Effettua il calcolo geotecnico e strutturale
delle paratie a sbalzo e ancorate in terreni omogenei
o stratificati, anche in presenza di pressioni neutre. È utilizzabile anche per il calcolo di scavi sbadacchiati.
La paratia può essere ancorata tramite una o più file di puntoni
o di tiranti (provvisori o permanenti, attivi o passivi).
È possibile gestire sia terreni a grana grossa
incoerenti, anche in presenza di falda, che terreni a grana fina
coerenti con verifiche sia a breve termine, per mezzo delle
pressioni totali (“condizioni non drenate”), che a lungo termine per mezzo
delle pressioni efficaci (“condizioni drenate”).
I profili topografici dei
terreni di monte e di valle possono anche essere inclinati
sull’orizzontale.
È possibile tenere in conto della presenza di sovraccarico, sia permanente che
saltuario, uniformemente ripartito sul terrapieno di monte e del sovraccarico
permanente uniformemente ripartito a valle. È possibile considerare forze e coppie concentrate e carichi distribuiti che agiscono direttamente
sulla paratia e spostamenti
impressi alla paratia (ad esempio spostamento fissato in testa alla
paratia) e spostamenti nulli (es. vincolo in testa alla paratia che impedisce
lo spostamento orizzontale).
Le paratie/palancole possono essere in cemento
armato (pali o micropali disposti su una fila con fissato interasse,
in due file a quinconce, diaframmi a sezione rettangolare), in acciaio (es.
palancole con profili Larssen, Arcelor, berlinesi, profili a doppio T ecc.) o
in materiale generico.
Nel caso di paratie in c.a. viene effettuato il progetto delle armature con disegno
degli esecutivi, restituiti anche in file
dxf. È possibile prevedere e calcolare anche gli elementi secondari quali il cordolo
o trave di testa e i cordoli in
corrispondenza della testa degli ancoraggi.
L’analisi della paratia può essere eseguita sia in condizioni statiche sia in condizioni sismiche. I calcoli
possono essere effettuati sia in base alla normativa di cui al D.M. 11/03/1988 (approccio alle Tensioni Ammissibili), che in base
alle Norme Tecniche sulle Costruzioni di cui al D.M. 14/01/2008 e al
recente D.M. 17/01/2018 con
l’approccio agli Stati Limite.
Il calcolo della paratia può essere effettuato con
i metodi classici basati sull’equilibrio limite a rottura (LEM) oppure
con il metodo agli elementi finiti (FEM) con elementi trave a due nodi e molle elastiche (analisi lineare) o elasto-plastiche (analisi non lineare).
Con il metodo FEM possono calcolarsi paratie anche con
più ordini di ancoraggio o di puntoni. La paratia viene discretizzata in
una serie di elementi finiti tipo trave, mentre il terreno viene schematizzato
con una serie di molle a comportamento elastico o
elastico perfettamente-plastico (da preferire). Con
il metodo agli elementi finiti si ha il vantaggio di considerare la paratia
con la sua effettiva rigidezza e si ottengono anche gli spostamenti
della paratia (verifiche allo Stato Limite di Esercizio – SLE).
L’analisi FEM può essere eseguita per fasi di scavo (transitorio che
comprende la fase di costruzione della paratia, analisi incrementale) o per
combinazioni di carico (che vengono generate in automatico dal software).
Vengono altresì svolte (programma completo):
·
la verifica a carico limite verticale, assimilando la trattazione ai
pali di fondazione;
·
la verifica di stabilità globale con il metodo di Bishop con cerchi di rottura circolari passanti per un
punto in prossimità dello spigolo di monte della base della paratia;
·
la verifica a sifonamento;
·
la verifica al sollevamento del fondo scavo.
·
le verifiche agli Stati Limite di Esercizio (spostamenti,
fessurazione, tensione di esercizio).
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