Il Vangelo secondo Marcus Prometheus

Introduzione

Salta l'introduzione

Questa pagina è una raccolta di citazioni dal Nuovo Testamento, curata e commentata da Marcus Prometheus, e resa pubblica in origine per la sezione file della Mailing List [Ateismo].

Poiché l'autore autorizzava la redistribuzione di questo pezzo, ho pensato di renderlo disponibile su web, in maniera che potesse avere una diffusione non limitata agli iscritti alla lista.

Dal punto di vista contenutistico, non ho apportato variazioni al testo originale: mi sono limitato a rivedere l'impaginazione, per adattarla al formato web, e ad aggiungere due o tre virgole qua e là, per rendere più chiari alcuni passaggi che mi sembravano un po' troppo "compatti".

Ho poi fatto alcune aggiunte, ma esterne al testo, e sotto forma di note a pié di pagina. Le aggiunte sono essenzialmente dovute al seguente fatto.

Marcus Prometheus ha utilizzato, per le citazioni, la classica Bibbia CEI Interconfessionale, ovvero la Bibbia che la Chiesa Cattolica consiglia, diciamo così, alla "plebe", e che utilizza per la Messa. Per una serie di casi fortuiti, mi trovo invece tra le mani una Bibbia, sempre curata dalla CEI ed edita dalle Edizioni Paoline, che, sostiene nell'introduzione, "si caratterizza per la sua aderenza al testo originale - anche con le relative asperità, a volte": in pratica, una versione "filologicamente corretta" (per questo motivo nelle note mi sono riferito ad essa come "la filologica"), e soprattutto normalmente utilizzata dai preti: è dunque, a mio avviso, interessante il confronto tra quello che si vuole far sapere all'esterno, e quello che si utilizza - e si sa - all'interno della Chiesa Cattolica stessa.

Per questa ragione, lì dove Marcus Prometheus sottolinea errori di traduzione ed "addolcimenti" presenti nella "interconfessionale", ho pensato di riportare anche la versione "filologica", per permettere il confronto diretto. Ho poi aggiunto qua e là alcune battutine che non riuscivo proprio a risparmiarmi.

Voglio sottolineare che non ho voluto, con questo lavoro, prevaricare l'autore, né mostrarmi più in gamba di lui. Ho semplicemente visto il suo lavoro, che mi è piaciuto; ho notato di avere la possibilità di aggiungervi qualcosa; e l'ho fatto. Tutto qui. Allo stesso modo, il documento è aperto a suggerimenti ed addizioni da parte dei lettori (eventualmente da pubblicare in un file separato).

Spero di aver fatto cosa gradita rendendo disponibile questo documento in questa forma. Buona lettura.

Luca Bergamasco


LA VERITÀ della SACRA BIBBIA

Lista di Passaggi Biblici

ad uso di laici, scettici, atei, agnostici, razionalisti, umanisti secolari, pagani,
ma raccomandata soprattutto a credenti, battezzati, cristiani, cattolici, ebrei:

È la PAROLA del SIGNORE !

A cura di Marcus Prometheus
(Si autorizza la libera riproduzione )

XX Settembre 2000 - 1a edizione


Dove non spiegato altrimenti il testo italiano utilizzato è quello della Bibbia Interconfessionale
approvatissima dalla chiesa cattolica, ed anche dalle chiese protestanti Italiane.



IL NUOVO TESTAMENTO:

I SANTI EVANGELI

Dal Vangelo secondo Matteo

Matteo 10:34

"Non pensate che io sia venuto a portare pace nel mondo: Io sono venuto a portare non la pace ma la discordia. Infatti io sono venuto a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera.

Matteo 10: 35-36

"E ognuno avrà nemici anche nella propria famiglia. Perché chi ama suo padre o sua madre più di quanto ama me non è degno di me, chi ama suo figlio o sua figlia più di me non è degno di me"

(Al solito la traduzione della Bibbia interconfessionale è addomesticatissima. Una traduzione più aderente al testo di Matteo 10: 35 è : «E i nemici di un uomo saranno i suoi stessi familiari».[1])


(Gesù riafferma il comandamento di uccidere i figli che "insultino i genitori.")

Matteo 15:3 - 6:

" Gesù rispose loro: E voi perché non rispettate i comandamenti di Dio per seguire la vostra tradizione? Dio ha detto : Onora il padre e la madre. Eppoi: Ci parla male di suo padre e di sua madre deve essere condannato a morte. Voi invece insegnate che uno non ha più il dovere di onorare suo padre e sua madre se dice ad essi che ha offerto a Dio quei beni che doveva usare per loro. Così per mezzo della vostra tradizione voi fate diventare inutile la parola di Dio. "

(Gesù rafforza il comandamento Divino stabilito in Esodo 21:17, e nel Levitico 20:9, e soprattutto nel Deuteronomio 21:18-21, che specifica l'obbligo che i genitori conducano i figli testardi alle porte della città perché siano colà giustiziati mediante lapidazione. Inoltre Gesù denuncia gli sforzi umanitari dei Farisei che avevano lottato per secoli per ridurre l'impatto di questo brutale comandamento per renderlo praticamente inapplicabile o quasi.)


(parla Gesù ed ordina di non pregare né nelle chiese, né in pubblico. Figuriamoci che cosa penserebbe di Giubilei, processioni ecc., anche se la Bibbia in altri punti è contraddittoria )

Matteo 6 : 5

"E quando pregate, non fate come gli ipocriti che si mettono a pregare nelle sinagoghe o agli angoli delle piazze per farsi vedere dalla gente. Vi assicuro che questa è l'unica loro ricompensa.
Tu invece, quando vuoi pregare, entra in camera tua e chiudi la porta. Poi prega Dio presente anche in quel luogo nascosto. E Dio tuo Padre che vede anche ciò che è nascosto, darà la ricompensa."


(Ammirare le forme di una donna è eguale all'adulterio)

Matteo - 5:27-30 :

"Sapete che nella Bibbia è stato detto «Non commettere adulterio»:
Ma io vi dico se uno guarda la donna di un altro perché la vuole, nel suo cuore egli ha già peccato di adulterio con lei.
Se il tuo occhio destro ti fa compiere il male, strappalo e gettalo via: ti conviene perdere soltanto una parte del tuo corpo piuttosto che essere gettato tutto intero all'inferno.
Se la tua mano destra ti fa compiere il male, strappala e gettala via: ti conviene perdere soltanto una parte del tuo corpo piuttosto che essere gettato tutto intero all'inferno".


Matteo - 5:31-32: Contrariamente alla legge mosaica un uomo può divorziare solo in caso di "relazione illecita".

Qui non è chiaro se la cosa debba significare relazione illecita propria riferentesi dunque all'uomo, e cioè se si voglia ammette solo di lasciare le concubine non sposate legalmente, come preferisce il testo della Bibbia Interconfessionale probabilmente per iper antidivorzismo, oppure se la cosa debba significare che in caso di adulterio altrui, ovvero della propria moglie, il marito abbia il diritto di divorziare. Questa interpretazione è data come possibile ("alcuni sostengono..") nella nota della Bibbia interconfessionale[2]. Siamo in presenza di una situazione veramente un po' incerta, di una addomesticazione per scelta fra due possibilità, se non altro, e non di un falso clamoroso come in altri casi. Probabilmente la scelta più giusta sarebbe comunque la seconda, ma non è la preferita della Bibbia interconfessionale, perché incrinerebbe la assoluta indissolubilità del vincolo del matrimonio propugnata finora dalla chiesa cattolica. La conclusione in tema matrimoniale può essere che probabilmente, almeno in alcuni casi il Vangelo stesso (come già stabiliva l'antico testamento) ammetterebbe il divorzio.
Ma a parte tutto questo argomento "di diritto di famiglia" si possono fare 4 importanti considerazioni:

  1. Il Vangelo quando vuole si permette di predicare chiaramente in modo difforme dal Vecchio Testamento, DUNQUE il Vecchio Testamento NON è l'immutabile parola di Dio.
  2. Questo è clamorosamente in contrasto con la definizione stessa di Bibbia e specificatamente con le disposizioni del Vecchio Testamento in materia di innovazioni: Deuteronomio 4 : 2 "Non aggiungete e non togliete nulla a quello che dico" e Deuteronomio 28 : 45 – 46 "Tutte queste maledizioni si abbatteranno su di voi e vi perseguiteranno fino a distruggervi perché non avete ubbidito al Signore, vostro Dio, e non avete messo in pratica i suoi comandamenti e le sue norme, come io vi ho ordinato. Tutto questo sarà per voi e per i vostri discendenti, per sempre, un ammonimento solenne".
  3. Queste innovazioni attribuite a Gesù sarebbero anche in clamoroso in contrasto con il precedente della riaffermazione delle peggiori rigidità antico testamentarie da parte di Gesù nel caso della punizione con condanna a morte dei figli ribelli, che era già stata superata dalla tradizione dei farisei.
  4. Se col Nuovo Testamento cambiano alcune leggi divine, non solo relative al culto, bensì relative alla morale, allora ciò equivale al relativismo morale, sempre condannato dalla chiesa cattolica (e non solo da essa, ma da tutti i cristiani.)


Matteo - 19:12 Castratevi per Gesù! Anche se il testo della Bibbia interconfessionale elenca anodinamente:

Matteo - 19:12

"Vi sono diversi motivi per cui certe persone non si sposano: per alcuni vi è una impossibilità fisica, fin dalla nascita, altri sono incapaci di sposarsi perché gli uomini li hanno fatti diventare così; altri ancora non si sposano per servire meglio il regno di Dio. Chi può capire cerchi di capire",

noi sosteniamo che una traduzione più fedele all'originale sarebbe quella che menzionasse che si sta parlando di castrazione subita e di castrazione volontaria, e non solo di astinenza dal matrimonio[3]. Il finale del versetto 12 suona quasi una beffa "Chi può capire cerchi di capire".


Matteo - 22:24 e 22: 30 Spiegazione della legge del Levirato[4]:

Matteo - 22:24

"Gli domandarono: - Mosè ha stabilito questa legge: Se uno muore senza figli, suo fratello deve sposare la vedova e cercare di avere dei figli per quello che è morto".

Gesù non apporta variazioni, ma precisa che "Dopo la resurrezione gli uomini e le donne non si sposeranno più ma saranno come gli angeli del cielo".


Matteo - 24:19

"Saranno giorni tristi per le donne incinte e quelle che allattano".

(Ma non doveva essere onnipotente ed infinitamente buono almeno il Dio del Vangelo? Qui risulterebbe solo onnisciente e preveggente. Se fosse molto potente e piuttosto buono non dovrebbe alleviare almeno un pò i guai predetti? O li prevede perché li manderà lui come sostiene l'antico testamento in Isaia 45:7 "Io procuro il bene ed il male". Ed in Lamentazioni 3: 38 "Non è forse la parola dell'Altissimo che provoca benessere e sventure?" Ed in Amos 3: 6 "Può abbattersi una sciagura in città se il Signore non l'ha provocata?")


Dal Vangelo secondo Luca[5]

Luca capitolo12 : versetti 51-53 (Gesù è causa di divisione fra gli uomini )

Luca 12 : 51-53

"Pensate che io sia venuto a portare la pace nel mondo?
No, ve l'assicuro, non la pace, ma la divisione*.
D'ora in poi se in famiglia ci sono cinque persone, si divideranno fino a mettersi tre contro gli altri due e due contro gli altri tre.
Il padre contro il figlio e il figlio contro il padre, la madre contro la figlia e la figlia contro la madre, la suocera contro la nuora e la nuora contro la suocera".
* "non la pace, ma la Spada" (secondo altre versioni egualmente accettate dalla chiesa.)


Luca 14:26 (L'odio dei parenti è fra le condizione per seguire Gesù)

Luca 14:26

"Se qualcuno viene con me e non ama me più del padre e della madre, della moglie e dei figli, dei fratelli e delle sorelle, anzi se non mi ama più di sé stesso, non può essere mio discepolo.

Questa è la versione dal greco riportata dalla "Bibbia Interconfessionale".
Una seconda versione dal greco è accennata dalla nota a piè di pagina della stessa "Bibbia Interconfessionale": di cui riportiamo le precise parole:

« Non ama me più del ....: L'espressione si può tradurre anche – e non odia suo padre....; Matteo 10, 37 attenua il tono radicale di Luca. L'amore che Gesù richiede, per Matteo è prioritario, per Luca esclusivo.»
La distorsione della traduzione riportata nel testo della Bibbia Interconfessionale è evidente.
La lingua greca è più che sviluppata e precisa tanto da non consentire simili equivoci fra due concetti ben diversi. Un conto è amare di più, un secondo conto è amare soltanto, mentre un terzo conto ancora è odiare. Matteo dirà amare di più e si parlerà allora di amore prioritario, ma Luca parla chiaramente di ODIARE, non di amare esclusivamente, e la castigatissima Bibbia Interconfessionale pur controvoglia, dopo aver nascosto la verità dal testo, cita questa realtà fra le note anche se solo per tentare di distorcerla. C'è riuscita con voi?
Considerate che se la lingua greca in Matteo riesce ad esprimere chiaramente il concetto della priorità (e non altro come esclusività o riferimento all'odio), questo significherà anche che se invece in Luca si legge odio nel testo greco, allora vorrà dire che Luca aveva in mente proprio odio, e non esclusività d'amore per altri.
La sola traduzione aderente al testo originale è dunque questa:

Luca 14:26

"Se qualcuno viene con me e non odia suo padre e sua madre, sua moglie e sua figlia, e fratelli e sorelle, sì, ed anche la sua stessa vita, egli non può essere mio discepolo[6]".


Luca 19:27 (La parabola dei 10 servi)

Luca 19:27

" Ed ora portate qui i miei nemici, quelli che non mi volevano come loro re.
Una volta qui uccideteli alla mia presenza.."


Luca – 6: 36- 38 "Non giudicate e non condannate... ... Perdonate e sarete perdonati"
contraddice totalmente il Deuteronomio 43: 7-10 "Uccidi subito ........."


Luca - 2:22 (Maria è impura dopo al nascita di Gesù – Presentazione di Gesù al Tempio)

"Venne poi per la madre e per il bambino il momento della loro purificazione..."


Dal Vangelo secondo Giovanni

Giovanni 15:6

"Se uno non rimane unito a me è gettato via come i tralci che diventano secchi e che la gente raccoglie per bruciare".

Al solito la Bibbia interconfessionale addolcisce una espressione più cruda. Più aderente al testo sarebbe: "Se uno non rimane unito a me è gettato via come i tralci, ed è disseccato, e la gente li raccoglie per bruciarli[7]".
(Questo passo, una citazione di Gesù, è stato usato per secoli non per bruciare simbolicamente rami secchi, bensì per giustificare i roghi di decine di migliaia esseri umani, nostri predecessori per essersi rifiutati di credere.)


Coerenza

Giovanni 10: 30 "Io ed il padre siamo una cosa sola" è in contraddizione con
Giovanni 14: 28 "Io vado dal padre perché il padre è più grande di me".


Dal Vangelo secondo Marco[8]

Marco 11: 12 (Anche Marco 11:20 e Marco 13: 20)
Gesù maledice un fico perché fuori stagione non ha frutti e il fico si secca.


Le Lettere

Lettera di San Paolo ai Romani

(Romani 1:26 -27 e 1: 32 Gli omosessuali sono degni di morte anche se le passioni omosessuali risultano da Dio)

Romani 1:26 -27 e 1: 32

"Dio li ha abbandonati lasciandoli travolgere da passioni vergognose: Le loro donne hanno avuto rapporti sessuali contro natura, invece di seguire quelli naturali. Anche gli uomini, invece di avere rapporti con le donne si sono infiammati di passione gli uni per gli altri. Uomini con uomini commettono azioni turpi e ricevono così loro stessi il giusto castigo per questo traviamento.
Eppure sanno benissimo come Dio giudica quelli che commettono queste colpe: sono degni di morte".


(Romani - 7: 7-11 La legge è peccato? No, però Secondo San Paolo il Vecchio Testamento era quasi un libro porno.)

Romani - 7: 7-11

"Dobbiamo forse concludere che la legge è peccato? No di certo! La legge però mi ha fatto conoscere che cos'è il peccato. Per esempio io ho saputo che era possibile desiderare cose cattive, perché la legge ha detto: Non desiderarle. Il peccato allora, da quel comandamento ha preso l'occasione per far nascere in me malvagi desideri di ogni specie. Invece, dove non c'è legge, il peccato è senza vita e io prima vivevo senza la legge, ma quando venne il comandamento, allora il peccato prese vita ed io morii. .... Il peccato infatti ha colto l'occasione offerta dal comandamento, mi ha sedotto e mi ha fatto morire per mezzo dello stesso comandamento".


Romani - 7: 14-18 L'uomo dominato dal peccato

"Noi certo sappiamo che la legge è spirituale. Ma io sono un essere debole, schiavo del peccato. Difatti non riesco neppure a capire quel che faccio: non faccio quel che voglio, ma quel che odio........In me c'è il desiderio del bene, ma non c'è la capacità di compierlo".


Romani - 13:1-6 Obbedite ai vostri capi –

(e se fossero Hitler o Stalin o Pol Pot?)


Prima Lettera di San Paolo ai Corinzi

Corinzi - 6:18-20 (Vivere per la gloria di Dio significa astenersi dal sesso)

(Corinzi - 7:1-40 Per essere ancora più santi astenersi totalmente dal sesso. Hai una migliore possibilità di andare in paradiso se non ti sposi - in contrasto logico con la proclamazione della famiglia come base della società e con la persecuzione o discriminazione degli omosessuali basata sulla gravità della deviazione dal modello familiare eterosessuale e dall'imperativo demografico crescete e moltiplicatevi, che peraltro è il SOLO che l'umanità possa dire di avere compiuto a dovere – e stracompiuto pure, tanto che forse sarebbe il caso di dichiararlo compiuto e di passare ad altro, per esempio ad estirpare il furto e l'omicidio ).

Corinzi - 7:1-2

"..Io vi dico è meglio per l'uomo non sposarsi; tuttavia, per non cadere nell'immoralità, ogni uomo abbia la propria moglie".


(Corinzi 11:3-15 L'uomo è il capo della moglie; Solo l'uomo è l'immagine e gloria di Dio)

Corinzi 11:3-15

"...Tuttavia desidero che sappiate questo: Cristo è il capo di ogni uomo, il marito è il capo della moglie ...
... la donna si copra anche il capo con un velo[9]. L'uomo non ha bisogno di coprirsi il capo perché è immagine e gloria di Dio. Infatti l'uomo non è stato tratto dalla donna, ma la donna è stata tratta dall'uomo. E inoltre l'uomo non è stato creato per la donna, ma la donna è stata creata per l'uomo. Per tutte queste ragioni ed anche a motivo degli angeli la donna deve portare sul capo un segno della sua appartenenza all'uomo".


Corinzi 14:33-35 "Le donne tacciano: possono imparare solo dagli mariti

Dio infatti non vuole il disordine, ma la pace: Come in tutte le comunità di credenti alle donne non è permesso parlare durante l'assemblea. Facciano silenzio e stiano sottomesse come dice anche la legge di Mosè. Se vogliono spiegazioni le chiedano ai loro mariti a casa perché non sta bene che una donna parli in assemblea.


Lettera di San Paolo agli Efesini

(Efesini 5:22-23 e 5-24 Mogli sottomettetevi ai mariti)

Efesini 5:22-23 e 5-24.

"Le mogli ubbidiscano al marito come al Signore perché il marito è capo della moglie come Cristo è capo della Chiesa; ......... Le mogli ubbidiscano in tutto al loro marito".

(La Bibbia Interconfessionale ammorbidisce l'espressione originale che era Sottomettetevi! piuttosto che ubbidite[10]).


Lettera di San Paolo ai Colossesi


(Colossesi 3:18 Altro "Mogli, sottomettetevi ai mariti...")

Colossesi 3:18

"Voi mogli siate sottomesse ai vostri mariti, così com'è giusto di fronte al Signore".


Prima Lettera a Timoteo

(1 Timoteo Donne, adornatevi di modestia!)

1 Timoteo 2:9

"E così preghino anche le donne : ... con modestia e semplicità. I loro ornamenti non siano complicate pettinature, gioielli d'oro, perle e vestiti lussuosi".


(1 Timoteo Adamo non ha avuto colpa, solo Eva peccò, per cui si deduce che le donne sono inferiori agli uomini e tanti saluti alla "eguale dignità....")

1 Timoteo 2:11-14

Durante le riunioni le donne restino in silenzio, senza pretese. Non permetto alle donne di insegnare nè di comandare agli uomini. Devono starsene tranquille. (Il testo greco sarebbe anche per sottomesse) perché Adamo è stato creato per primo eppoi Eva, ed inoltre non fu Adamo che si lasciò ingannare: fu la donna a lasciarsi ingannare e a disubbidire agli ordini di Dio[11].


1 Timoteo 2:15 (Ma almeno non moriranno di parto).

1 Timoteo 2:15

"Tuttavia anche la donna si salverà, nella sua vita di madre se conserva la fede, l'amore e la santità nella modestia".

Così la Bibbia interconfessionale. In altre traduzioni più antiche la Bibbia o Dio che dir si voglia, si limitava a promettere alle donne che esse non sarebbero morte di parto[12].


1Timoteo - 3:2,12 (Se si è vescovi o diaconi non si deve avere più di una moglie! Se ne può anche concludere che se invece non si è vescovi o diaconi la poligamia è ammissibile per il cristianesimo. Ma ovviamente tutta la storia si perde nella traduzione della Bibbia interconfessionale):

1 Timoteo - 3:2,12

"Un Pastore deve essere un uomo buono, fedele alla propria moglie, capace di controllarsi, prudente, dignitoso"[13].


(1 Timoteo 6:1-5 La schiavitù è accettata. Allontanatevi da chiunque insegni altrimenti).

1 Timoteo 6:1-5

"Quelli che si trovano ad essere schiavi siano molto rispettosi verso i loro padroni perché nessuno possa bestemmiare il nome di Dio e parlar male della nostra fede. E se i padroni sono cristiani, non possono loro mancare di rispetto, per il semplice fatto che sono fratelli nella fede. Anzi, devono servirli ancor meglio, proprio perché compiono un servizio verso persone credenti ed amate da Dio.
Sono queste le cose che tu devi insegnare e raccomandare.
Se qualcuno insegna diversamente, se non segue le sane parole di Gesù Cristo nostro signore e l'insegnamento della nostra religione, è un superbo e un ignorante, un malato che va in cerca di discussioni e vuol litigare sulle parole. .....Chi fa così è gente squilibrata lontana dalla verità. "


Prima lettera di Pietro (I Pietro)

(1 Pietro 3:1-7 Le donne dovrebbero parlare ai loro mariti con timore).

1 Pietro 3:1-7

"Anche voi mogli, siate sottomesse ai vostri mariti..."


Apocalisse di San Giovanni (Rivelazioni di S. Giovanni)

(Apocalisse 17:1-6 Una prostituta è spogliata, bruciata e mangiata - ma se non altro l'Apocalisse è un libro allegorico e non è da interpretare come un libro che presenta una regola "morale" a cui si è invitati a conformarsi come il resto dei Vangeli. Resta la crudeltà dell'immagine tutt'altro che educativa o morale, e resta la possibilità che pur sbagliando qualcuno presuma che la crudeltà verso la prostituzione abbia una sanzione divina)


A m e n !


Note:

[1] La "filologica" riporta la seguente traduzione:

Sono venuto a separare l'uomo da suo padre, la figlia da sua madre, la nuora da sua suocera; sì, nemici dell'uomo saranno quelli di casa sua [indietro]

[2] Nella nota a Matteo 5, 32 la "filologica" rimanda a Matteo 19, 9, dove viene fornita la seguente spiegazione in nota:

All'affermazione dei versetti precedenti [analoghi a Matteo 5, 32] pare contraddire l'inciso: se non per impudicizia: infatti i protestanti e le chiese orientali ritengono che l'inciso riguardi l'adulterio e permettono la soluzione del matrimonio quando esso sia comprovato. In realtà, la parola impudicizia traduce il greco pornéia, mentre ad adulterio corrisponde il termine moichéia. È quindi da vedere, nella parola impudicizia, il corrispondente dell'ebraica zenùt, in greco pornéia, che indica qualsiasi unione tra parenti, indicata e proibita da Levitico 18, 6-18 e perciò considerata incestuosa. In tal caso, Gesù permette di sciogliere una unione che non era vero matrimonio, ma piuttosto una specie di concubinato. L'inciso manca in altri passi del Nuovo Testamento che trattano dell'indissolubilità del matrimonio: Marco 10, 2-12; Luca 16, 18; 1 Corinzi 7, 10 segg.

La spiegazione mi pare molto farraginosa. Che io sappia, porné significa prostituta, e la radice del termine è un verbo che significa vendere: non si vede proprio come ciò si colleghi all'incesto! D'altro canto, pur non conoscendo il Greco, mi sembra strano che i Greci non avessero un termine specifico per indicare l'incesto... Forzata come al solito, poi, la giustificazione della traduzione di un termine ebraico: i Vangeli furono scritti direttamente in Greco, da persone appartenenti al mondo classico greco-romano. Il significato del passo mi sembra più del tipo: "Non ripudiare tua moglie, a meno che questa proprio non si metta a fare la bagascia".
È da notare il fatto che i Farisei ammettevano il divorzio, e discutevano su quali ne potessero essere le cause accettabili, mentre gli Esseni lo rifiutavano completamente, come fa Gesù in Marco e Luca, e Paolo in 1 Corinzi. È questo uno dei motivi che spingono alcuni autori moderni a vedere il personaggio Gesù (reale o mitico che sia) come figlio di un ambiente Esseno più che Farisaico (al proposito si veda anche l'articolo Da quale setta religiosa è emerso Gesù?). [indietro]

[3] Ed infatti la filologica ha:

Vi sono infatti eunuchi che nacquero così dal seno della madre, e vi sono eunuchi i quali furono resi tali dagli uomini, e vi sono eunuchi che si resero tali da sé per il Regno dei cieli. Chi può comprendere, comprenda.

Il povero Origene, Padre della Chiesa (183? - 254? EC), prese un po' troppo alla lettera questo brano evangelico... Beh, questo comporta che il Cristianesimo è stato fondato anche da gente senza palle. [indietro]

[4] Da non confondersi con il passo precedente, che chiaramente descrive invece la Legge dell'Evirato. [indietro]

[5] Il curatore del presente documento tiene a precisare di non aver nulla a che fare con il Luca sedicente autore del terzo Vangelo. [indietro]

[6] E regolarmente nella filologica troviamo:

"Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle ed anche la propria vita, non può essere mio discepolo"

La Chiesa Cattolica è ben conscia di ciò che c'è nella Bibbia, ma tenta di nasconderlo al "volgo", diffondendolo solo tra gli "iniziati". Il vizietto della religione misterica non l'hanno proprio mai perso! (E dico così proprio per essere benevolo...) [indietro]

[7] Ancora una volta, la filologica ha una traduzione proprio simile:

"Se qualcuno non rimane in me, è gettato fuori come il tralcio e si dissecca; poi li si raccoglie e li si getta nel fuoco e bruciano".

Niente da dire, la filologica è ben fatta. Peccato che sia così poco conosciuta e reclamizzata... [indietro]

[8] Si tende a precisare che nemmeno l'autore dello studio ha nulla a che fare con il Marco sedicente autore del secondo Vangelo. [indietro]

[9] L'obbligo del velo, che, trovandosi nelle epistole Paoline, risale quasi sicuramente al primo secolo, fu abolito solo dal Concilio Vaticano II, nel 1965 - dopo circa 1.900 anni. Ancora oggi, molte donne anziane si velano il capo quando vanno in chiesa. [indietro]

[10] E tanto per cambiare, la filologica ha proprio:

[Efesini 5, 22] Le donne siano soggette ai loro mariti come al Signore [23] poiché l'uomo è capo della donna come anche il Cristo è capo della chiesa, lui, il salvatore del corpo. [24] Or come la chiesa è soggetta al Cristo, così anche le donne ai loro mariti in tutto.

Ma allora tirate a fregare! Le sapete, le cose! [indietro]

[11] Qui vale proprio la pena di vederla, la traduzione filologica:

[1 Timoteo 2, 11] La donna impari in silenzio, con perfetta sottomissione. [12] Non permetto alla donna d'insegnare, né di dominare sull'uomo, ma (voglio) che stia in silenzio. [13] Per primo infatti è stato formato Adamo e quindi Eva. [14] Inoltre, non fu Adamo ad essere sedotto; la donna, invece, fu sedotta e cadde nel peccato

Cosa dire, ancora? Sembra quasi che stiamo leggendo due libri diversi... [indietro]

[12] La filologica ha invece:

Tuttavia essa si salverà mediante la generazione dei figli, a condizione però di perseverare nella fede, nella carità e nella santità, con saggezza.

Qui è più schietto ancora: la salvezza per la donna si ha solo con la maternità - morte per parto o meno! Le donne sterili, dunque, o con poca voglia di riprodursi, sembrano condannate all'inferno...
Ma un'altra cosa è notevole. La stessa espressione è riportata nella Nuova Bibbia Riveduta evangelica e nella Revised Standard Version anglicana, oltre che nella vecchia Vulgata; anche la Bibbia CEI seconda versione, la cosiddetta "Gerusalemme", ha la stessa versione. La domanda sorge allora spontanea: chi diamine utilizza la Bibbia interconfessionale, dato che tutte le confessioni utilizzano altre versioni? Solo quei poveri fessi dei credenti cattolici "plebei"? [indietro]

[13] Neanche a dirlo, la filologica è anche qui più schietta:

[1 Timoteo 3, 2] Bisogna infatti che l'episcopo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, (...)
[1 Timoteo 3, 12] I diaconi siano mariti di una sola moglie, sappiano governare bene i loro figli e le loro case.

Notare anche la nota al versetto 2, che cerca un salvataggio in corner:

L'episcopo in questa lettera non è ancora il vescovo, ma una persona chiamata a presiedere e sorvegliare sulla comunità, particolarmente nelle assemblee liturgiche (cfr. Filippesi 1, 2, nota). Ne vengono elencate le qualità richieste, tra le quali che sia marito di una sola moglie; il che significa, secondo l'opinione comunemente accettata, che non si tratti di persona risposata, cioè passata a seconde nozze. Il passo può quindi documentare l'inizio di un processo che porterà rapidamente alla richiesta del celibato sacerdotale. (Corsivi originali, sottolineature mie)

Signori, dichiaro aperto il Primo Campionato Mondiale di Arrampicata su Specchi. Ma vediamola questa nota a Filippesi 1, 2 - che poi è la nota a Filippesi 1,1! Ma voglio credere ancora all'errore di stampa:

Vengono menzionati nella Chiesa di Filippi gli episcopi e i diaconi. A Filippi esiste dunque una gerarchia ecclesiastica: si tratta di persone rivestite di autorità in seno alla comunità. Episcopo è il termine greco che significa sorvegliante, ispettore; diacono significa servitore, inserviente. È la prima testimonianza che nelle comunità greche si andava definendo la figura di quelli che saranno poi chiamati vescovi e diaconi.

Cioè, qui gli episcopi sono gli antenati dei vescovi, ma nell'altra nota sono comunque differenti dai vescovi. Vi ricordate Nanni Moretti nel finale di "Palombella Rossa"? "Noi siamo uguali agli altri, però siamo diversi, siamo uguali ma diversi, uguali, diversi..." (incidente d'auto). [indietro]