primavera 2002, abbiamo iniziato, a lavorare attorno ad argomenti che non fossero solo tecnici ma considerassero anche lUomo: un lavoro anche da umanisti ! Alessandro Marcello, in Arcadia Eterio Stinfalico, frequentava infatti oltre la musica, la poesia e la pittura, la filosofia e la matematica: il cuore, la testa, i sensi. Oggi si tenta dimporre uno spezzettamento ancor maggiore della conoscenza - onde ottenere schiavi più produttivi e docili - io - e certo non solo io - moppongo con tutte le forze che ho - volendo che i miei amati ragazzi abbiano una testa ben fatta, non una testa ben piena, come disse Montaigne prima e Morin poi. E voglio che mia figlia Federica, anni quattro e mezzo, possa trovare persone capaci di ricostruire il mondo che sarà dopo il crollo di questo: quando avverrà, non è dato sapere, ma di certo avverrà, e in tempi non lontani. Venendo al nostro particulare, il Conservatorio necessita di quel quadro culturale, oggi quasi del tutto assente e che, solo, permette la comprensione piena e linterconnessione tra tutti quelli che sono - necessariamente - i segmenti tecnici, onde continuare la sua origine nella bottega rinascimentale ! Cito, a proposito di Università ( alta cultura), un testo del 1966, profetico: «
Linsegnamento meccanico e specializzato che lo studente riceve è così profondamente degradato (rispetto al vecchio livello della cultura generale borghese) [
] perché le forze dominanti, cioè il sistema economico, esigono una fabbricazione massiccia di studenti incolti e incapaci di pensare (e di giullari che divertano e allietino - ben integrati in quella che è Società dello spettacolo - nota mia). (Della miseria dellambiente studentesco Strasburgo 1966) Non vogliamo una scuola che sia allevamento di polli in batteria, ma neppure quella che allevi i soli galli da combattimento: infatti una scuola che sostituisca allidentità unicamente la professionalità - significa solo utilità e funzionalità al sistema e non al singolo. Voglio e vogliamo una scuola che sia scuola e non [solo] centro di produzione. Voglio e vogliamo una scuola che educhi, che non smetta davere come stella polare quella ricerca del sé che sola permette dottenere uomini prima e cittadini poi, e non sudditi o schiavi, esseri viventi e non spettatori (come insegnano Debord e Vaneigem oggi, ma come aveva insegnato Socrate, come era scritto sul frontone di Delphi, come il pensiero tradizionale - Guénon per tutti - insegna, come S. Agostino, un lavoro anche da educatore, insomma, anche nel tramandare quei valori che oggi son negletti e dimenticati. * * * Due parole, infine, a proposito delle ricerche qui pubblicate, il nome del sito deriva da una contaminazione tra il lessico informatico la solennità del latino, il nuovo e lantico: initlabor Si tratta del frutto e prezioso - del lavoro dei ragazzi più consapevoli e capaci, attorno ad argomenti che, in rapporto alla musica, non trovano una trattazione esaustiva da nessuna parte e che, se affrontati senza pregiudizi, ci arricchiscono anche di domande ulteriori: la musica è materia viva più dogni altra arte perché si sostanziata della stessa materia che anima la vita, la natura. Quasi tutti gli alunni hanno lavorato attorno ad argomenti intriganti, ma con minore impegno e capacità, quindi, per il momento non ho ritenuto di pubblicarli, non essendo quei lavori allaltezza di questi qui presentati; rimangono allora solo esercitazione scolastica, pratica metodologica e riflessione nel segno della crescita personale. Le tre ricerche pubblicate sono di Rouben Vitali che ha affrontato in modo originale, e nelle modalità che le caratteristiche peculiari del mezzo elettronico permettono con l'ipertesto, la questione della simmetria, mentre Dario Battaglia, Marco La Cognata e Lorenzo Iuliano hanno trattato il problema - centralissimo - del rapporto tra musica e memoria, Angela Longo e Giosuè Panio, infine, si sono chiesti se la musica sia davvero un linguaggio, al contrario di altri che darebbe la cosa per scontata. Le loro ricerche sono a vostra disposizione: se avranno stimolato come sovrappiù qualche vostra riflessione, saranno andate oltre il bel viaggio compiuto dai loro autori. Quanto a me, le mie idee e le mie proposte, sono esposte nei documenti contenuti nella sezione materiali Buona permanenza: initlabor ! |