Del resto bisognerebbe intendersi su cosa sia lingua corretta. Le
lingue le creano i poveri e poi seguitano a rinnovarle all'infinito. I ricchi le
cristallizzano per poter sfottere chi non parla come loro. O per bocciarlo. Voi
dite che Pierino del dottore scrive bene. Per forza, parla come voi. Appartiene
alla ditta. Invece la lingua che parla e scrive Gianni è quella del suo babbo.
Quando Gianni era piccino chiamava la radio lalla. E il babbo serio:- Non si
dice lalla, si dice aradio. Ora, se è possibile, è bene che Gianni impari a dire
anche radio. La vostra lingua potrebbe fargli comodo. Ma intanto non potete
cacciarlo dalla scuola. ”Tutti i cittadini sono uguali senza distinzione di
lingua”; . L'ha detto la Costituzione pensando a lui. (Don
Lorenzo Milani - Lettere ad una professoressa)
Credo di non potermi presentare diversamente, o
meglio non senza questo brano di Don Milani in quest''epoca di Morattiana
Riforma. 36 anni, mugellana, madre di un ragazzo di 12 anni. Impegnata
politicamente con L'Italia dei Valori della Lista di Pietro in Borgo San
Lorenzo. La Riforma Moratti è decisamente una delle più grosse vergogne di
matrice antocostituzionale degli ultimi tempi.
Ho deciso giorni fa di aprire un piccolo forum che
spero possa essere per tutti noi un angolo dove legerci e scrivere in merito
alla Riforma Moratti e alla Scuola che vorremmo.
Vi ho trovato quasi per caso, in rete, visto che il
mio tempo libero lo dedico oltre che a mio figlio, alle cose riguardanti la
vergogna Morattiana e credo personalmente che qualcosa di estremamente
serio, si possa fare in contrapposizione alla Riforma
Moratti.
Spero vivamente vogliate usare il forum come
strumento anche vostro, di comunicazione, di confronto e che si possa ripetere
all'unisono una delle ultime frasi citate da don Milani, prima di morire nel
67:
"Un miracolo sta avvenendo in questa stanza: un
cammello sta passando per la cruna di un ago"
è l'indirizzo del forum. Nel caso non sia possibile
accedere da qui, copiare e incollare l'indirizzo sulla barra di
navigazione.
Beatrice Niccolai