Modulatore A.M.
Si abbia un dispositivo in cui il legame uscita – ingresso sia del tipo parabolico.
Se si invia all’ingresso la somma di un segnale a bassa frequenza (Modulante) e di un segnale ad alta frequenza (Portante), si ottiene:
Lo spettro dell’uscita risulta pertanto:
Se si usa un filtro passa – banda centrato attorno alla frequenza della portante, si ottiene una modulazione A.M. a portante soppressa.
Uno schema a blocchi dedotto dalla teoria precedente sarà:
Progetto:
Blocco A
Si possono usare due resistenze
Si fissa R1=27 kW
Blocco B
Si usa un FET. Si ricordi che il legame tra la corrente di drain e la tensione VGS è:
Per il progetto si usa un FET a canale P , una modulante di frequenza fm = 50 kHz e una portante di frequenza fp = 500kHz in modo da vedere dieci onde della portante in un periodo della modulante.
Dal manuale del FET ricaviamo:
A causa dell’ampio range di valori si possono utilizzare i valori medi:
Come punto di lavoro si sceglie quello con VGS = 1 V.
Si calcola la resistenza di polarizzazione:
Si prende il valore commerciale RS = 820 W
Per il calcolo di C1 si computa la resistenza equivalente vista dallo stesso che vale:
Dove gfs è la conduttanza diretta che vale:
Quindi Req = 820//206 = 165 W
Alla frequenza fp-fm (la più bassa del segnale) C2 deve essere un corto.
Fisso C1 = 100 nF per sicurezza.
Blocco C
Si usa un filtro passa banda R-C-L come carico del FET.
Si tratta di un circuito in risonanza parallela la cui banda passante deve valere:
Si fissa L1 = 100 mH
Si calcola il fattore di merito Q ricordando il legame con la frequenza di risonanza e banda passante
Vedi Circuito in risonanza parallela
Lo schema finale risulta
Simulazione allo Spice
E’ stata aggiunta la resistenza R3 di pull-down e serve a portare a massa il gate nel caso in cui non si mandi alcun segnale. Se non ci fosse entrerebbero i disturbi che, amplificati, andrebbero in ussita.
Grafici sperimentali:
Uscita in funzione del tempo
Dal grafico si ricava l’indice di modulazione di ampiezza
Spettro dell’uscita
Tenendo conto della continua Io:
Lo spettro, tenendo conto della componente continua, risulta pertanto: